LA NUOVA SPAZZOLA PER LA SALUTE DELLE INDUSTRIE CERAMICHE
“I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un
dettaglio”: ispirata a questa citazione di Leonardo da Vinci, la prima edizione
di All for Tiles (Fiera di Modena, 20 e 21 novembre 2019) ha invitato gli industriali
del maggiore distretto ceramico del mondo, Sassuolo, a incontrare quei fornitori
che si occupano dei particolari e dei dettagli che servono ad “avvicinare le piastrelle
alla perfezione”.
Come produttori di macchine e di tutto ciò che serve per
far muovere e trasportare le piastrelle all’interno dello stabilimento, qual è
la novità che avete presentato alla manifestazione? A proposito di
dettagli, noi abbiamo fatto nostro da sempre il motto di Leonardo e, in
particolare in occasione della prima edizione di All for Tiles, abbiamo
presentato il nostro sistema brevettato di spazzolatura tangenziale automatica
efficace per la pulizia e il trattamento delle piastrelle su rulliera e su
linea: la spazzola tangenziale a cinghie SPTCA. Nato con due sole cinghie
trasversali che si contrapponevano e che andavano una al contrario dell’altra,
nella nuova versione il sistema ha quattro cinghie contro-rotanti con inserti a
spazzola di vario genere appositamente studiati in funzione del materiale da
trattare. Può essere installato in spazi ridotti e consente di trattare
prodotti con larghezza minima di 80 mm. e lunghezza massima di 2500 mm.
In quali fasi della produzione può essere impiegata
questa spazzola? Questa spazzola permette di pulire le piastrelle
all’uscita delle presse, eliminando anche piccole imperfezioni.
In smalteria ripulisce l’eventuale sporco che si forma
durante il ciclo di lavorazione, mentre nelle linee di scelta e in uscita forno
dà una spazzolatura finale, sia di pulizia sia per un eventuale trattamento,
che consente di ammorbidire la parte superiore della piastrella, eliminando le piccole
puntine che si formano in forno e conferendo maggiore lucentezza e uniformità.
Inoltre, la stessa spazzola può essere usata per togliere i
residui d’ingobbio, un prodotto che viene dato nella parte inferiore delle
piastrelle per fare in modo che non si attacchino ai rulli del forno.
Infine, può essere usata per pulire altri elementi, come,
per esempio, i nastri trasportatori. Pensando a tutti gli impieghi che può
avere questo sistema, l’abbiamo paragonato al Folletto di casa, un accessorio
che può risolvere veramente tanti problemi: un dettaglio che contribuisce alla
perfezione.
Ma prima come facevano? Prima si spazzolava con tanti
tipi di spazzole differenti, ma con qualche inconveniente: per esempio, una
spazzola a rullo passa soltanto in determinati spazi, per cui, quando cambiava
il formato della piastrella – due o tre volte la settimana –, bisognava
cambiare anche il tipo di spazzola. La spazzola SPTCA, invece, essendo montata
su una cinghia motorizzata in senso trasversale, si usura in modo uniforme e non
occorre sostituirla a ogni cambio di formato. Un altro aspetto importante è la
durata, minimo di sei mesi, contro quella di poche settimane delle vecchie
spazzole. Per non parlare della qualità della spazzolatura: abbiamo costruito
tanti accessori in modo che si possa montare la spazzola più adeguata al tipo
di produzione in quel momento.
Senza contare che il sistema è comandato elettronicamente e
si autoregola in base alla pressione della piastrella, che viene impostata
all’inizio: la spazzola mantiene la regolazione e non occorre che sia
monitorata.
È una bella invenzione che si sposa anche con l’Industria
4.0… Sì, perché la spazzola può essere anche collegata in rete per il
controllo a distanza. Inoltre, come avviene per tutte le nostre macchine,
abbiamo installato un sistema di stop and start, per cui, quando non
passano le piastrelle, la spazzola si ferma, per ripartire quando i sensori
rilevano un nuovo arrivo. Sembra una cosa banale, ma questo metodo ci ha
consentito anche di abbassare il consumo di energia.
Abbiamo calcolato che, con il nostro sistema, si ottiene un
risparmio del 50 per cento. Se a questo si aggiunge una maggiore durata delle
spazzole – che va dai sei mesi ai due anni, in reparti come le presse –, si
deve considerare anche il risparmio derivante dalla diminuzione di interventi
tecnici e di manutenzione.
Tecnomec Borghi ha sempre avuto un’attenzione
all’ambiente, oltre che alle innovazioni… Oggi è molto diffuso l’invito a
limitare gli imballaggi. Noi l’abbiamo fatto nostro dal 1995: da allora, non
imballiamo più le macchine, le spediamo con due asticelle di legno al massimo, legando
bene i rulli e fissando la macchina.
Questo metodo è merito di un cliente tedesco, che si lamentò
perché avevamo costruito un imballaggio troppo importante per la macchina che
gli avevamo spedito e che gli costò 500.000 lire, oltre al fastidio dello
smaltimento.
Da allora, anche quando mandiamo le macchine in altri
continenti, le fissiamo nel container e arrivano sempre in perfetto stato.