IL BIOLOGICO: GARANZIA PER I CONSUMATORI E TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ
Nel 1985,
quando in alcune nazioni europee si potevano cogliere i primi segnali di
interesse dei consumatori nei confronti dei prodotti biologici, Progeo —
azienda cooperativa italiana leader del comparto zootecnico e agroalimentare —
intuì una prospettiva di sviluppo: propose a cinque aziende socie di convertire
le proprie coltivazioni a biologico. Oggi le aziende sono 559, con 40.400 ettari
coltivati secondo il regolamento comunitario e l’impegno in questa direzione continua.
Quali
sono i motivi, che fin dal 1984, hanno indotto Progeo a iniziare questa attività
di conversione di coltivazioni italiane al biologico e in che modo pensate di
riuscire a coinvolgere un maggior numero di aziende agricole?
Direi che,
in primo luogo, Progeo è un’azienda cooperativa la cui finalità è quella di
valorizzare le produzioni dei propri soci attraverso iniziative che
garantiscano loro la maggior redditività possibile. Nel 1984, abbiamo intuito
che il biologico poteva rappresentare la strada per ottenere questo risultato;
molti soci avevano già individuato nei mercati delle produzioni DOP (insaccati,
formaggi, frutta e vini) un’opportunità di vedere premiati economicamente i
loro prodotti. Invece, le aziende agricole nostre socie che coltivavano cereali
e colture estensive faticavano ad ottenere remunerazioni soddisfacenti. La
conversione a biologico dei loro raccolti si prospettava un’iniziativa convincente.
Così è stato: in questi trent’anni abbiamo convertito al biologico le aziende
agricole dei nostri soci nelle nostre zone storiche di azione, quali Modena,
Bologna, Parma e Reggio Emilia, in particolare quelle delle zone collinari che,
senza questa opportunità, forse non sarebbero sopravvissute.
Oggi
l’obiettivo è più ambizioso: non si tratta più soltanto di valorizzare i
prodotti delle aziende socie, ma anche di garantire il consumatore in termini
di sicurezza del prodotto. Vale a dire: massima trasparenza del ciclo
produttivo, dal campo alla tavola. È per questo che stiamo incrementando il
numero delle aziende coinvolte, lavorando su tutto il territorio nazionale:
questo ci permetterà di ridurre i costi logistici, oggi rilevanti, e di ridurre
al minimo il fabbisogno di importare queste materie prime da altri paesi,
tutelando così il consumatore con tutte le informazioni sull’origine dei
prodotti.
Il mercato
sembra premiare queste garanzie; i consumi del biologico, a fronte di una
tiepida ripresa generale del 2 per cento, registrano invece aumenti percentuali
a due cifre: in Italia, nei primi quattro mesi del 2015, l’aumento è stato del
15 per cento. In una situazione di crisi perdurante, i consumi in crescita sono
quelli di acquirenti sensibili ai temi della sicurezza alimentare, dell’origine
certa e, tema più recente ma di grande rilevanza, dell’impatto ambientale e della
tutela dei territori. Il biologico è sicuramente il modello produttivo più
coerente, rigorosamente made in Italy.
Questo
nostro progetto deve necessariamente coinvolgere tutti gli attori della filiera
produttiva: i produttori, le industrie di trasformazione del comparto
agro-alimentare e la rete distributiva. La collaborazione fra tutte queste
realtà potrà contribuire all’ottimizzazione dei costi produttivi e
distributivi, consentendo una più equa distribuzione del valore aggiunto su
tutti gli attori che fanno parte della filiera.
Ciascuna
produzione ha una sua storia. Tra i vostri obiettivi c’è quello di raccontare
questa storia ai consumatori, dando voce ai produttori.
Oggi, grazie
ai media, ai social e a Internet in generale, è più facile ridurre le distanze
fra chi produce e chi acquista. Il nostro intento è quello di parlare ai
consumatori dei nostri soci, del loro lavoro, della loro professionalità ma,
soprattutto, della loro passione, che è quella che li motiva ogni giorno. Il
patrimonio più importante della nostra cooperativa è la biodiversità dei nostri
soci.
I prodotti
alimentari sono sempre più oggetto di attenzione da parte dei media: origine,
sicurezza alimentare e qualità sono i temi ricorrenti che interessano le
persone che ogni giorno fanno la spesa. Quale ritenete che sia il vostro ruolo
per fornire le garanzie al consumatore?
