GIOTTO CLASS PER LA SALUTE DELLE DONNE

Qualifiche dell'autore: 
presidente di IMS Srl, Sasso Marconi (BO)

Mentre i media celebrano il 2015 come l’anno della produzione alimentare italiana, con l’apertura dell’Expo dedicata al nutrimento, le donne del pianeta, soprattutto italiane e dell’Emilia Romagna, lo ricorderanno come quello che ha segnato una nuova era per la diagnosi precoce del cancro al seno. Ims presenta infatti, con un gesto importante, che annuncia in anteprima dalle pagine della “Città del secondo rinascimento”, il frutto della sua ricerca scientifica: Giotto Class…
Da cinquant’anni investiamo in ricerca, sperimentazione, sviluppo e produzione di apparecchiature esclusivamente dedicate all’individuazione delle lesioni del seno, e quindi alla salute delle donne. Anche per questo teniamo a festeggiare mezzo secolo della nostra storia con una novità assoluta per le donne di tutto il mondo. In questo mese infatti, con il contributo di Confindustria Emilia, offriremo in anteprima mondiale in dotazione Giotto Class per cinque anni all’Ospedale Bellaria “Carlo Alberto Pizzardi”, uno dei quattro ospedali pubblici del servizio sanitario locale di Bologna.
Giotto Class è il dispositivo che permette la visualizzazione delle microcalcificazioni attraverso porzioni specifiche dell’area mammografica con immagini 3D dai contorni più nitidi, grazie alla tecnica della tomosintesi.
Attualmente, è l’unica apparecchiatura al mondo che effettua la tomosintesi mammaria anche con la possibilità di inclinazione verso la paziente, nel caso in cui abbia difficoltà di deambulazione. Questa tecnica permette d’individuare nel seno lesioni o noduli molto piccoli perché il tubo emettitore di raggi rimane fisso sul seno durante ciascuna acquisizione di immagini.
Ma Giotto Class è anche un dispositivo che, con un semplice e veloce movimento dell’inclinazione, si trasforma in un’unità dedicata alla biopsia con la paziente in posizione prona, utilizzando all’occorrenza anche la tecnica della tomosintesi. In questo caso tutte le lesioni sono visualizzate in modo preciso con il massimo comfort per la paziente, che non rischia di essere turbata dalla vista dell’iniezione dell’ago durante la biopsia.
Come siete giunti a questo tipo di intervento?
Si tratta dell’unico dispositivo in commercio per tomosintesi mammaria che si trasforma in uno per la biopsia al seno con paziente anche in posizione prona in modalità tomosintesi, garantendo una diagnosi più efficace. Peraltro, avendo diverse funzioni, questa apparecchiatura consente anche un certo risparmio per le strutture sanitarie che la utilizzano. La ricerca scientifica ha sempre giocato un ruolo fondamentale per la nostra azienda, l’incoraggiamento e i suggerimenti forniti dai nostri utenti sono stati essenziali per il lancio di progetti innovativi come il dispositivo Giotto Class. Del resto, la forza delle piccole e medie imprese italiane dipende dalla capacità di ascoltare le questioni dell’utente come fa l’artigiano, che inventa e produce secondo la richiesta ciò che non c’era prima. In cinquant’anni di ricerca abbiamo incontrato, ascoltato, discusso, progettato, sperimentato e discusso ancora con i medici e gli utenti, fino a produrre le macchine più efficaci per la salute delle donne.
In Italia, i leader delle due associazioni più importanti nel settore hanno scommesso sulla nostra ricerca. Il presidente della Sezione Senologia della SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica), l’Associazione che raccoglie i radiologi senologi italiani, usa i nostri apparecchi e lo stesso vale anche per il presidente del GISMa (Gruppo Italiano per lo Screening Mammografico). La fiducia di chi investe nelle nostre macchine ci spinge a proseguire con più decisione. L’imprenditore italiano non ha equivalenti con quelli di altri paesi perché, oltre che di audacia, è ricco d’ingenuità, di quell’ingenuità originaria che non si fa limitare dai vincoli imposti. Questa particolarità comporta la solitudine, che diventa poi la condizione per l’invenzione e la riuscita.
In questi cinquant’anni, in quali termini avete investito nella ricerca scientifica per produrre macchine tecnologicamente all’avanguardia?
Ci siamo avvalsi di giovani ricercatori, fisici e informatici e oggi le nostre macchine si avvantaggiano di elementi d’ingegneria meccanica, elettronica e informatica. Ecco perché è per noi essenziale l’apporto di fisici, che esplorano la possibilità di realizzare idee innovative. La fisica s’impara a scuola e poi all’università, ma la fisica applicata alla radiologia, e ancora di più alla senologia, s’impara sperimentando in azienda. Il seno femminile è un organo molto complesso. Si tratta di una massa ghiandolare e adiposa dietro a cui si trova il muscolo pettorale. Se non si prepara una macchina in grado di vedere anche il più piccolo nodulo o la più piccola lesione, in breve tempo le dimensioni possono aumentare. Il nostro impegno è di essere sempre all’avanguardia e non aspettare che le multinazionali ci insegnino cosa bisogna fare.