LA QUALITÀ VALE PIÙ DEL PREZZO
Dal 1971 la vostra azienda, Minutecnica Bolognese, produce particolari metallici torniti di elevata qualità e precisione, su disegno e progetto del cliente. Ma la vostra forza è anche nel servizio, in tutto ciò che sta intorno alla fornitura del particolare, tanto da farvi registrare una percentuale di crescita nel 2021 così elevata come raramente è accaduto in cinquant’anni della vostra attività. Oggi, infatti, le imprese cercano sempre più imprese partner specializzate, in grado di offrire servizi di qualità assoluta. Qual è la sua testimonianza rispetto a questa tendenza?
La scelta del fornitore di fiducia è diventata essenziale. Noi siamo specializzati nella produzione di medie e grandi serie di particolari meccanici torniti ad alto contenuto tecnologico, torniti da barra da 3 mm a 65 mm di diametro in acciaio, acciaio inossidabile, ottone, rame e alluminio, su cui effettuiamo anche gli opportuni trattamenti termici, rettifiche e rivestimenti. Ma i nostri risultati dipendono da vari fattori.
In generale, il primo elemento che consente di valutare la scelta di un’azienda partner – che cioè lavora per conto terzi, come facciamo noi – dovrebbe essere la sua capacità di rimanere sul mercato, capacità che dipende dal compiere il proprio lavoro con grande precisione. Il secondo elemento dipende invece dal talento e dalla fortuna di un’azienda nel trovare clienti che riescano a rimanere sul mercato con trend di crescita continua e che danno il giusto valore ai propri fornitori. Questi primi elementi sono molto importanti. Il terzo elemento è costituito dalla qualità del servizio che l’azienda riesce a garantire con continuità al proprio cliente. Ritengo che oggi questi tre elementi abbiano la priorità sul prezzo.
Negli anni ottanta, il prezzo era la conditio sine qua non che consentiva a un’azienda di accedere alla lista dei fornitori di fiducia. Oggi, invece, se alla convenienza del prezzo non corrisponde un servizio di qualità assoluta, allora il prezzo non ha più importanza, perché la carenza del servizio non garantisce al cliente terzo di concludere il processo produttivo esattamente secondo le coordinate richieste. L’anno scorso, per esempio, alcune aziende dell’automotive non hanno potuto vendere automobili di lusso a causa di un microchip del valore di pochi euro. Fra gli elementi più importanti per un’azienda, quindi, sempre di più c’è anche l’esigenza di offrire la sicurezza di un servizio di qualità. Ma questo include anche puntualità della consegna e qualità della logistica. L’imballaggio del prodotto da consegnare, per esempio, deve essere ben distinto in modo da non fare confusione, disturbare o ritardare la movimentazione e il montaggio dei particolari che vengono consegnati al cliente, il quale, in caso contrario, perderebbe competitività nei confronti dei suoi concorrenti. In altre parole, deve essere organizzato un processo produttivo che metta il cliente nelle condizioni di poter ricevere il particolare con la qualità richiesta e alla scadenza stabilita. Poi, non è un problema se gli costa anche un po’ di più. I produttori orientali hanno avuto qualche pecca su alcuni di questi elementi, per cui la domanda di acquisto di alcuni beni e servizi si è spostata da quei mercati al nostro.
Un ulteriore elemento per la scelta del partner di fiducia oggi è dato dal fatto che alcune aziende concorrenti hanno cessato l’attività una volta che chi le dirigeva ha raggiunto l’età della pensione, perché non ha trovato acquirenti oppure è mancato l’avvicendamento generazionale negli incarichi di maggiore responsabilità. Di conseguenza, chi ha proseguito la propria attività nel settore ha potuto anche cogliere l’occasione di nuove collaborazioni.
In questi cinquant’anni di attività, qual è stata l’occasione che le ha consentito d’introdurre novità nel suo percorso?
Sicuramente quando papà decise di mettersi in proprio e, quindi, di cessare l’attività di dipendente per diventare imprenditore. Io avevo nove anni e qualche anno più tardi l’avrei affiancato nel suo lavoro. Ma poi, anche fra il 1992 e il 1993, quando abbiamo avuto difficoltà dovute alla Guerra del Golfo ed al cambio euro lira-marco. Da quel momento sono intervenuti una serie di cambiamenti in Italia e in Europa, mentre si preparava l’avvento dell’euro e la Germania assumeva una parte economicamente sempre più preponderante e concorrente nei confronti dell’Italia. Quello è stato il momento di passaggio dal motore alimentato a carburatore a quello a iniezione elettronica, cui è seguito un grande slancio tecnologico nel settore automobilistico e poi in quello motociclistico. Anche se poco dopo è incominciato il “periodo di non crescita”, ovvero della decadenza dell’industria italiana, fino all’avvento dell’euro.