L'ODONTOIATRA AMICA DEI BAMBINI

Qualifiche dell'autore: 
odontoiatra, specialista in pedodonzia, Centri Odontoiatrici Victoria, Modena

Lei lavora come odontoiatra specialista in pedodonzia dal 2005 e ha instaurato un’interessante collaborazione con i Centri Odontoiatrici Victoria. Può dirci qualcosa a proposito dell’approccio adottato dai Centri per rendere amichevole l’incontro dei bambini con l’ambiente medico?
Partendo dal presupposto che le prime esperienze lasciano impressioni indelebili nella memoria di ciascuno, è indispensabile evitare di alimentare le paure dei bambini verso le cure odontoiatriche. Per questo, nei Centri Odontoiatrici Victoria, l’attenzione in questa direzione è massima, già a partire dalla sala d’attesa, dove è stata allestita una zona dedicata in cui i bambini possono disegnare, colorare e giocare, portare i loro disegni, e ritrovarli la volta successiva, o guardare tramite internet filmati o cartoni animati. È importante notare che i medici non si presentano con i classici camici bianchi, mascherina e guanti, ma indossano casacche colorate o illustrate con immagini tratte da cartoni animati.
A che età è consigliabile incominciare a frequentare un centro odontoiatrico?
La prima visita dovrebbe essere eseguita all’età di quattro o cinque anni, quando il bambino non ha ancora particolari problemi, ma intanto incomincia a prendere dimestichezza con l’ambiente e apprende i primi elementi di igiene orale. Se ha una piccola carie nello smalto, il dolore è quasi assente e così, quando a sei anni va incontro alla permuta dentale e deve effettuare visite regolari ogni sei mesi, torna volentieri. Se però un bambino arriva per la prima volta con una carie più aggressiva ed è molto spaventato, preferiamo fare un incontro preliminare e prendere un secondo appuntamento per la terapia, per essere sicuri che il bambino affronti le cure con serenità.
C’è da dire, tuttavia, che i nostri strumenti riducono al minimo il dolore: l’anestesia viene eseguita con aghi quasi invisibili, la cui puntura è impercettibile. Inoltre, prima di qualsiasi intervento che potrebbe provocare fastidio, avvisiamo il bambino, in modo che sia preparato, anziché essere colto di sorpresa. Solo così riesce a fidarsi e a ridurre la tensione. Al termine dell’intervento, gli diamo un piccolo premio come riconoscimento alla sua collaborazione, anche se spesso i bambini sono soddisfatti per il risultato raggiunto, quando vedono un dentino di nuovo bianco e senza “buchini”.
Nei casi estremi, in cui un bambino è molto spaventato da esperienze precedenti spiacevoli, utilizziamo una mascherina nasale che consente l’inalazione di una miscela di protossido di azoto e ossigeno: l’effetto è il passaggio da uno stato di tensione a una piacevole sensazione che permette al bambino di rimanere cosciente e collaborante, diminuendo la sensibilità al dolore.
Come si sviluppa la carie dentale nei bambini?
Dobbiamo partire da una premessa scientifica: la carie dentale è una malattia distruttiva del dente causata dall’azione degli acidi prodotti dai microorganismi costituenti la placca batterica, che attaccano progressivamente lo smalto, la dentina e la polpa. Il primo stadio non provoca nessun disturbo e si può intervenire con un’odontoiatria poco invasiva e indolore. Quando la lesione si estende alla dentina, il bambino avvertirà una sensazione dolorosa al contatto del dente con cibi caldi, zuccherati o con liquidi caldi e freddi. Quando la carie raggiunge la polpa, il dolore diventa insopportabile: l’infezione si estende ai tessuti vicini provocando ascesso. Da qui l’importanza della prevenzione che trova come alleati una corretta igiene orale e un’alimentazione ricca di cibi non cariogeni (carne, pesce e verdura). Nei bambini l’abitudine a fare spuntini tra i pasti deve essere sconsigliata in quanto, nell’assunzione di zuccheri, la frequenza è di per sé più dannosa della quantità. Il consumo dei dolci andrebbe limitato ai pasti principali e dovrebbero essere vietati succhi di frutta, camomilla o latte zuccherato la sera prima di addormentarsi, per evitare che i batteri presenti sulle superfici dentali si moltiplichino in modo rapido formando la placca batterica e trasformando i residui di cibo zuccherati in potenti acidi che decalcificano lo smalto e penetrano nel dente formando la carie. Ecco perché non si dovrebbe mai mandare i bambini a letto senza che abbiano eseguito una corretta igiene orale.
Quali sono gli ausili che adotta oggi l’odontoiatra per prevenire lo sviluppo della carie?
I solchi e le fessure dello smalto del dente sono zone di minor resistenza nei confronti della carie. Il metodo di prevenzione più efficace è la sigillatura dei solchi con appositi sigillanti.
Fra gli ausili adottati c’è la vernice al fluoro, che inibisce la demineralizzazione dello smalto, e quella alla clorexidina, che è un potente antimicrobico. Il fluoro aderisce al dente e lo rende meno sensibile all’attacco della carie: se il bambino si lava una volta in meno i denti perché è a scuola o in un luogo in cui non c’è la mamma a ricordarglielo, queste vernici riescono a proteggere i denti dall’attacco cariogeno.
Qual è la più grande soddisfazione nel suo lavoro con i bambini?
Quella di ricevere il loro più bel disegno, dedicato “all’amica odontoiatra”.