UN VENTO DI PULITO INTELLIGENTE CHE FA SCUOLA
Non sono molte le piccole e medie aziende che riescono a
rivoluzionare la cultura di un intero settore, come avete fatto voi nella
pulizia professionale, inventando sempre nuovi modi di proporre il prodotto
attraverso servizi altamente qualificati e qualificanti per chi li utilizza. I
vostri costanti investimenti in ricerca e sviluppo non riguardano soltanto i
26.000 chilogrammi di detergenti che producete al giorno, ma anche e
soprattutto gli strumenti digitali che consentono di calcolare con estrema precisione
costi e quantità di prodotto necessari in ciascun cantiere per ridurre al
minimo gli sprechi, per eliminare l’uso di ingombranti taniche (grazie ai
monodose concentrati da diluire al momento dell’utilizzo) e, di conseguenza,
per diminuire l’impatto ambientale che deriva dal trasporto d’inutili quantità
di acqua presenti nei detergenti tradizionali.
Nei suoi venticinque anni di vita, Arco Chemical Group ha
instaurato un vento nuovo cui nessuna azienda del settore è rimasta
indifferente… La cosa straordinaria del percorso che abbiamo compiuto nel
nostro quarto di secolo è stata quella di riuscire attraverso l’innovazione del
modo di proporsi al mercato, ancor più che del prodotto, a mettere in crisi le
tradizionali strategie di vendita, spostando l’attenzione verso il servizio,
che poi è divenuto trainante anche per l’aumento del fatturato, grazie alla
maggiore soddisfazione dei clienti, con cui abbiamo instaurato partnership
solide e proficue per entrambi. Molti nostri interlocutori che rappresentano
grandi imprese nel settore del pulito professionale, catene alberghiere e di
ristorazione e strutture ospedaliere considerano un valore aggiunto impagabile
quello della formazione che offriamo ai loro addetti, non soltanto
sull’utilizzo dei nostri prodotti e delle nostre App, ma anche sulle procedure
per una pulizia intelligente che non si limiti a “spostare” lo sporco da un
ambiente all’altro, come purtroppo accade spesso quando ci si affida a
professionisti con una formazione rudimentale.
Per fortuna, negli ultimi anni, la cultura sta cambiando e
le principali catene alberghiere e molti ristoranti famosi hanno sposato la
nostra politica del pulito, perché hanno capito che in una semplice parola,
pulizia, c’è un vero e proprio mondo che gli operatori devono conoscere. Non a
caso, le grandi catene alberghiere nostre clienti tengono molto a esporre una piccola
coccarda con il nostro nome in ciascuna camera per garantire ai loro ospiti che
è stata igienicamente sanificata e disinfettata, da personale qualificato, con
attrezzature all’avanguardia e prodotti certificati e sicuri per le persone e
per l’ambiente.
Allora, fate scuola di smart cleaning non soltanto
nei confronti delle altre aziende del settore, ma anche letteralmente, qualificando
il personale dei vostri clienti… Sono tanti i corsi che offriamo, soprattutto
da quando abbiamo avviato il progetto Tailor nel 2017, in partnership con
Kärcher Italia: i principali gruppi italiani che si occupano di servizi di
pulizia professionale hanno deciso di sperimentare questo innovativo supporto
che consente di calcolare il “pulito su misura”, offrendo un unico fornitore,
una soluzione personalizzata e un costo certo. E il Tailor Point, allestito
presso la sede della nostra azienda, ormai è utilizzato a pieno regime, sia da
noi sia dal Gruppo Kärcher, per tenere corsi di formazione e informazione per i
nostri clienti. Un’importante catena alberghiera italiana ha fatto di questo
approccio una missione: ha voluto che il personale non solo fosse preparato
tecnicamente a svolgere tutte le operazioni di pulizia con le nostre
apparecchiature e i nostri prodotti, ma fosse consapevole al suo arrivo nelle
camere di tutte le motivazioni che lo portano a lavorare meglio e di tutto ciò
che può fare per contribuire alla reputazione della catena alberghiera. Per
questo forniamo loro corsi multimediali, che utilizzano il video come strumento
per illustrare le varie operazioni di pulizia negli hotel.
Ma, a proposito di fare scuola, una delle cose che di
recente ci ha dato maggiore soddisfazione è stata la richiesta, da parte di una
multinazionale, di trasmettere ai loro comparti il nostro modo di fare impresa,
sempre sulla breccia, senza mai chiudersi dinanzi a imprevisti e difficoltà, anzi,
facendo di ciascuna circostanza, anche apparentemente sfavorevole, un’opportunità
per rilanciare, inventando nuovi modi di proporre il prodotto e di collaborare
con il cliente.
Per una multinazionale è una novità assoluta riuscire a
vendere quantità industriali di un prodotto confezionato su misura per ciascun
cliente, dopo avere analizzato in modo molto dettagliato le sue esigenze e
avere trovato le migliori soluzioni possibili.