Mi
riaggancio a quanto detto prima: il nostro ruolo, oggi, non è più soltanto
quello di incrementare il numero dei produttori bio, ma di promuovere tutte
quelle iniziative che possono confermare la sicurezza di questi alimenti. Ad esempio,
in campo zootecnico, la nostra attività comincia con l’assistenza tecnica
all’allevatore. Prima di fornire l’alimento zootecnico bio, i nostri tecnici
lavorano con l’allevatore per implementare le migliori condizioni in termini di
benessere animale, valutano i foraggi presenti e le strutture aziendali, fanno
attività di formazione specifica sulla conduzione biologica dell’allevamento e,
solo dopo aver verificato che tutte le condizioni siano conformi a una corretta
applicazione del regolamento comunitario, l’azienda può entrare in uno dei
nostri circuiti. Anche in ambito agricolo, i nostri tecnici seguono da vicino i
soci, a partire dall’analisi dei terreni, da una corretta rotazione colturale,
consigliando le pratiche agronomiche più adeguate e rigorosamente conformi al
regolamento comunitario; nei fatti, noi siamo i primi garanti dei controlli che
tutelano la qualità e la sicurezza verso il consumatore. Inoltre, le produzioni
dei nostri soci, rappresentano la materia prima utilizzata per formulare i
nostri mangimi biologici e per ottenere le nostre farine bio di grano tenero
che possiamo definire al cento per cento italiane, meglio ancora, al cento per
cento dei nostri soci, che conosciamo uno a uno.
Come
intendete interpretare il biologico in un prossimo futuro, dopo aver rivestito un
ruolo da pioniere nel settore?
Riteniamo
importante che un’impresa come la nostra sia sempre più collegata al mondo
scientifico, dagli istituti di ricerca alle università, con l’obiettivo di
avvalorare le qualità del prodotto bio con i risultati di ricerche di cui, in
molti casi, siamo anche promotori. Per esempio, stiamo lavorando con
l’Università di Bologna, per implementare un progetto di coltivazione, nelle
zone collinari e montane, di varietà di grani antichi, mirato a evidenziare le
proprietà nutrizionali di queste produzioni e la loro sostenibilità ambientale
ed economica. Questo progetto rappresenta una continuità con il nostro passato,
quando abbiamo lavorato per convertire a bio le zone più svantaggiate, per dar
loro nuove opportunità, evitando lo spopolamento e l’abbandono dei territori
che sono all’origine del dissesto idrogeologico che, sempre più frequentemente,
minaccia il nostro territorio. Abbiamo inoltre finanziato un progetto, del
quale siamo promotori, con l’Università di Milano per analizzare le carni
biologiche: si tratta della prima ricerca in campo nazionale finalizzata a
individuarne i valori di sicurezza alimentare e le caratteristiche nutrizionali.
Queste sono solo due delle ricerche che abbiamo attivato: saranno presentate
nel dettaglio nel corso di un evento che Progeo organizzerà a Expo, il 18
settembre prossimo, presso il Teatro della Terra, nel Parco della Biodiversità.
I risultati
di queste e altre iniziative realizzate con il mondo della ricerca saranno
sempre di più oggetto della nostra comunicazione verso il mercato ma, soprattutto,
spunti per maturare una riflessione interna sul ruolo della nostra impresa, che
deve integrare la dimensione commerciale con l’attenzione all’ambiente e alla
tutela della biodiversità, oltre che rappresentare un investimento in ricerca e
sviluppo per realizzare nuovi prodotti che incontrino le esigenze di un consumo
sempre più consapevole. Per fare un esempio, cito il nostro ultimo prodotto, la
linea Electa, una linea di farine di grano tenero di antiche varietà autoctone,
prodotto dai nostri soci, macinate a pietra, che sta incontrando il successo
dei consumatori grazie alla valorizzazione delle sue peculiarità, sia sul piano
nutrizionale che di gusto e profumi. Il canale commerciale che abbiamo scelto
per questi prodotti è il rapporto diretto con il cliente, come, per esempio,
gruppi di acquisto e vendite on line.
Il nostro impegno si concretizzerà nel comunicare,
con completezza e trasparenza, l’insieme dei valori di cui il biologico è
portatore, mettendo a disposizione dei soggetti che operano nel settore la
nostra trentennale esperienza.