I BLUFF DI PUTIN E I PERICOLI PER L’EUROPA

Qualifiche dell'autore: 
presidente di Monolith Italia Nord Srl, Roverchiara (VR)

Da vari anni lei ha avviato un’attività imprenditoriale in Italia, ma non ha tralasciato di seguire con attenzione quel che accade nel suo paese natale, l’Ucraina… Faccio l’imprenditore e non mi occupo di politica, ma non posso essere indifferente a quanto accade in Ucraina. La questione secondo cui il Donbas si vorrebbe separare da essa a causa del problema di convivenza con i russi che vi abitano è stata mal posta: è un grande bluff. In Ucraina, infatti, non ci sono problemi di lingua, come invece è stato raccontato dai media filo-russi. Come gli italiani e altri cittadini europei, gli ucraini hanno storie diverse a seconda che vivano nelle regioni del nord, dell’ovest, dell’est e del sud del paese.
Le ingerenze russe cui stiamo assistendo in questi anni si sono manifestate per tre volte nell’est Europa e il Donbas è il quarto caso. Il primo si è verificato in Moldavia, in una regione chiamata Pridniestrovie, dove si sono svolte le stesse dinamiche nel 1992, il secondo è avvenuto in Georgia nel 2008 e poi è toccato all’Ucraina, prima con la Crimea, la più grande penisola affacciata sul Mar Nero, e poi con il Donbas, ricco di metalli e quarto bacino carbonifero d’Europa. Le modalità sono sempre le stesse e sono attuate per destabilizzare l’economia dei paesi confinanti con l’Europa, in modo da frenarne lo sviluppo e con esso la strada per le riforme necessarie a entrare nell’Unione. Gli ucraini sono un popolo molto pacifico e non hanno altra possibilità che difendersi e mantenere la rotta verso l’Europa. Per questo in Italia è giusto che si conosca la politica che sta attuando la Russia.
Dobbiamo distinguere il popolo russo dal potere russo, che deriva sempre da dove viene erogato il denaro.
Il popolo russo è ancora più vittima di altri paesi della dittatura di Vladimir Putin, che possiede notevoli ricchezze, mentre i suoi ministri acquistano piccoli borghi in Toscana e ville in Italia, spendendo cifre astronomiche che sottraggono al popolo russo, soprattutto quello delle periferie, ridotto alla fame. In Siberia, da dove arrivano gas e petrolio e su cui si basa l’economia russa, per esempio, non ci sono strade asfaltate. Ecco come sono trattati i russi e perché pagano più di altri paesi la dittatura. Se l’Unione Europea si estendesse anche all’Ucraina, il popolo russo vedrebbe qual è la verità. È quindi necessario che sia tenuta sotto scacco, in modo che il popolo russo dica: gli ucraini volevano andare in Europa e invece vedete come vivono? Il potere russo deve dimostrare che non conviene entrare in Europa. Come se la Russia non avesse i gravi problemi interni che la opprimono. Per questo è stata ben strutturata e studiata a tavolino una grande propaganda sui media non soltanto in Russia, ma in tutta Europa, per sostenere che in Ucraina si vive male. Alcuni anni fa, per esempio, un mio amico aveva fondato in Italia un giornale a tiratura nazionale dedicato alle badanti ucraine, che costituiscono la maggior parte dell’immigrazione ucraina. Con la crisi del 2007, il giornale non aveva i fondi necessari per coprire le spese e ha accettato l’aiuto finanziario da parte di alcuni russi.
Pur di non chiudere, ha accettato la sopravvivenza. Io non lo giudico, ma voglio raccontare quello che è accaduto.
Dopo cinque anni, il giornale è stato messo in condizioni di chiudere, perché, per esempio, non era possibile pubblicare articoli sulla grande carestia pianificata da Iosif Stalin in Ucraina fra il 1932 e il 1933, più nota come Holodomor, che causò diversi milioni di morti. In Italia non si sa quasi nulla di questo perché non se ne parla. Il potere russo investe i miliardi rubati al popolo russo per mantenere il grande bluff della vita migliore in Russia, facendo continuamente paragoni con l’America, ma tutto ciò che è costruito sulla menzogna non ha futuro.
I dissidenti russi che sono fuggiti a Londra e hanno raccontato all’Europa cosa sta accadendo in Russia sono stati uccisi per questo motivo. Chi dice che in Italia ci vorrebbe un uomo come Putin deve sapere qual è la strada che percorre chi vuole arrivare al poter e mantenerlo con la dittatura del terrore. Il vero problema dell’Italia è che bisogna riformare la giustizia.
Quello che sta accadendo in Ucraina può accadere in Europa? Se gli stati europei non aiutano l’Ucraina a proteggersi dal regime di Putin, appena sarà sottomessa l’Ucraina poi sarà la volta della Polonia e dei paesi baltici (Lituania, Lettonia, Estonia), che non a caso ne difendono le ragioni: sanno che i prossimi saranno loro. Però, anche il resto d’Europa non può pensare di evitare il problema, ecco perché è necessario che l’Europa sia unita su questa questione.