NUOVE FRONTIERE DELL'IMPIANTOLOGIA ODONTOIATRICA
Dopo
ventidue anni di professione come odontoiatra nel suo studio privato a Modena,
lei ha deciso di aprire il Centro Odontoiatrico Victoria che, in poco tempo, ha
inaugurato cinque sedi nella nostra provincia e una a Verona. Oltre a
sovrintendere ai casi più complessi che devono affrontare gli specialisti dei
vostri Centri, lei si occupa in particolare d’implantologia. Può darci
testimonianza della sua pratica?
La più
grande soddisfazione che mi dà la pratica quotidiana è quella di ridare il
sorriso alle persone, soprattutto perché riusciamo a farlo in poco tempo:
attraverso una riabilitazione a carico immediato, le persone cambiano aspetto
in sette-otto ore. Il cambiamento repentino, immediato della funzione
masticatoria e dell’aspetto estetico è più apprezzato rispetto alle terapie
implantari che comportano quattro o cinque mesi costellati di interventi e
impianti provvisori, prima di arrivare alla protesi definitiva.
Il sorriso è
espressione di gioia di vivere, completa lo sguardo, arricchisce e integra il
volto. Negli adulti la perdita parziale o totale dei denti viene spesso vissuta
come inizio precoce di vecchiaia. Se la caduta di un dente costituisce una
mutilazione, la perdita totale della funzione masticatoria costituisce per molti
una grave invalidità funzionale e estetica. Speso si ricorre a protesi mobili o
ponti sostenuti da denti sani opportunamente limati, ma questo tipo di
soluzione non duratura può essere la causa di gravi disagi. Gli effetti si
ripercuotono inevitabilmente sulla salute e sulla vita di relazione. Ecco
perché il problema della sostituzione di denti mancanti nel cavo orale è stato
affrontato fin dall’antichità. Tuttavia, solo le recenti scoperte nel campo
dell’odontoiatria hanno portato a soluzioni affidabili e certe. A oggi milioni
di persone sono state sottoposte con successo alle stesse terapie implantari
che adottiamo nei nostri Centri: i processi che regolano l’integrazione tra
impianto e osso e che prescindono dall’età dell’individuo, uniti alle attuali
tecniche indolore usate durante l’inserimento degli impianti, hanno contribuito
a rendere la terapia implantare affidabile e diffusa.
Che tipo
d’impianti adottate in particolare?
Impianti
biocompatibili in titanio puro, posizionati mediante tecnica chirurgica
atraumatica, che s’integrano perfettamente nell’osso in maniera stabile e
duratura. Il fenomeno biologico è noto come osteointegrazione.
Qual è la
differenza rispetto agli impianti tradizionali, in questo processo d’integrazione
ossea?
Se
prendiamo, per esempio, le nuove superfici bioattive della Biomet3i, è
stato sperimentato clinicamente che hanno la capacità specifica di attirare verso
di sé gli osteoblasti: gli osteoblasti sono le principali cellule responsabili
della produzione di nuovo osso. Nel caso dei tradizionali impianti lisci, gli
osteoblasti producono nuovo tessuto osseo che va a trattenere l’impianto a
distanza dello stesso. È stato dimostrato che a sei mesi il nuovo tessuto osseo
contatta l’impianto liscio inserito solo su aree limitate (30-40 per cento)
perché gli osteoblasti non hanno la possibilità di migrare verso impianto. Nel
processo biologico innescato dalle nuove superfici bioattive della Biomet3i,
il nuovo osso prodotto dagli osteoblasti si forma direttamente a contatto di vaste
aree (70 per cento) della superficie dell’impianto. L’azione osteogenica potenziata
permette di garantire un aumento del successo dell’integrazione fino al 98,6
per cento.
Nei
vostri Centri, i clienti trovano specialisti sempre aggiornati sulle più
avanzate metodiche e tecnologie…
Abbiamo
stabilito anche partnership con importanti case di produzione di materiali e
attrezzature odontoiatriche che ci interpellano per testare la validità dei
loro prodotti innovativi. E noi, una volta certi della loro validità, li
mettiamo a disposizione dei nostri clienti i quali, in questo modo, possono
usufruire costantemente dei risultati della ricerca.
È
interessante lo spirito costruttivo che si riscontra fra i vostri specialisti…
Un aspetto
importante del lavoro in team è quello dell’aggiornamento costante degli
specialisti: ho deciso di aprire questo tipo di centri anche perché per i
singoli professionisti è praticamente impossibile rimanere aggiornati ai
massimi livelli su tutte le specializzazioni in cui oggi si declina l’odontoiatria.
La nostra è una vera e propria equipe che lavora per il risultato, non
intervengono invidie, gelosie o reazioni inopportune, come purtroppo avviene in
contesti in cui prevale la competizione. Se c’è scambio, le cose crescono e
migliorano sempre più, invece, se ci sono attriti, ne risente il paziente. A
questo proposito, di recente, mi è accaduto qualcosa di veramente incredibile. Un
giorno sono entrato nello studio di una delle nostre specialiste intenta a
effettuare le prove delle faccette dei denti di un paziente e le ho trovate molto
soddisfacenti. Ero un po’ combattuto se fare qualche apprezzamento. A un certo
punto mi sono deciso: “Ha fatto proprio un bel lavoro”, mi sono complimentato.
Lei mi ha guardato sorpresa e mi ha risposto: “Ma, dottore, queste faccette le
ha preparate lei”. Questo per dire quanto affiatamento c’è nella nostra equipe:
diamo il massimo, indipendentemente dal fatto che ci prendiamo il merito o meno
del risultato.