A CIASCUNO LA SUA CASA

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titolare dello Studio Immobiliare Bagatti, Modena

Chi deve acquistare o vendere una casa a Modena oggi può rivolgersi al Gruppo More, di cui fanno parte cinque storiche agenzie immobiliari, che hanno introdotto un’innovazione importante sul mercato: hanno costituito un nuovo portale, mettendo a disposizione del cliente l’esperienza, la professionalità e il patrimonio delle loro realtà di eccellenza, per un servizio ad alto valore aggiunto. Può dirci qualcosa di più in proposito?
Il vantaggio principale del proprietario di un immobile che si affidi al Gruppo è quello di assicurarsi l’impegno simultaneo di cinque agenzie storiche con un unico contratto. I nostri professionisti, oltre a conoscere molto bene la realtà locale, amano il loro lavoro e per questo riescono ad ascoltare e ad accogliere i desideri del cliente per proporre le migliori soluzioni da perseguire insieme.
Partiamo dal presupposto che la casa non è un bene da vendere o acquistare in poco tempo, come qualsiasi altro oggetto sul mercato; per la maggior parte delle persone, una casa è per la vita, quindi il compito di un agente non deve essere quello di concludere in fretta un affare, ma quello di riuscire a interpretare al meglio le esigenze del cliente. Per questo, già al primo colloquio, occorre che ci sia un vero e proprio incontro: solo così s’instaura l’ascolto. Se non c’è ascolto, l’agente rischia di accontentarsi delle prime informazioni che il cliente comunica, per poi accorgersi che non ha espresso le proprie vere esigenze, ma i propri ideali, che spesso sono dettati dalle immagini della pubblicità: se ognuno si ostinasse ad acquistare a tutti i costi una casa come quelle che si vedono in televisione, le città sembrerebbero finte.
Nel suo lavoro, lei ha modo di entrare nelle case e di constatare quanto differente e vario sia lo stile di vita di ciascun abitante della città...
Nel mio lavoro ho imparato tanto: in oltre trent’anni, nelle case ho scoperto invenzioni straordinarie, come quella di un signore che aveva costruito un marchingegno che gli faceva trovare la minestra pronta quando rientrava a mezzogiorno: un automa con i tempi programmati, che accendeva i fornelli per cuocere il sugo e per far bollire l’acqua dove poi, addirittura, lo stesso automa gettava gli spaghetti. Un altro signore aveva installato sul termosifone una serpentina dove appendere gli asciugamani, inventando così un antesignano del termoarredo. Alcune persone tengono i loro appartamenti come gallerie d’arte, altre come depositi o magazzini, completamente disinteressate agli aspetti estetici e preoccupate soltanto di accumulare oggetti. In questi casi i proprietari devono capire che, prima di vendere un appartamento che non è stato tenuto bene, occorre svuotarlo, rinfrescarlo e allestirlo, con l’aiuto di agenzie specializzate. Un appartamento con un’immagine poco appetibile può rimanere invenduto per anni, mentre a volte, con una spesa minima, basta veramente poco per cambiare la sua sorte. Soprattutto oggi, le giovani coppie che chiedono un mutuo per acquistare una casa vogliono evitare spese ulteriori e chiedono che la casa sia in condizioni tali da poter entrarci senza alcun altro impegno economico oltre alla rata mensile del mutuo.
Il vostro lavoro non deve essere facile, richiede molta attenzione alle sfumature...
Ho trascorso la mia infanzia nell’albergo dei miei genitori, il Bucaneve di Pievepelago, nell’Appennino Modenese, e credo che quella sia stata la migliore scuola di ascolto e di ospitalità. Il resto lo ha fatto la montagna, che, con i suoi sentieri impervi, mette a dura prova i suoi abitanti. Per questo non ho mai creduto alla facilità delle cose. Per di più, quando dopo la scuola dissi a mio padre che mi sarei trasferito a Modena, mi diede un avvertimento: “Se cercherai la via facile e un giorno ti troverai nei guai, non chiamarmi, io non ci sarò”. Ho sempre portato con me, nel mio lavoro e nella mia famiglia, gli insegnamenti dei miei genitori e credo che ciascuno dovrebbe tenere conto del patrimonio culturale che gli è stato donato e trasmetterlo a propria volta. Inoltre, ciascuno dovrebbe interrogarsi intorno alle parole e ai nomi delle cose, gli stessi nomi delle strade sono fonte di cultura per la città: per esempio, a Modena hanno intitolato una via a Gaetano Storchi, un ricco commerciante che, alla fine dell’Ottocento, volle finanziare la costruzione del teatro di prosa, a cui poi è stato attribuito il suo nome.
Allora, chi si rivolge a voi, oltre alla mappa della casa che gli proponete di acquistare, magari trova anche la mappa culturale e artistica della città?
La storia di una città è costruita strato per strato e risulta impossibile capire una città se ci si limita a guardare le sue piazze e i suoi monumenti come se fossero immagini di una cartolina illustrata, per questo occorre documentarsi prima di andare a visitare una città. E poi occorre percorrere le sue strade al mattino, al risveglio, quando emanano il profumo del pane fresco e del caffè: questa è la città viva, con i suoi ritmi e la sua gente, che ha una lingua dettata anche dalle cose che si fanno e dalla loro storia inconfondibile.