IXOOST: DIFFUSORI AUDIO UNICI AL MONDO
La sua famiglia non ha fatto soltanto la storia delle
figurine: Umberto Panini, suo zio, (come leggiamo nell’intervista uscita sul n.
32, gen. 2009) era noto anche per avere fondato la Hombre, azienda agricola produttrice
del primo Parmigiano Reggiano completamente biologico, e per avere salvato
dall’asta, nel 1996, le 19 Maserati ora ospitate nella collezione che porta il suo
nome, un museo straordinario, con oltre quindicimila visitatori all’anno da tutto
il mondo, che possono ammirare, tra le altre vetture, la monoposto 6 C 34 con
cui Tazio Nuvolari conquistò il Gran Premio di Modena del 1934.
E chi avrebbe mai detto che, tra le mucche “felici” della
Hombre e il museo Maserati, lei e suo cugino Matteo, figlio di Umberto, avreste
fatto “risuonare” ancora una volta il nome Panini, inventando gli impianti
audio iXOOST, che utilizzano le marmitte di famose auto da corsa e supercar? È
vero, ma, d’altronde, che cosa potevamo inventare nel cuore della Motor Valley,
che per giunta ha dato i natali a uno dei più grandi tenori di tutti i tempi
come Luciano Pavarotti? Il Drake diceva che “il suono del motore di una Ferrari
12 cilindri va ascoltato come se fosse una sinfonia”.
Noi l’abbiamo preso alla lettera: abbiamo dato nuova vita
alla marmitta, l’oggetto simbolo del suono di ogni vettura, facendola vibrare
sulle note della nostra musica preferita.
Un appassionato di auto sa quanto il suono del motore sia
unico e irriproducibile, una musica particolare che caratterizza ciascun veicolo,
speciale come le canzoni o le sinfonie che ci emozionano. Allora, perché non combinare
suono e meccanica in un oggetto di design che, proprio come le auto più
straordinarie, coinvolge tutti i nostri sensi? Ascoltare la musica da un
impianto iXOOST è un’esperienza che cattura anche la vista e il tatto, perché
si possono guardare e toccare con mano parti originali di automobili leggendarie
e si può portare in casa il design delle auto di lusso più famose al mondo,
oltre che ascoltare la musica preferita con un’altissima qualità del suono,
grazie a un sistema audio integrato, realizzato con cura artigianale a partire
da componenti di brand come Automobili Lamborghini, Pirelli e Abarth.
I vostri clienti possono chiedervi di costruire un
impianto utilizzando pezzi di una particolare vettura che ha corso in Formula
1? Certo, possiamo dichiarare la provenienza dei componenti che utilizziamo
per ciascun impianto iXOOST. Oggi abbiamo diversi modelli e siamo in grado di
far suonare qualsiasi oggetto, ma all’inizio producevamo soltanto il Modello OTTO,
con componenti originali di auto che hanno corso in Formula 1.
Comunque, da sempre, il cliente può scegliere il colore che
preferisce per i vari pezzi dell’impianto, in modo da divenire proprietario di
un esemplare unico.
Come avete incominciato questa avventura? L’idea è
venuta a Matteo, parlando con un suo amico che costruisce simulatori di Formula
Uno super professionali, molto belli, ma difficili da guidare e molto costosi.
Matteo diede all’amico alcuni consigli per renderli ancora più belli, in modo che
potessero trovare posto anche in salotto e gli suggerì d’installare gli speaker
nei tubi di scarico, così “la musica del motore” si poteva sentire direttamente
da lì, anziché da casse esterne o da schermi. A quel punto, a Matteo non
restava che brevettare le “marmitte musicali”, insieme alle tecniche per
realizzarle.
Il bello del nostro territorio è che nessuno ti dice mai di
no, nessuno è spaventato, neanche dall’idea più strana del mondo. Così, con
l’aiuto di artigiani dei materiali molto qualificati, Matteo ha prodotto i
primi impianti nel 2012, ha aperto il sito per l’e-commerce e la sera
controllava gli ordini. Considerando che nel primo anno e mezzo ne ha venduti
una trentina, ho pensato che fosse il caso di scommettere in questo progetto e,
nel 2014, sono entrato in società, con l’idea di sviluppare ulteriormente il prodotto.
Il primo passo insieme è stato quello di costruire un
secondo modello e di abbassare un po’ i prezzi per ampliare il mercato. Ma la
svolta è intervenuta nel 2015, quando abbiamo presentato l’attività in
Lamborghini e abbiamo ottenuto la licenza, che ci ha consentito di utilizzare
il marchio sui modelli che costruiamo, partendo da componenti originali, come
il modello ESAVOX (125 centimetri di larghezza, 65 di profondità e 50 di altezza),
in fibra di carbonio, che ci ha dato ottimi risultati. Il richiamo del marchio
Lamborghini è sempre molto forte, soprattutto per gli stessi clienti della casa
automobilistica, un target giovane e attento alle nuove tecnologie.
