L'ORTOPEDIA A PORTO VIRO: QUALITÀ, QUANTITÀ E MINORI TEMPI DI ATTESA

Qualifiche dell'autore: 
medico, specialista in ortopedia e traumatologia, responsabile dell’unità operativa di Ortopedia e Traumatologia della Casa di Cura “Madonna della Salute”, Porto Viro (Ro)

Il vostro reparto è divenuto un punto di riferimento non solo per il Veneto, ma anche per altre regioni, confinanti e non, per la qualità e la quantità del lavoro che state svolgendo da molti anni.
Quali sono le attività e le specialità che lo caratterizzano? Il nostro lavoro comprende le visite ambulatoriali, le visite d’urgenza in Pronto Soccorso, gli interventi di elezione e di urgenza. Gli interventi di elezione svolti dalla nostra equipe includono il posizionamento della protesi dell’anca, la protesi del ginocchio, la protesi della spalla, l’artroscopia del ginocchio, l’artroscopia della spalla e la ricostruzione dei legamenti crociati. Le ricostruzioni legamentose, soprattutto dei legamenti crociati, vengono eseguite con il tendine biologico del paziente, ma anche con un legamento artificiale LARS (Ligament Advanced Reinforcement System), indicato in modo particolare nei casi di revisione (ri-rottura del crociato), nei pazienti over 40 o in chi necessita di un recupero funzionale particolarmente veloce come gli sportivi. Con tale metodica, sempre artroscopica, l’uso delle stampelle è limitato a due settimane con carico e i movimenti del ginocchio sono immediati, in modo da permettere il ritorno ad attività sportive di contatto già dopo quattro mesi dall’intervento chirurgico.
Invece, l’artroscopia della spalla permette di risolvere le lesioni della cuffia dei rotatori e le lussazioni abituali della spalla senza dover aprire l’articolazione e senza cicatrici antiestetiche, con un recupero più rapido e meno doloroso rispetto alle tecniche tradizionali a “cielo aperto”.
Altro punto di forza nella nostra equipe è il trattamento percutaneo delle patologie dell’avampiede, come l’alluce valgo e le dita a martello, che consiste in una tecnica chirurgica percutanea senza l’uso di mezzi di sintesi, ma solo con piccole cicatrici cutanee di pochi millimetri.
Tale tecnica permette il carico immediato con scarpe a suole rigide e strette, senza uso di stampelle. Tale intervento viene svolto in regime di day hospital, pertanto il paziente viene dimesso il giorno stesso dell’intervento.
Quali sono i progetti futuri per la cura delle patologie ortopediche? Nell’immediato futuro cominceremo a fare l’artroscopia d’anca, indicata per il trattamento dell’artrosi in stadio precoce, delle lesioni cartilaginee, dei corpi mobili, delle osteocondriti e del conflitto femore acetabolare.
Parlando di lesioni cartilaginee (ginocchio, spalle, caviglia, anca) un trattamento innovativo appena introdotto nella nostra divisione è l’utilizzo del Joint Rep, un impianto bioadesivo iniettabile che si solidifica alla temperatura corporea. Esso viene utilizzato per la riparazione delle condropatie traumatiche o artrosiche con il ripristino delle cartilagini ialine, riducendo così il dolore. Il Joint Rep viene iniettato per via artroscopica e non allunga i tempi di recupero post-operatorio rispetto a una qualsiasi artroscopia.
Come si può accedere ai vostri servizi? Occorre prenotare la visita specialistica tramite il CUP, perché la nostra struttura è una casa di cura convenzionata, anche se lavoriamo con tempi d’attesa molto minori rispetto alle altre strutture specialistiche.
Dopo la visita specialistica e la diagnosi, viene proposta la cura più adeguata e successivamente, in tempi brevi, viene programmato il percorso terapeutico.
Effettuiamo ogni anno circa duecento interventi di protesi all’anca e altrettanti di protesi al ginocchio, oltre a circa venti interventi di protesi di spalla.
Sono numeri molto importanti in ambito regionale.
Come sono programmati gli interventi con il rischio operatorio medio-alto? La presenza della Terapia Intensiva è indispensabile per garantire un miglior percorso post-operatorio, pertanto tali interventi si programmano in base alla disponibilità del posto letto in Unità di Terapia Intensiva.
Come viene programmato il percorso riabilitativo post-operatorio? Il nostro reparto collabora con il reparto di riabilitazione, dove i pazienti operati di protesi dell’anca e del ginocchio vengono trasferiti dopo pochissimi giorni dall’intervento per svolgere un programma riabilitativo e un recupero funzionale in tempi veloci. Già dopo quattro settimane dall’intervento i pazienti possono deambulare senza appoggi e andare in bicicletta o addirittura guidare l’auto.