L’IMPORTANZA DELLE CERTIFICAZIONI PER LE BATTERIE AL LITIO
Appena è incominciato il 2022, avete colto l’occasione di acquisire la quota dell’altro socio e di avviare il programma di rilancio del vostro Gruppo, Ente Certificazione Macchine, che oggi conta tredici filiali nel mondo. Il valore delle certificazioni, infatti, aumenterà ancora di più nei prossimi anni, come dimostra il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede finanziamenti legati a prodotti e aziende certificati. Questo tipo di certificazioni potrà essere rilasciato soltanto da organismi notificati come il vostro, che spesso è chiamato ad approfondire le questioni normative previste per i dispositivi innovativi di diversi settori industriali. Non a caso, nel gennaio scorso, la vostra azienda è stata chiamata a partecipare come relatore intorno al tema della complessa valutazione della documentazione tecnica dei dispositivi medici, al MDR Technical Documentation Training organizzato dal Team-NB, l’Associazione Europea degli Organismi Notificati per i Dispositivi Medici, che oggi conta 28 membri di diciassette paesi diversi. Per voi si annuncia un anno ricco di occasioni…
Noi siamo un organismo notificato che da quasi quarant’anni si occupa di certificazione di prodotto, offrendo un’ampia gamma di servizi in materia di qualità e sicurezza. Ecco perché abbiamo quattro divisioni operative, dalla certificazione alle prove di laboratorio per l’accreditamento, alle ispezioni e alla formazione. E nelle tredici filiali ECM nel mondo effettuiamo certificazioni internazionali alle aziende di vari paesi che vendono i loro prodotti in Europa, ma anche a quelle europee che vogliono commercializzare nei singoli paesi.
Nel mondo, il numero di organismi notificati sta diminuendo in modo notevole a causa di requisiti normativi sempre più stringenti, che richiedono procedure dai costi elevati difficilmente sostenibili dagli organismi notificati che hanno pochi accreditamenti. Ecco perché spesso sono acquisiti da multinazionali del settore oppure finiscono per chiudere l’attività.
Il diffuso impiego di batterie al litio in settori sempre più vari, per esempio, sta accentuando anche la produzione di normative di certificazione specifiche per le aziende costruttrici…
La tendenza dei prossimi anni è sempre più quella di certificare le batterie al litio e tutto ciò che rientra nella mobilità elettrica. Ogni tanto succede che alcune aziende non abbiano svolto i test di sicurezza in materia e poi giungano agli onori delle cronache per casi in cui, per esempio, è esplosa la batteria al litio del monopattino elettrico parcheggiato in casa. Questo è un grosso problema, perché oggi quasi nessuna batteria al litio è certificata. Recentemente, per esempio, nel laboratorio di Bologna di un riparatore di biciclette elettriche e monopattini è esploso il monopattino e il negozio ha preso fuoco, divampando poi fino all’appartamento del piano superiore e facendo evacuare tutta la palazzina. Oppure è accaduto che siano esplosi il telefono o la batteria della bicicletta a pedalata assistita e, in alcune imprese, sono andate a fuoco le batterie dei carrelli elevatori.
I test per la certificazione delle batterie al litio non sono obbligatori? Nel 99,9% dei casi le celle di cui sono composte le batterie sono prodotte in Cina. Il litio si trova in Cina o in Africa da dove poi è inviato in Cina. Fino a qualche tempo fa non era richiesta la certificazione, ma poi sono incominciati problemi anche gravi per gli aerei e sono state introdotte normative specifiche per le certificazioni, ma sempre soltanto per le celle delle batterie. Quindi, se io monto tante celle nella mia batteria, devo poi ottenere la certificazione della mia batteria. Ma il paradosso è che nessuno fa la certificazione della batteria e per questo motivo nascono molti problemi. Noi abbiamo aziende clienti molto importanti che hanno deciso di intraprendere la strada della certificazione per immettere sul mercato batterie in assoluta sicurezza.
Ma occorre considerare anche un altro aspetto: le aziende cinesi stanno inviando moltissime merci made in China verso l’Africa e fino a poco tempo fa l’Europa importava di tutto dall’Africa. Perciò, adesso anche alcuni paesi africani chiedono che la merce fabbricata in Cina sia conforme e certificata e che siano effettuati più controlli anche per immettere i loro prodotti sul mercato di altri paesi del loro continente. Noi stiamo effettuando questo tipo di certificazioni per il mercato africano.