SYNERGY VISS : LE VIBRAZIONI SONORE PER LA SALUTE
Nel
vostro Centro di servizi per attività mediche e per la riabilitazione, dedicate
grande attenzione alle nuove tecnologie. Quali sono gli strumenti che consigliate
per una riabilitazione che sia efficace anche dopo il periodo estivo?
Molte
tecnologie che vengono utilizzate all’interno di questa struttura permettono al
paziente di ottenere i benefici della terapia riabilitativa in tempi brevi. Chi
si rivolge a noi per esigenze di fisioterapia, infatti, ha la necessità di
risolvere il problema al più presto. In questi casi, mettiamo a disposizione un’apposita
tecnologia con vibrazione sonora che ha effetti notevoli sul corpo. Il
dispositivo che usiamo si chiama Synergy Viss ed è prodotto dalla Human-Tecar,
azienda leader mondiale nel settore elettromedicale. È una nuova terapia per la
riprogrammazione neuromuscolare mediante vibrazione meccano-sonora. Il cervello
invia impulsi a tutti i muscoli del corpo e riceve la risposta positiva
all’impulso, come accade per una raccomandata con ricevuta di ritorno, ma in
maniera molto più veloce. Nel momento in cui abbiamo un problema fisico, per
esempio mal di schiena, dolore cervicale o una distorsione della caviglia, non
ci accorgiamo che il nostro cervello incomincia a elaborare un piano di
disconoscimento del dolore, che il corpo tende a ridurre, assumendo posture
sbagliate in modo usuale. Questo meccanismo di difesa può protrarsi per lunghi periodi
di tempo. Camminando in modo non corretto, sarà più facile che intervenga anche
il dolore alla schiena e al collo, che s’irradia poi alle spalle. Pensiamo ai
burattini che sono coordinati nei movimenti delle giunture attraverso diversi
fili. Questi fili corrispondono ai nostri tendini e le giunture all’insieme dei
muscoli. Accade, quindi, che la classica storta al piede trasmetta i suoi
effetti al ginocchio e da questo all’anca fino al rachide lombare.
L’apparecchio Synergy Viss è in grado di riattivare il messaggio che il
cervello manda al muscolo. In quel momento, il muscolo deve autoripararsi e non
invia il messaggio di risposta corretto a causa del dolore. Il dispositivo,
quindi, emette una precisa vibrazione con la stessa velocità con cui il
cervello manda il messaggio al muscolo per rimettere in funzione il meccanismo di
risposta neuromuscolare. Variando la potenza dell’onda meccano-sonora è
possibile intervenire anche su zone difficili da raggiungere.
In pochi
minuti può essere tolta l’infiammazione alle articolazioni delle spalle, per
esempio, causata dalla postura assunta per alcune ore trascorse lavorando al
computer. Quando siamo seduti, infatti, tendiamo a inclinarci in avanti, usando
soprattutto le braccia e non muovendo il busto. Questo dispositivo interviene
con un puntale, come il pennarello utilizzato per evidenziare, che viene
appoggiato direttamente sulla zona da trattare, e emette una vibrazione che può
arrivare fino a 300 hertz, di cui è possibile amplificare o diminuire
l’intensità. Tale intervento è efficace anche su coloro che hanno problemi di
mobilità come gli anziani, più esposti all’ispessimento cartilagineo a livello
delle anche o che hanno patologie come l’artrosi. La terapia consente di
ottenere ottimi risultati con un ciclo di dieci sedute di fisioterapia eseguite
ogni sei mesi per il rinforzo muscolare ed è utile soprattutto nei casi in cui
il paziente non può assumere medicinali.
Oltre ai
diversi servizi di riabilitazione, che mettete a disposizione anche a
domicilio, siete molto attenti alla prevenzione delle malattie delle ossa e delle
articolazioni…
Ciascuno ha
una struttura ossea diversa e noi dobbiamo tenerne conto quando consigliamo una
determinata terapia di riabilitazione. In settembre, effettuiamo il test del
DNA perché la cura è più mirata quando sappiamo se c’è la predisposizione ad
alcune patologie che ancora non si sono manifestate, come per esempio
l’osteoporosi, che può comparire anche in soggetti molto giovani. La campagna
di prevenzione dell’osteoporosi è rivolta alle persone che hanno fra i trenta e
i cinquant’anni, ma non esclude i casi di pazienti che hanno già l’osteoporosi in
atto. Si tratta di un esame molto semplice, che viene espletato attraverso
l’ausilio di un tampone salivare, analizzato da un genetista che ne studia i
dati e rilascia il referto che indica il profilo genetico.