Immagine: 

Nanniman Drift Team Asd, associazione dilettantistica sportiva, con il patrocinio del Comune di Budrio e di Acsi Motorsport, presenta quest’anno il Macca Motor Fest, la manifestazione di esibizione e spettacolo di auto sportive da drift, che si svolge dal 16 al 18 settembre a Budrio, nella zona industriale di Cento di Budrio. Con questa manifestazione lei prosegue la scommessa di valorizzare sport automobilistici non agonistici come quello del drifting. Quali sono i vantaggi di una manifestazione come questa per Budrio?

Si tratta della tradizione di Budrio come città di motori, nota quindi non soltanto per la buona cucina, per il suo centro storico e per essere uno dei centri protesi più importanti a livello nazionale. Luca Nanni, patron di Nanniman, e Maria Antonietta Stabile hanno voluto riproporre una manifestazione che si svolgeva a Budrio fino a circa quindici anni fa in maggio, conosciuta come Primaveranda Motori, e noi abbiamo voluto dare il nostro apporto con mezzi e attrezzature.

Il Macca Motor Fest è una manifestazione che consegna a Budrio, e non soltanto, uno spettacolo nuovo che richiama anche pubblico da fuori regione, con commissari che arrivano da Perugia e da Roma appositamente per questa manifestazione, ed è anche un’occasione di lavoro. Si tratta di uno spettacolo automobilistico che si svolge all’interno del circuito industriale, in una pista omologata per questo tipo di gare, con specifiche caratteristiche di sicurezza sulla base di un progetto disegnato secondo canoni precisi, poi approvato, firmato e certificato dagli appositi commissari addetti, i quali impongono di mettere le balle di fieno in determinati punti o le coperture a protezione dei pali per i piloti, i new jersey, cioè le barriere di protezione, e così via. In Italia si tengono anche altre gare, ma non hanno canoni di sicurezza così elevati. L’associazione nazionale ACSI ha omologato la pista, ci saranno anche gli stand per lo sreet food e il raduno di auto e moto sportive.

Questa manifestazione è molto interessante perché dimostra come un’area industriale possa avere anche altre funzioni non alternative all’industria e che accolgono i cittadini…

Certamente. Un’area industriale si può convertire in un luogo dove svolgere eventi d’intrattenimento per tutta la cittadinanza. La manifestazione che abbiamo tenuto lo scorso anno, infatti, ha portato a Budrio circa 7000 visitatori che hanno avuto accesso gratuito. Si tratta anche di uno sforzo economico per chi organizza e si fa carico di tutte le spese, è una buona pubblicità per la città ed è un’occasione per valorizzare la zona industriale, come abbiamo fatto l’anno scorso, quando abbiamo riconsegnato l’area più pulita di come l’avevamo ricevuta.

Questa manifestazione quindi è un’opportunità, richiamando turisti nella cittadina budriese, nei suoi negozi e nelle sue attività industriali. Tutto questo senza essere a carico della collettività e delle istituzioni, salvo lo smaltimento dei rifiuti, che diventa anche un’opportunità di lavoro per le multiutility e per le altre attività di noleggio di carrelli elevatori, transenne mobili e gruppi elettrogeni.

Sembra quasi in controtendenza, oggi, promuovere manifestazioni che valorizzano l’auto sportiva in un’epoca in cui vi è la pretesa di convertire all’elettrico anche i bolidi leggendari della Motor Valley…