LA STRADA SEMPLICE NON È LA VIA FACILE
I Centri Odontoiatrici Victoria sono rinomati non soltanto per le competenze dei professionisti che collaborano nelle sette sedi (dislocate tra Modena e provincia, Reggio Emilia e Verona), ma anche perché sono dotati delle più moderne e avanzate tecnologie odontoiatriche che permettono di affrontare con sicurezza e predicibilità dei risultati ogni branca della moderna odontoiatria. Non dev’essere facile cogliere gli indici della riuscita di un intervento chirurgico…
La capacità predittiva è essenziale in ciascuna attività, a maggior ragione quando si opera in un ambito così delicato come la salute delle persone: capire in anticipo quali possono essere i risultati di un intervento e in che modo rispondono alle aspettative del paziente è un talento che si basa sull’ascolto, oltre che sull’esperienza, sulle competenze e sugli aggiornamenti professionali nella materia in cui un medico si è specializzato.
Questo vale anche per la sua specializzazione, l’odontostomatologia?
Nell’odontostomatologia – che include l’implantologia e la parodontologia – l’ascolto e l’approccio specifico in ciascun caso fanno parte del protocollo d’intervento. La conoscenza delle patologie sistemiche e della loro manifestazione orale, per esempio, sono aspetti fondamentali di cui tener conto prima della formulazione di un piano di trattamento chirurgico orale, che dev’essere compatibile con lo stato generale del paziente. Tenendo conto delle correlazioni fra odontoiatria e medicina, è pertanto possibile e doveroso attuare protocolli di trattamento specifici per le situazioni mediche più frequenti. La chirurgia parodontale e implantare, eseguita in condizioni ottimali, è in grado di cambiare in positivo la vita a moltissimi pazienti. Gli odontoiatri italiani sono fra i migliori al mondo, tuttavia, non è facile scegliere e applicare gli approcci più moderni e idonei, e anche questo, insieme alla difficoltà di operare in una zona delicata e molto contaminata dalla presenza di batteri, fa sì che un numero importante di interventi possa avere complicanze o esiti diversi dall’atteso.
Pensi che ogni anno un milione di italiani si sottopone a interventi di chirurgia odontoiatrica per inserire impianti, risolvere malattie gengivali gravi e migliorare l’estetica della bocca, per una spesa che supera complessivamente 1,3 miliardi di euro. Ma, secondo le ultime stime, cinquantamila di questi italiani hanno problemi postoperatori eccessivi o risultati inferiori alle attese e in alcuni casi devono persino ripetere l’intervento.
Com’è cambiato il suo approccio alle difficoltà degli interventi nel corso della sua esperienza?
Nei primi anni di attività spesso mi complicavo la vita con operazioni difficili da effettuare, nella speranza che potessero giovare al paziente. Per esempio, insistevo per la conservazione a oltranza dei denti del paziente, mediante l’inserimento di perni conformi e la rizotomia delle radici. Nel caso di molari, toglievo la parte di dente che creava problemi, facevo la ricostruzione con un perno, lo incapsulavo e lasciavo intatta la parte di dente più sana. Alla lunga, però, questa metodologia si dimostrava vana, perché costava tanta fatica a noi e spesso tanti soldi al paziente, a fronte di un risultato che durava pochi anni. Dopo varie vicissitudini, decidemmo di abbandonare questo approccio e oggi, a meno che il paziente non richieda esplicitamente di effettuare qualche tentativo di salvare in extremis un dente, nei piani di cura e nei pre ventivi ci basiamo soltanto su metodiche risolutive e scartiamo tutto ciò che pone incertezze sulla riuscita terapeutica di un intervento, per eviare di trovarci dinanzi a un insuccesso e di deludere le aspettative del paziente.
In ciascun aspetto della pratica clinica, la strada più semplice è sempre quella che pone meno problematiche e meno punti interrogativi. Quella che, comunque, consente di raggiungere un risultato certo.
Scegliete la strada semplice, che non è la via facile…
Nella nostra esperienza di facile non c’è assolutamente nulla. Anzi, chi crede di potere farla facile s’ingarbuglia ed è inconcludente. Infatti, le sviste nella pratica clinica intervengono proprio quando il medico si sente così sicuro delle proprie capacità che crede tutto facile. Questo è anche uno dei motivi per cui noi adottiamo una check-list di sala operatoria “su misura” per la chirurgia odontoiatrica con i vari punti da controllare prima, durante e dopo l’operazione. Negli interventi chirurgici spesso le complicanze non si verificano per un errore grave, ma per il sommarsi degli effetti negativi di alcune piccole “sviste” che la checklist aiuta a evitare, prendendo in considerazione tutti i momenti chiave dove è più probabile sbagliare.