LA REGISTRAZIONE DATI: DOVE L’AZIENDA SI SCRIVE
Dal 1977, il Centro servizi Gualtieri Isabella Srl si è sempre occupato della registrazione dati per aziende di vari settori e dimensioni, dalla piccola impresa artigiana alla PMI e dagli enti pubblici alle multinazionali. Ormai, non c’è nessuna attività che possa fare a meno dell’informatica, ma com’è cambiato il vostro lavoro in oltre quarant’anni?
Quando siamo partiti si utilizzavano ancora le schede perforate, anche se erano già più evolute: a 96 colonne e non più a 80. Poi, siamo passati ai floppy disk, qualche anno dopo ai CD e, infine, con l’avvento di internet, ai collegamenti diretti con le aziende clienti. Nell’ultimo anno, il nostro personale ha trascorso tante ore in formazione presso i clienti, perché molti hanno approfittato del calo di lavoro per una riorganizzazione interna, quindi, per cambiare procedure e sistemi gestionali. E noi dobbiamo assolutamente imparare a usare i dispositivi adottati da ciascuna azienda, perché dobbiamo accedervi per inserire i dati, collegandoci da remoto.
Nell’ultimo anno è aumentato molto il ricorso al telelavoro, ma voi siete esperti del lavoro a distanza…
Infatti, per noi non è cambiato nulla, se non in positivo, perché abbiamo avuto un incremento di richieste, considerando che noi lavoriamo in outsourcing, quindi l’impresa cliente può contare sulla continuità del nostro servizio, mentre i dipendenti possono restare a casa per malattia, com’è avvenuto spesso in questo periodo a causa della pandemia, o per qualsiasi altro motivo. Tra parentesi, noi – come la maggior parte delle aziende del nostro territorio – non abbiamo avuto nessun contagio all’interno dei nostri uffici, grazie a un’attenta politica di adozione delle misure di sicurezza sanitaria, nonché al senso di responsabilità dei nostri collaboratori a seguirle in modo rigoroso.
Il Centro servizi Gualtieri Isabella Srl è noto per la soluzione di problemi particolari, per esempio, legati a errori nella registrazione di un documento, che poi hanno effetti pratici nel flusso delle merci. In che modo aiutate il cliente ad affrontare una difficoltà?
Oggi le difficoltà le risolviamo spesso attraverso l’apertura di un ticket: un utente non è in grado di redigere una fattura o non sa come compilare un documento? Ci manda una mail e noi rispondiamo fornendo le istruzioni per procedere nel modo più corretto e consono alle procedure dell’azienda stessa. I casi sono i più disparati. Premesso che nelle grandi aziende ciascun collaboratore ha competenze molto specifiche e svolge compiti che difficilmente possono essere svolti da altri colleghi, se si assenta dal lavoro, c’è il rischio che nessuno sia in grado di sostituirlo e che si blocchi la catena di cui egli è un anello essenziale. Il nostro personale, invece, ha una competenza trasversale sulle principali procedure, perché segue il flusso dei dati dal magazzino alla produzione, alla spedizione, e dà supporto ai dipendenti dell’azienda, in modo che il lavoro proceda spedito.
Potremmo affermare che la vera “realtà” di un’azienda sia quella che si registra sul gestionale…
Infatti, se un ordine non è registrato, i prodotti ordinati rischiano di rimanere in magazzino, a meno che il cliente non reclami la mancata consegna. Tuttavia, in alcuni casi, può accadere che il cliente non si faccia più sentire e l’occasione si perda. E la stessa cosa può accadere nel caso di prodotti stagionali, come nel settore dell’abbigliamento: un ritardo nella consegna comporta la resa della merce, in quanto ormai la stagione per la quale sono stati ordinati quei capi sta volgendo al termine.
L’attività dei ticket è uno dei tanti servizi che forniamo da quando abbiamo incominciato a lavorare in collegamento con le imprese. È un’attività che le grandi aziende svolgevano al loro interno già da tempo, ma poi, man mano, hanno incominciato a esternalizzare. E per noi è molto interessante perché ci consente d’imparare sempre nuove procedure e di tenerci aggiornati su tanti fronti. Ormai le grandi aziende, nonostante abbiano la possibilità di assumere personale da dedicare agli adempimenti amministrativi, legali e burocratici, preferiscono esternalizzare tutto ciò che non richiede competenze specifiche, in modo da snellire il lavoro ordinario e privilegiare le attività che servono ad aumentare le opportunità di business. A maggior ragione, le piccole aziende, anche nei casi in cui si mettono in rete con altre, hanno tutto l’interesse ad affidarsi ai nostri servizi. Per non parlare degli artigiani o dei piccoli negozi di generi alimentari, molti dei quali hanno chiuso quando è divenuta obbligatoria la fatturazione elettronica, perché non avevano neanche il computer. Certo, lo stato non ha tenuto assolutamente conto di queste realtà e ha preteso che si adeguassero, senza considerare i costi che questo passaggio comportava. Noi a volte abbiamo aiutato artigiani in difficoltà – che tenevano aperta la loro officina di riparazioni auto o il loro negozietto in montagna per mera passione –, offrendo gratuitamente il nostro servizio, pur di scongiurare un’ennesima chiusura di attività che, invece, sarebbero da valorizzare perché fanno parte del nostro patrimonio di artigianalità.