L’IMPRENDITORE NON PERDE IL SORRISO
Quest’anno la vostra azienda Maccagnani Ferro compie cinquantacinque anni di attività nella commercializzazione di profilati in ferro, tubi metallici, grigliati, lamiere, travi, tondi e stracci. Questo anniversario è un’occasione per rilanciare il vostro progetto, da cui sono nate Alberto Maccagnani Socc’mel Welding, AMS Welding, che effettua lavori di carpenteria metallica e strutture antisismiche, e poi, Maccagnani Rottami, attiva nel recupero di materiali ferrosi e metallici. Si potrebbe dire che il suo sport è cogliere occasioni per intraprendere nuove scommesse imprenditoriali, in cui trae familiari e amici…
L’imprenditore vive di entusiasmo e il suo compito è cogliere occasioni che offrano nuove opportunità a sé, alla propria famiglia, ai collaboratori e alle loro famiglie e alla comunità della città e della nazione in cui opera. Questa esigenza di dare e di fare è interpretata dalla mentalità dell’invidia sociale come avidità di fare soldi. Ma chi scommette sull’impresa, chi come me ha bisogno di fare, ha il compito di proseguire. Oggi questo compito è diventato difficilissimo. I prezzi delle materie prime continuano ad aumentare e adesso si aggiungono anche quelli dovuti al caro energia, che grava sui trasporti oltreché sul lavoro manifatturiero e comporta l’aggiornamento continuo dei listini. Questo tipo di verifica ha un’incidenza giornaliera di circa il 20% del tempo che dedico all’azienda. Eppure, è un lavoro essenziale, perché c’è il rischio di vendere la merce a costi inferiori rispetto a quelli di acquisto e così, invece di guadagnare, l’azienda ci rimette.
Inoltre, a causa del Covid, ciascuna mattina non abbiamo mai la certezza di quanto personale potrà lavorare in azienda, perché accade per esempio che qualche collaboratore sia anche il coniuge obbligato alla quarantena in casa, anche se non è stato contagiato. E, quindi, ogni giorno abbiamo il problema di indicare ai clienti la scadenza di consegna. A questo si aggiunge anche l’obbligo quotidiano di controllare il green pass e stiamo valutando l’impiego di un nuovo collaboratore che faccia da vigile all’ingresso dell’azienda oppure l’acquisto dell’attrezzatura che consente ai clienti di effettuare autonomamente questi controlli. In questo caso dobbiamo chiamare un elettricista che monti l’attrezzatura entro febbraio, con il rischio che già a marzo non sia più necessaria. Ma io non posso sostituirmi allo Stato e fare il controllore, non è questo il mio lavoro. Ho invece il compito di creare opportunità, ripeto, e di fare in modo che l’azienda produca utili e faccia stare bene chi ci lavora.
Allora, come cogliere l’occasione per proseguire?
Rimboccandosi le maniche, come ho fatto domenica quando sono arrivato in azienda per preparare i nuovi ordini, perché avevo promesso al cliente che lunedì gli avremmo consegnato la merce, che a sua volta gli serviva per assicurare il prodotto finito al proprio cliente. Però non è possibile lavorare in questo modo per lunghi periodi. E cosi, l’imprenditore finisce per perdere l’entusiasmo e l’azienda, invece di dare lavoro ai dipendenti, creare indotto e muovere l’economia, diventa un altro dipendente dello Stato, perché chiude e chi ci lavorava si mette a fare il pensionato. Poi, in alcuni casi, accade che quei pensionati vadano a lavorare in nero, proprio come fanno molti fra quelli che percepiscono il reddito di cittadinanza. Quindi, impoverendo le imprese, non creiamo utili, non paghiamo tasse, produciamo altri disoccupati a cui bisogna dare il reddito di cittadinanza e diamo a molti l’occasione di assumere il vizio di stare in casa, senza lavoro e senza stipendio, tassando una volta di più quelli che continuano a lavorare, per reperire fondi necessari a pagare le pensioni.
E noi imprenditori dobbiamo andare avanti lo stesso, anche se non abbiamo più soddisfazioni e, in alcuni casi, la salute sembra compromessa. Non si tratta della soddisfazione economica, che sicuramente serve per finanziare l’azienda, ma non è quella che rilancia l’entusiasmo.
Allora, non resta che l’occasione per proseguire. Questa occasione non manca mai e esige l’investimento, che può essere finanziario o di tempo. A proposito, adesso sarebbe un’occasione investire nel settore delle onoranze funebri, e non perché, come insegnano nelle Università, mors tua è vita mea. Ma perché l’imprenditore coglie le occasioni d’investimento per rilanciare il suo entusiasmo che accenderà anche quello di altri. Invece, quando l’imprenditore perde il sorriso che invece anche la comunità perde occasioni di lavoro e di ricchezza.