BMR: PROTAGONISTA FRA LE 500 CHAMPIONS

Qualifiche dell'autore: 
presidente di BMR Spa, Scandiano (RE), e di Acimac (Associazione costruttori italiani di macchine e attrezzature per la ceramica)

Sull’inserto “L’Economia” del “Corriere della Sera” (15 marzo 2019), sono stati pubblicati i risultati dell’indagine condotta dal Centro Studi ItalyPost intorno alle imprese che hanno trainato l’economia italiana, continuando a crescere e a dare lavoro, nel periodo tra il 2011 e il 2017: BMR si è posizionata 43esima fra le 500 aziende più virtuose (500 Champions), con un fatturato dai 20 ai 120 milioni di euro.
Quali sono i requisiti per ottenere questo riconoscimento e le principali caratteristiche che consentono di raggiungere questi traguardi? Lo studio realizzato sui singoli bilanci delle imprese prese in esame ha messo in evidenza soltanto quelle che, al 31 dicembre 2017, avevano più requisiti di assoluta eccellenza: un tasso di crescita annua di almeno il 7 per cento, un Ebitda medio degli ultimi tre esercizi del 10 per cento, un rapporto Pfn/Ebitda di 1,8 e un rating attribuito da Modefinance con almeno una tripla B.
I dati raccolti hanno confermato alcune caratteristiche ben note della distribuzione geografica del tessuto imprenditoriale italiano: fra le 500 imprese Champions, 152 sono in Lombardia, 100 in Veneto e 64 in Emilia Romagna. Seguono il Piemonte con 52, la Toscana con 36, la Campania con 18 e il Lazio con 17.
Nella distribuzione per settori, la leadership è detenuta dalla meccanica, settore di cui BMR è un esempio di efficienza produttiva e aziendale. I risultati che abbiamo raggiunto sono frutto di un lavoro di squadra, che ci ha consentito di affrontare la difficile congiuntura economica di quegli anni con grande professionalità e capacità di guardare in prospettiva agli obiettivi futuri, di rispondere e anticipare le tendenze, ponendoci come partner di riferimento per l’impiantistica della finitura ceramica. Credo che alla base della riuscita di un’azienda ci sia soprattutto il servizio: dare un ottimo servizio ai clienti, oltre che garantire la qualità e l’efficienza delle macchine, è riconosciuto dal mercato in qualsiasi paese del mondo. Per questo abbiamo mantenuto lo stesso approccio al cliente che abbiamo adottato nel nostro comprensorio di Sassuolo, dove operano le industrie che sono la punta dell’eccellenza nel settore delle piastrelle. E il mercato ci ha ripagato.
Eppure, com’è emerso al Forum Impresa, humanitas e pubblica amministrazione (Dipartimento di Giurisprudenza, Unimore, 23 maggio 2019), con i costi della burocrazia e dell’imposizione fiscale nel nostro paese, non è facile fare impresa… In Italia è complicato fare qualsiasi cosa, e questo scoraggia gli investimenti.
Basti pensare che qui a Scandiano non c’è più disponibilità di terreno per costruire altri capannoni nel villaggio industriale nato soltanto quindici anni fa. Negli Stati Uniti, soprattutto nello stato del Tennessee, offrono il terreno quasi gratuitamente e incoraggiano l’apertura di nuove attività anche concedendo sgravi fiscali in proporzione al numero di assunzioni.
Qualcosa di simile avviene anche in Austria: di recente, abbiamo ricevuto dalla Carinzia l’invito ad aprire una sede in cambio di tante agevolazioni.
Questa si chiama politica industriale, quella che nel nostro paese non è mai stata perseguita, perché sembra che i nostri politici non riescano a pensare in modo lungimirante e si perdano dietro facili demagogie.
Provocando così una fuga continua di giovani e di aziende… Questo vale per tutti i settori, nella sanità siamo arrivati addirittura al punto che non abbiamo più medici, sia come conseguenza della politica del numero chiuso, portata avanti dalle nostre facoltà per decenni, sia perché molti laureati vanno all’estero, dove trovano offerte molto più vantaggiose e sono riconosciuti nella loro professionalità.
Qual è la vostra posizione all’interno del mercato ceramico statunitense, invece? BMR USA, la nostra sede di Crossville, nel Tennessee, inaugurata nel 2017 dopo una prima apertura a Dickson, è nel cuore della ceramic valley made in USA e si pone come vero e proprio polo logistico, rifornito di un’ampia gamma di ricambi che consente di gestire forniture e richieste di assistenza tecnica in tempi rapidi ed efficienti. La recente realizzazione di un’officina abilitata alla rigenerazione dei vari componenti, sia della macchina lappatrice “Leviga” sia della macchina squadratrice “Squadra”, consente di arricchire l’offerta di servizi per le aziende del distretto (molte delle quali italiane), che finora erano gravati dai costi proibitivi di trasporto da e verso l’Italia.
Il valore della sede americana di BMR è percepito come un vero e proprio plus, che consente di consolidare ulteriormente il legame con le più importanti realtà ceramiche in USA.
Ne è un esempio la Florim che, nel proprio sito produttivo di Clarksville- Tennessee, ha installato una linea di lappatura a campo pieno e trattamento antimacchia, affidandosi alla tecnologia delle nostre macchine LevigaPlus e Supershine. L’impianto Florim USA è stato completato con una linea di taglio e squadratura composta da Dry Cut e Top Squadra Dry, integrata di recente da una seconda identica.
Quindi, potremmo suggerire alla pubblica amministrazione di prendere esempio dalle 500 Champions che, come voi, danno prova di riuscita in Italia e nel mondo.