VITTORIE IN QUANTITÀ PER UN’AUTO DI QUALITÀ
La
quantità di gare disputate da Porsche ha favorito la costruzione di auto con
una tecnologia all’avanguardia, come dimostra la nuova serie 718…
718 è il
numero che prosegue ancora una volta la saga della casa automobilistica di
Stoccarda, che ha prodotto la prima auto da corsa alla fine degli anni
cinquanta. Erede della leggendaria Porsche 550 Spyder, la 718 è ancora
protagonista con il motore Boxer a quattro cilindri, con cui ha conquistato per
tre volte il primo posto nella centenaria corsa italiana Targa Florio e nella
12 Ore di Sebring, nel 1960. La nuova versione, nelle declinazioni della 718
Boxster e della 718 Cayman, è la serie di vetture sportive a due porte con il
motore centrale di Porsche AG. Le due auto biposto hanno ottime prestazioni di
guida, per questo abbiamo registrato il pieno delle prenotazioni delle trenta
vetture disponibili nella nostra concessionaria, durante la presentazione
tenutasi lo scorso aprile.
La
tradizione sportiva della casa automobilistica tedesca continua a ottenere consensi.
Ma come mai Porsche partecipa in modo costante alle diverse gare
automobilistiche di durata?
Porsche ha
disputato oltre 28.000 gare, vinte nella maggior parte dei casi aumentando
ciascuna volta il livello qualitativo delle sue vetture. Nella gara di durata
di automobilismo più importante in Europa, la 24 Ore di Le Mans, ha conseguito
ben diciassette vittorie, tra cui spicca quella dell’anno scorso con la prima
auto Porsche ibrida, la 919 Hybrid. Più che per raggiungere il primo posto in
classifica, la partecipazione alle gare di durata è importante perché diventa
un laboratorio di prova per le future vetture di serie, come dimostra il
programma denominato Porsche Intelligent Performance. Si tratta di uno
specifico programma per raggiungere la migliore performance tecnica attraverso l’utilizzo,
per esempio, di materiali riciclabili che la rendono molto leggera, o di motori
elettrici che si ricaricano tramite le frenate, con il risultato di ridurre i
consumi per un migliore impatto ambientale. In questa logica, è stato ideato il
campionato monomarca Porsche Carrera Cup, che in Italia è giunto al decimo
anniversario e che da quest’anno si articola in ventuno gare suddivise in sette
weekend. In ciascuna gara Porsche seleziona sei piloti e i loro rispettivi
team, il vincitore si aggiudicherà il montepremi di 300.000 euro. La parte più
importante di questa gara è svolta sempre nella logica dell’Intelligent
Performance. Durante il campionato – ciascun team è sostenuto da una
concessionaria Porsche – noi sosteniamo un team di Reggio Emilia, che si chiama
Dynamic, costituito da giovani piloti molto bravi. L’attenzione alla qualità è
anche dimostrata dalla formazione che la casa automobilistica offre ai piloti di
queste gare monomarca. Lo Scholarship Programme è un programma attraverso cui
ogni anno Porsche seleziona sei giovani piloti, che durante l’anno seguono
appositi corsi tenuti da tutor e istruttori per imparare non solo gli aspetti
tecnici delle regole di gara, ma anche per ottenere la migliore preparazione
fisica e mentale. Nel punteggio finale non contano solo i risultati sportivi,
ma anche quelli extrasportivi. Chi fra i sei ha ottenuto il punteggio migliore,
rappresenterà la Carrera Cup Italia all’International Shoot Out Event
all’interno dell’International Scholarship Programme Shootout, un apposito test
di due giorni fra i migliori piloti junior impegnati nelle Carrera Cup di tutto
il mondo. Il vincitore potrà partecipare alla Porsche Mobil 1 Supercup.
Ma la
quantità di sfide avviate da Porsche non finisce qui.
Porsche Club Italia organizza una manifestazione
che non ha eguali nel panorama motoristico monomarca, la Targa Tricolore
Porsche. Questa gara di durata è rivolta a piloti privati appassionati di
Porsche, che aderiscono con proprie risorse economiche per il piacere di
gareggiare con la loro auto. Fra gli appassionati, un nostro cliente ha anche
vinto il Rally di Montecarlo storico di quest’anno con una Porsche del 1972.
Questo spirito sportivo condiziona positivamente anche i nuovi clienti: sebbene
il primo acquisto Porsche possa essere dettato dall’aspetto glamour dell’auto,
dopo averla guidata ne sposano subito lo stile e la qualità tecnica. Come
l’alta moda, Porsche non è il marchio che resta due o tre anni, per poi essere
superato da uno nuovo, ma è un investimento che si qualifica, come testimoniano
i nostri clienti collezionisti.