SCOMMETTERE SULLA CULTURA E SULL’ARTE IN TEMPI DI CRISI

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assessora alla cultura del Comune di Vignola

Lei è al secondo mandato come assessora alla cultura a Vignola. Quali aspetti differenziano le due esperienze amministrative?
Principalmente si tratta di una differenza di natura politica: all’epoca del primo mandato, ero rappresentante di un piccolo partito nell’ambito di una coalizione, ora sono rappresentante di una lista di cittadini all’interno di una coalizione civica che, per la prima volta in sessanta anni, ha spodestato un grande partito e ora è alla guida della città con un programma di grande trasformazione in ciascun settore della vita pubblica.
Un’altra differenza sta nelle deleghe: dalle precedenti deleghe all’ambiente e ai servizi demografici sono passata a quattro deleghe, molto impegnative, ma stimolanti, come Cultura, Democrazia e partecipazione, Welfare e Servizi demografici.
Quali progetti come assessora alla cultura si sono avviati o sono in via di attuazione per avvicinare i giovani, e non solo, alla vita sociale?
Uno degli aspetti fondamentali del mio programma culturale vede la collaborazione dell’assessorato con le scuole e le associazioni per l’attuazione di progetti finalizzati alla crescita culturale e sociale dei giovani, ma anche di tutti i cittadini vignolesi. Nel 2015 abbiamo organizzato diversi incontri con autori e artisti come il Poesia festival, il Festival di letteratura per ragazzi Passa la parola, in collaborazione con la libreria per ragazzi della città, il festival Oblò di teatro di figura, a cui hanno partecipato moltissimi studenti. Il Comune ha anche una moderna e bellissima biblioteca, che ha organizzato diversi incontri di promozione della lettura e laboratori didattici. Sempre nel 2015 la programmazione dei nostri due teatri, Fabbri e Cantelli, ha visto aumentare gli spettatori, soprattutto giovani. Inoltre, grazie a un finanziamento della Fondazione di Vignola, abbiamo dotato il teatro Fabbri di uno schermo cinematografico all’avanguardia e abbiamo sostenuto una nuova associazione culturale della città di giovani appassionati di cinema che, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, sta portando avanti un’interessante rassegna di film molto seguiti dai giovani.
Un recente numero di “Vignola informa”, titolava un articolo di prima pagina: “Dare più potere ai cittadini”. Come si è avviata tale procedura?
Come assessora alla Democrazia e partecipazione, ho il compito di realizzare un programma di legislatura molto ambizioso. Siamo una coalizione di Liste civiche e sentiamo fortemente il bisogno di aprire il governo della città alla partecipazione dei cittadini, dopo anni di chiusura e di allontanamento dei centri decisionali dalla cittadinanza. Per ovviare a questo problema, fin dall’inizio della legislatura, abbiamo tenuto diversi consigli comunali aperti al pubblico e svolto diversi percorsi partecipati su moltissimi temi, uno dei quali è stato avviato il 1° marzo 2015 con la giornata della Democrazia, che ha coinvolto molti cittadini fino a giungere al “percorso partecipato” di stesura di modifiche allo Statuto Comunale con l’introduzione di diversi strumenti di democrazia diretta, partecipativa e deliberativa. Una volta concluso il percorso con l’approvazione del testo in Consiglio Comunale, potremo dire che Vignola si sarà dotata di uno Statuto all’avanguardia in Italia e a misura di cittadino.
Dal 14 al 16 settembre 2015, lei ha partecipato a Smart City Exhibition a Bologna, che ha proposto le tecnologie più avanzate per rendere le città più intelligenti o meglio performanti. Che insegnamento ne ha tratto?
Premesso che preferisco le innovazioni di processo a quelle di prodotto, ho seguito con molto interesse la Fiera Smart City, soprattutto perché il tema centrale ruotava intorno alla costruzione di una società aperta, intelligente ma soprattutto più democratica. Ho partecipato a diversi incontri in cui sono state presentate esperienze e soluzioni innovative. Tutti temi che riguardano in vario modo le mie deleghe e che possono essere declinati in maniera trasversale. Infatti il mio assessorato darà non solo il patrocinio ma anche un contributo economico all’organizzazione di un convegno che si terrà sabato 9 aprile 2016 nella Sala dei Contrari, Rocca di Vignola, dal titolo Come l’arte e la cultura trasformano la famiglia, l’impresa, la città a Vignola, che costituirà la base per l’avvio di alcuni progetti di Smart City intorno ai temi citati e non solo.
La cultura può fornire un contributo per la realizzazione di progetti che, avvalendosi anche dei fondi che l’Ue mette a disposizione delle Regioni, abbiano un’effettiva portata di trasformazione sulla città di Vignola?
In un momento di grande difficoltà economica e sociale, noi scommettiamo sulla cultura e sull’arte per la formazione dei cittadini e, pertanto, anche per il rilancio delle attività produttive. Avvieremo progetti e programmi in adiacenza ai temi delle Smart City per dare continuità al coinvolgimento di ciascun cittadino, di ciascuna impresa e di ciascuna istituzione. Questo perché la vera partecipazione in ciascun settore esige una ricerca continua e un fare innovativo in direzione della qualità e della riuscita di ciascuna intrapresa, che contribuisca non solo al vivere civile, ma anche a ciascun aspetto della crescita sociale.