Per fare un esempio fra tanti, una delle maggiori catene
alberghiere italiane, la Starhotels, ha sposato la politica di un pulito
calcolato ad hoc: acquistando non soltanto il prodotto, ma anche un servizio,
un’idea, uno stile, ha risparmiato il 20 per cento sui costi primari, ottenendo
il 30- 40 per cento di ottimizzazione dei risultati del pulito. Per non parlare
delle grandi imprese di pulizie che riescono a vincere appalti importanti, grazie
al supporto che noi diamo fin dal momento in cui presentano i progetti. Due
anni fa, per esempio, siamo stati interpellati da un imprenditore che aveva
acquisito di recente un’impresa di pulizie: con la nostra collaborazione nel
calcolare il costo del pulito al metro quadro, è riuscito a vincere l’appalto
per la pulizia di bagni pubblici frequentati da circa sei milioni di persone
l’anno. Come spesso accade, il committente gli aveva chiesto una qualità
piuttosto elevata, ma con costi contenuti. Così, gli abbiamo illustrato il
nostro modo d’intervento nella pulizia, attraverso il percorso formativo
all’interno del Tailor Point (utilizzando le nostre attrezzature, con un costo
certo) e abbiamo calcolato che, se ciascuna persona che utilizza il bagno paga un
euro, il costo del nostro pacchetto – che comprendeva le attrezzature e i
prodotti migliori, per ottenere ambienti puliti e sanificati ai massimi livelli
– incideva per 0,04 millesimi di centesimo per ciascuna persona.
Quindi, gli abbiamo suggerito non tanto di comunicare al
committente il prezzo del servizio, quanto di presentargli un progetto in cui
fosse chiaro che all’impresa di pulizia spettavano soltanto 0,08 millesimi di
centesimo per ciascuna persona che entrava in bagno, mentre il resto rimaneva
al committente. Quando gli ha presentato il progetto, il committente è stato tanto
entusiasta da affidare all’imprenditore non più sette ambienti ma quattordici,
con un afflusso di dodici milioni di persone l’anno.
Mentre spesso sono le grandi aziende a far nascere le
tendenze del mercato, in questo caso, il vento nuovo è partito da un’azienda
che non può certo paragonarsi a una multinazionale nel suo volume d’affari. Se
però consideriamo il vostro capitale intellettuale, questa richiesta è un’ulteriore
prova di una dimensione che non si misura in termini di fatturato, ma di ciò
che resta nella storia di un settore… Per noi è un grande orgoglio che una
multinazionale ci chieda di trasmettere l’approccio intellettuale che abbiamo
da sempre adottato in azienda, ascoltando e instaurando dispositivi di parola
con ciascun cliente, fornitore e collaboratore. Il vento nuovo che abbiamo
portato nel settore, per il momento, è una brezza che cerca di mantenere e alimentare
quelli che saranno i venti futuri del fare impresa da parte di un imprenditore
che dovrà essere un po’ più dinamico, perché la staticità ha costretto tante
nostre aziende a combattere con la stagnazione. Seguire il corso del vento non
è facile, perché può essere molto faticoso gestirlo quando ce l’hai di fronte,
e tuttavia può trascinarti verso cose e soluzioni assolutamente inaspettate,
mentre la velocità può addirittura raddoppiare rispetto al previsto. Perciò, è
vero che lanciare un progetto controvento, come facciamo noi spesso, ci
costringe a superare mille difficoltà – l’astio verso l’innovazione, la paura
del cambiamento, le invidie e le gelosie di molti, e così via –, ma, una volta
che il vento gira e va alle nostre spalle, ci accorgiamo che diventa molto più semplice
far cambiare idea anche ai più riluttanti.
La soddisfazione più bella è quella di portare questo vento
anche ai grandi elefanti che fino all’altro giorno erano temuti – perché
bastava che starnutissero per metterci in serie difficoltà – e oggi si rendono
conto che, nonostante la loro dimensione e la possibilità di studiare con i
loro centri ricerca le migliori strategie per proporsi sul mercato, considerano
il nostro stile, il nostro modo di ragionare e di sognare come un’opportunità per
il loro avvenire. E questo vento, quando è un colosso ad alimentarlo, può
diventare un tornado, capace di cambiare il corso della storia.
Questo è anche il risultato della valorizzazione del
vostro capitale intellettuale… Sì, perché vuol dire che, accanto alla riuscita
di un’operazione commerciale e aziendale, abbiamo centrato un obiettivo
culturale e strategico nel mercato che ha un valore inestimabile: quello di
essere stati pionieri nel far cambiare il passo e dettare nuove regole al mercato,
ma soprattutto all’imprenditoria italiana, che deve sempre più valorizzare il
proprio capitale intellettuale, una cosa che nessuno può toglierci. L’Italia è
una nazione che potrà avere tutti i difetti del mondo, ma ha il pregio di avere
persone in grado di eccellere in qualsiasi ambito. Sta qui il nostro marchio made
in Italy più importante, nel nostro capitale intellettuale, che ci consente
d’inventare continuamente e di portare sempre nuove ventate di freschezza,
perché non rinunciamo mai alla follia dell’arte, che è alla base del nostro
patrimonio.