QUANTE ATTIVITÀ, TANTA ESPERIENZA
I
clienti, i fornitori, gli stilisti, i consulenti, i giornalisti o le
innumerevoli persone che chiamano Crea Si hanno subito l’impressione di trovare
una risposta alle loro richieste: all’altro capo del telefono sentono la voce
di una “cantante”, che fa parte di un’orchestra, ma è eccellente anche come
solista e non aspetta gli ordini del maestro per intonare le note della melodia
che in quel momento occorre eseguire. La voce è spesso la sua, quella della memoria
storica di Crea Si, che da oltre vent’anni realizza capi prototipi per le più
importanti case di moda del mondo. Come ha incominciato a lavorare in azienda?
Sono
approdata in Crea Si nel febbraio 2003, a ventidue anni. Nonostante fossi molto
giovane, avevo già avuto una precedente esperienza in un piccolo maglificio. Sono
entrata in Crea Si come impiegata amministrativa, ma, con il tempo, l’azienda
si è ingrandita ed evoluta, e io con lei. Oggi è impossibile definire un ambito
specifico per la mia attività: ho una funzione di congiunzione tra l’aspetto
amministrativo- direzionale e la produzione, analizzo l’andamento aziendale, anche
sotto l’aspetto operativo, e, di recente, mi sono addentrata ulteriormente nell’organizzazione
delle lavorazioni e delle consegne, quindi seguo le spedizioni e la
compilazione dei DDT (Documenti di Trasporto).
Può farci
l’esempio di una sua giornata?
La mattina,
al mio arrivo in ufficio, controllo le spedizioni e mi confronto con le mie
colleghe, verificando innanzitutto quali sono le occorrenze. Se necessario,
rispondo ai clienti dal centralino. Siccome gestisco tutti gli aspetti
informatici e telematici, verifico se sono intervenuti problemi con i computer
e se ci sono programmi da installare o da aggiornare. Il controllo dei flussi
di lavoro e del fatturato, invece, è un’attività mensile, quindi straordinaria.
Mentre, per quanto riguarda il quotidiano, non esiste la giornata standard con
una serie ben definita di mansioni da svolgere. Sono il riferimento per varie
attività, nonché la congiunzione tra l’avvio e la conclusione delle lavorazioni.
Avendo una memoria storica della realtà aziendale, posso prevedere diverse difficoltà,
e questo mi permette di risolvere molti problemi.
Lei segue
anche Opificio Modenese, la nuova azienda di produzione, nata dall’esperienza
di Crea Si per proporre al pubblico capi della migliore qualità sartoriale?
Non me ne
occupo direttamente, ma sono al corrente dell’avanzamento e mi è capitato di
telefonare ad alcuni show-room e di prendere qualche appuntamento interessante con
nuovi clienti: dicono che ho una bella parlantina al telefono.
I clienti
acquisiti in vari anni di lavoro vi considerano partner affidabili per le loro
esigenze. Ma all’inizio era tutto da conquistare…
Quando è
nata, nel 1989, l’attività si chiamava Cut Service, era una piccola realtà
artigianale che faceva servizio di taglio conto terzi, ma incominciò ben presto
a evolversi verso un servizio più completo. Dapprima fu inserito un computer
per realizzare i modelli per i piazzati, a cui lavorava direttamente Gloria
Trevisani, l’imprenditrice, poi seguì l’apertura di un vero e proprio reparto
di progettazione modellistica e di un reparto di confezionamento, fino a
quando, nel 2007, Cut Service confluì in Crea Si Srl. Questo sviluppo è anche
la prova che i clienti hanno sempre trovato qui le risposte che cercavano e a volte
anche di più. Tant’è che siamo stati gli unici nel distretto di Carpi ad anticipare
la tendenza di offrire un servizio completo, anziché limitarci al servizio di
taglio, come hanno continuato a fare altre aziende, che sono rimaste una realtà
locale, mentre noi ci siamo rivolti al mercato globale.
Da dove
deriva il nome Crea Si?
Il nome Crea
Si vuol dire “creatori di sinergie” e nasce da un percorso che abbiamo
intrapreso con una società di comunicazione. Il nome rispecchia ciò che siamo:
creatori di sinergie, non solo con i nostri clienti, ma anche al nostro
interno. L’impronta che l’imprenditrice ha voluto dare all’azienda è sempre stata
quella della collaborazione. Non ha mai detto: “Tu sei una mia dipendente,
quindi fai quello che dico io”. Collaborazione e sinergia sono le nostre parole
chiave.
Io sono
cresciuta professionalmente con questa filosofia. D’altra parte, sono entrata
in Crea Si molto giovane, per questo mi sento parte dell’azienda e parlo come
se fosse anche mia. Per me Gloria Trevisani non è solo la titolare, ma un punto
di riferimento nella vita, oltre che nel lavoro. Anche se ha dovuto affrontare
momenti difficili, per me è sempre stata un riferimento. Mi ha insegnato a
lavorare in modo professionale. Ormai, dopo tanti anni, molto spesso riesco a
intuire le sue richieste prima ancora che le esprima. Poi, a volte siamo in
contrasto: se lei ritiene che debba fare qualcosa che non considero giusta, non
esito a parlargliene, ma ne discutiamo e insieme troviamo il nodo da svolgere per
risolvere la questione.
È un bellissimo esempio del modo in cui, come
diceva Niccolò Machiavelli, “di cosa nasce cosa, e il tempo la governa”: facendo,
non c’è nessun interesse personale che possa prevalere, ma l’occorrenza, la
direzione verso la qualità di ciascun dispositivo dell’impresa.