A proposito, come funzionano gli impianti iXOOST? Il
funzionamento dei nostri speaker è molto semplice: c’è un collegamento elettrico
in rete, un pulsante di accensione e un collegamento con lo smartphone in modalità
bluetooth, che consente il comando a distanza.
La qualità del suono è eccellente. Per i diffusori ci siamo
affidati a uno dei più importanti produttori d’impianti Hi-Fi italiani, che
realizza gli speaker ancora a mano. Noi stessi continuiamo a lavorare con le
mani e la cura che mettiamo è riconosciuta dai clienti, soprattutto nelle
finiture, che distinguono i nostri impianti come prodotti made in Italy
artigianali, perché dall’artigiano ci si aspetta sempre la perfezione.
Tra parentesi, sarebbe importante trasmettere i mestieri
manuali ai giovani, invece, spesso gli istituti tecnici vengono considerati
scuole di serie B o C. Oggi, nel mondo, c’è un numero enorme di manager o aspiranti
tali, ma se non ci sarà più chi esegue i lavori che cosa avranno da
managerializzare? Noi non potremmo realizzare i nostri impianti in un altro
territorio, perché abbiamo bisogno di artigiani in grado di lavorare i vari
materiali – il carbonio, l’alluminio, il legno – con le stesse macchine di
precisione speciali che utilizzano nelle committenze delle case
automobilistiche della nostra area. Spesso si dimentica che, dietro al successo
delle eccellenze del nostro territorio, c’è una miriade di piccoli fornitori
quasi sconosciuti, che producono componenti perfetti e consentono ai marchi più
blasonati di continuare a essere tali. Alcuni grandi gruppi aprono o
trasferiscono la loro attività nel nostro territorio, perché sanno che qui c’è
una grande cultura del lavoro, accompagnata a una dedizione e a una cura, in
particolare per i motori, che non ha eguali in nessun’altra parte del pianeta,
frutto anche della storia e della geografia di questi luoghi: abbiamo tanta
terra, che una volta veniva lavorata dal contadino e dal suo bue. La cura per
il bue era tale che in alcuni casi di notte veniva portato in casa. Forse,
quando il trattore ha preso il posto del bue, la cura si è trasferita al motore
che lo faceva funzionare e che rappresentava il nuovo strumento fonte di cibo, di
lavoro e di vita. La conformazione della nostra terra ha fatto il resto: l’industrializzazione
dell’agricoltura qui ha avuto un impulso enorme grazie alle grandi distese
della pianura Padana. E, a pensarci, potrebbe essere lo stesso motivo per cui
qui sono nate le auto più veloci al mondo: serve la pianura per premere
l’acceleratore al massimo. Come dice il grande chef Bottura, questa è “terra di
slow food e fast car”.
Oggi però, oltre alle marmitte, fate “suonare”
pneumatici, caschi e qualsiasi oggetto...
Nel 2018, a un evento Lamborghini, la Pirelli regalava agli
ospiti pneumatici WTT, piccole gomme in scala 1:2, usate per i test
aerodinamici nelle gallerie del vento da quasi tutti i team di Formula 1.
Abbiamo pensato d’inserire i nostri speaker anche in questi pneumatici e
abbiamo avuto un successo incredibile con il modello Pirelli PZERO™ Sound.
Intanto abbiamo ideato un secondo modello Lamborghini, molto più piccolo (63 centimetri
di larghezza, 24 di altezza e 32 di profondità), l’AVALÁN, che utilizza la
coppia di scarichi originali della Huracán.
Poi, quando è stato presentato a Milano il film Cars 3,
abbiamo collaborato con la Disney Pixar: durante quella serata, gli attori e i
vari personaggi del jet set partecipanti hanno potuto ascoltare la musica
trasmessa con i nostri diffusori, insieme ai profili dei protagonisti del film.
Ormai non abbiamo più limiti: l’anno scorso, in occasione
dei duecento gran premi in Moto GP di Andrea Dovizioso, siamo stati selezionati
tra numerose aziende e gli abbiamo fatto il regalo di far suonare il suo casco.
Le richieste che ci arrivano da tutto il mondo sono le più
svariate e non si limitano a oggetti legati al Motorsport. In base all’azienda
con cui ci interfacciamo, individuiamo il suo core business o il suo
prodotto di maggior successo e troviamo il modo di farlo suonare. La nostra
sfida rimane quella di far suonare oggetti che non sono nati per suonare.