QUALE IGIENE PER LA BELLEZZA E LA SALUTE DEI NOSTRI DENTI

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specialista in igiene dentale, Centri Odontoiatrici Victoria

A partire dalla sua esperienza di igienista dentale nei Centri Odontoiatrici Victoria, può dirci qual è il contributo dell’igiene orale per la salute dei denti?
L’igiene orale ha un ruolo essenziale nella prevenzione delle patologie oro-dentali e promuove la salute dei denti, contribuendo a migliorarne anche la funzionalità e l’estetica.
Prendersi cura quotidianamente dei propri denti attraverso un’accurata pulizia, eseguita utilizzando nella maniera corretta lo spazzolino e il filo interdentale, è dunque molto importante, ma deve necessariamente essere accompagnata da periodiche sedute di igiene orale professionale.
Quali sono le apparecchiature utilizzate nei vostri Centri per praticare un’igiene orale completa?
Utilizziamo un ablatore a ultrasuoni per la detartrasi, cioè la disgregazione del tartaro, e un sistema di lucidatura dentale con spazzolino, coppetta e paste specifiche. Salvo in casi rari, l’igiene dentale va eseguita ogni sei mesi, perché dopo questo periodo la flora batterica del cavo orale può iniziare a provocare danni. Durante l’intervento di igiene dentale, vanno verificate le peculiarità di ciascuna situazione, ma anche quali sono i fattori di rischio che ciascun paziente presenta, oltre a valutare l’abilità di ciascun paziente nel praticare l’igiene orale domiciliare, in modo da definire un programma di richiami specifico per ogni paziente. L’igiene orale in un centro odontoiatrico è comunque anche un pretesto per controllare la situazione dentale generale, in modo da intercettare sul nascere eventuali lesioni, e per il follow-up nel caso d’interventi. Eseguiamo anche interventi più mirati all’estetica, come lo sbiancamento dentale con gel a base di perossido di idrogeno e lampade fotoattivanti, e notiamo che le richieste di questo trattamento da parte di pazienti sono sempre più numerose.
Come si è evoluta nel tempo l’igiene orale?
Oggi si utilizza spesso anche l’air polish dentale, un getto di acqua e bicarbonato o di acqua e glicina, che utilizza la microgranulometria del bicarbonato o della glicina per lucidare la superficie del dente, sopra o sotto gengivale. La grande innovazione è sicuramente l’utilizzo del laser sia nelle terapie parodontali sia nei trattamenti desensibilizzanti o sbiancanti. Ma, soprattutto, oggi s’investe molto nella prevenzione e nella comunicazione con il paziente: durante la seduta di igiene molto tempo è dedicato all’istruzione e alla motivazione del paziente a una corretta ed efficace igiene orale domiciliare, il cui obiettivo principale è rendere consapevole il paziente che una buona prevenzione lo tutelerà dall’insorgenza di patologie più serie e interventi più dolorosi e costosi.
Alcune persone, a casa, usano il bicarbonato. Cosa ne pensa?
Qualsiasi sostanza microgranulometrica, se usata in modo improprio e continuativo, può essere dannosa, soprattutto per il possibile attacco abrasivo allo smalto. Lo smalto, inoltre, è costantemente attaccato anche da cibi acidi come the, caffè, succhi di frutta, aceto e vino. Inoltre, al termine di ciascun pasto, il pH del cavo orale si abbassa, cioè l’ambiente orale è più acido. Per questo, è meglio aspettare almeno venti minuti prima di pulire i denti con lo spazzolino, soprattutto se ha le setole medio-dure, per evitare la demineralizzazione dello smalto.
Quali sono i dentifrici più indicati e perché?
La metodica con cui si usano lo spazzolino e il filo interdentale e le manovre di pulizia sono sicuramente la parte più importante della pratica dell’igiene orale. Il tipo di dentifricio lo è meno. Dà una sensazione gradevole, di fresco, di pulito, di lavoro ben fatto, che tuttavia non deve trarre in inganno facendo ridurre il tempo di spazzolata rispetto ai canonici due minuti. Per chi soffre di una particolare sensibilità all’apparato dentale, o ad alcuni denti, sono efficaci i cosiddetti dentifrici desensibilizzanti, che producono un miglioramento dopo un paio di mesi. I dentifrici al fluoro sono utili, soprattutto per i pazienti particolarmente cariorecettivi, mentre i dentifrici ad azione cosiddetta gengivale sono spesso soltanto palliativi, perché i problemi gengivali si risolvono in altro modo. I cosiddetti dentifrici sbiancanti sono da evitare, in quanto solitamente contengono granuli che abradono lo smalto, anche se quelli di ultima generazione hanno microgranuli molto piccoli. Un dente con lo smalto abraso, oltre all’alta probabilità di un attacco da parte della carie, può presentare macchie per il deposito di sostanze, quindi può subire anche un danno estetico.
Un ruolo importante spetta alla salivazione, essenziale perché, oltre ad avere un’azione detersiva, costituisce un sistema tampone in grado di correggere l’acidità del cavo orale. Il consumo di chewing-gum allo xilitolo e di un bicchiere d’acqua dopo il pasto possono essere utili alleati per la detersione quando non è possibile utilizzare lo spazzolino; la masticazione, infatti, stimola la produzione di altra saliva che aiuta a neutralizzare gli acidi prodotti dai batteri e quindi svolge un’azione protettiva dalla carie.