LA NUOVA PORSCHE 911: ELEGANZA, NON OSTENTAZIONE
Le
innovazioni tecniche e stilistiche della nuova gamma Porsche 911 hanno riscosso
grande entusiasmo durante la presentazione dello scorso dicembre a Bologna. Tra
i molti porschisti e ammiratori della casa automobilistica di Stoccarda,
accorsi alla manifestazione da differenti città italiane, c’è stato chi ha
ringraziato la produzione tedesca anche per l’accoglienza nel pianeta Porsche attraverso
le iniziative predisposte per gli iscritti ai Club. Entrare nell’abitacolo di
una Porsche può costituire l’ingresso in un mondo dal cuore meccanico proiettato
al futuro…
La società
Soveco Spa è proprietaria di tre mandati a marchio Porsche per le provincie di
Bologna, Modena e Mantova. Bologna gestisce la Romagna e la provincia di
Ferrara, mentre Modena quella di Reggio Emilia. L’evento che abbiamo
organizzato per presentare la nuova 911 ha accolto oltre quattrocento appassionati
del marchio, fra cui diversi porschisti che si ritrovano puntualmente in
occasione dei nostri eventi o nelle gare all’interno dei Porsche Club. Siamo
gli ambasciatori del marchio Porsche e dobbiamo promuoverlo in ogni momento
della nostra vita sociale, anche al di fuori della concessionaria. Con questo
spirito abbiamo accolto i nostri invitati. È un esercizio quotidiano per
ciascuno di noi, una formazione su cui Porsche scommette molto e anche per
questo i nostri collaboratori lavorano nell’azienda da decine di anni. Chi entra
nel mondo Porsche è prima di tutto un appassionato della qualità e desidera
investire nella qualità nei suoi diversi aspetti, di meccanica e tecnologia, ma
anche di qualità della vita. Questo spiega la riuscita delle manifestazioni che
organizziamo.
Anche lei
è un appassionato di Porsche…
Nonostante
il marchio Porsche sia percepito come status symbol per attirare l’attenzione,
ne ho sempre apprezzato lo stile sobrio, che lo ha reso inconfondibile. È un
marchio che non punta a essere di moda, ma mantiene un’eleganza che vale per
ogni epoca. Paradossalmente, quell’elemento di eleganza e unicità di Porsche
diventa stucchevole se viene ostentato. Non a caso Porsche ha registrato un
periodo di crisi fra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta.
All’epoca, quando gli indici economici a livello globale registravano un
aumento, Porsche era diventato un oggetto di lusso da esibire. Il marchio ha
perso alcuni clienti storici perché i nuovi clienti acquistavano Porsche prevalentemente
come elemento di riconoscimento per accedere ad ambienti prestigiosi. Anche la
filmografia dell’epoca sottolineava questo aspetto di Porsche, soprattutto in
film prodotti negli Stati Uniti. Se in precedenza Porsche era stata l’auto di
icone del cinema di Hollywood, come Steve McQueen e James Dean, negli anni
ottanta era quella usata in film di mafia o polizieschi non sempre
particolarmente riusciti. Il cliente classico non accettava questa logica e ne
evitava l’acquisto.
Lo stile
sobrio si riconosce anche nei colori delle autovetture, che non sono mai
sgargianti. Il nero, per esempio, è un classico e piuttosto la variante è negli
interni, che ora diventano bicolore, scuri nella parte alta dei sedili, ma per
il resto con combinazioni di colori diversi. Guardando l’autovettura
dall’esterno, sembra che non abbia niente di nuovo, con il classico cruscotto
nero come la parte superiore del sedile, ma poi entrando risaltano nuove combinazioni
di colori, che è possibile ordinare secondo il proprio gradimento. È quasi come
andare dal sarto, che propone già il disegno del vestito, però è possibile
ordinare dettagli personalizzati come bottoni e altro. Il risultato è una
Porsche con le iniziali del proprietario, nuova o usata che sia.
Porsche è
anche proprietaria della pista circolare per auto più veloci del mondo, riferimento
d’eccellenza per i più importanti costruttori di automobili…
La pista di
Nardò, cittadina situata nella provincia di Lecce, è stata un’intuizione della
FIAT nel 1975, che ha costruito un circuito per testare vetture a velocità
elevate con una pista circolare lunga circa 12,566 chilometri, su un’area di
700 ettari. Il clima ventilato e soleggiato del Salento, che non favorisce le
piogge, costituisce una preziosa risorsa per testare le vetture 365 giorni all’anno.
Attualmente ci sono oltre venti piste di prova per auto, moto e camion e
officine tecniche specializzate per diverse attività di sperimentazione. Acquistato
nel 2012 da Porsche Engineering Group GmbH, una controllata del Gruppo Porsche,
il circuito è operativo da oltre quarant’anni, non solo come centro di ricerca
Porsche, ma anche per i servizi che offre alle case automobilistiche di tutto
il mondo.