ECCELLENZE E NOVITÀ NELL’ORTOPEDIA E NELLA TRAUMATOLOGIA
La Casa
di Cura “Madonna della Salute”, di Porto Viro, è un ospedale privato
convenzionato. Inaugurato nell’estate del 1955, è stato modificato a più
riprese, diventando la struttura di riferimento del Basso Polesine. Negli anni
sessanta ha incrementato notevolmente la sua attività soprattutto in ambito
traumatologico, per la vicinanza della Strada Statale Romea. Attualmente l’Ospedale
ha il Pronto Soccorso, le Aree di degenza Medica e Chirurgica, il reparto di
Ortopedia, le Sale Operatorie, il Servizio di Radiologia con Risonanza
Magnetica e TAC, e la Terapia Intensiva, oltre ad altre attività ambulatoriali
specialistiche. Il reparto di Ortopedia svolge un’attività di eccellenza ed è
diventato un punto di riferimento importante per il Veneto e l’Emilia Romagna,
soprattutto per la zona ferrarese.
Lei
dirige il reparto di Ortopedia e Traumatologia dal gennaio 2001. Quali sono le
cure e gli interventi svolti nel vostro reparto?
Le
attività più importanti, che potremmo chiamare di “eccellenza”, eseguite nel
nostro reparto, riguardano in particolare le articolazioni del ginocchio, anca
e spalla, sia dal punto di vista artroscopico che protesico con tempi di attesa
di circa 30-60 giorni, ben più rapidi rispetto ad altre realtà ospedaliere.
Infatti
vengono eseguiti ogni anno circa 200 interventi di protesi di anca e
altrettanti di protesi di ginocchio (totali e monocompartimentali) oltre a
circa 15 interventi di protesi di spalla. Sono numeri molto importanti per la
nostra zona, ma anche di rilievo assoluto in ambito regionale.
Ben
più numerosi sono gli interventi di chirurgia artroscopia del ginocchio, con
particolare riferimento ai trattamenti delle lesioni meniscali, cartilaginee e
legamentose. A quest’ultimo proposito le ricostruzioni legamentose (specie dei
legamenti crociati) vengono eseguite con tendine biologico del paziente, ma
anche con legamento artificiale LARS (Ligament Advanced Reinforcement System), particolarmente
indicato nei casi di revisione (ri-rottura del crociato) o nei pazienti over 40
o in chi necessita di recupero funzionale particolarmente veloce (sportivi o
lavori intensi). Con tale metodica (sempre artroscopia), l’uso delle stampelle
è limitato a 2 settimane con carico e movimenti del ginocchio immediati,
permettendo il ritorno ad attività sportive di contatto (calcio, sci, tennis,
pallavolo, etc.) già dopo quattro mesi dall’intervento chirurgico.
L’artroscopia
di spalla è una realtà ormai consolidata nel nostro reparto e permette di
risolvere le lesioni della cuffia dei rotatori e le lussazioni abituali di
spalla senza aprire l’articolazione e senza cicatrici inestetiche e con un
recupero più rapido e meno doloroso rispetto alle tecniche tradizionali a
“cielo aperto”.
Ma
la nostra attività non si ferma a questo: trattiamo l’ernia del disco con
tecniche percutanee, utilizzando l’ossigeno-ozono o il Laser intradiscale in
anestesia locale e in Day Hospital, limitando l’intervento tradizionale solo ai
casi più gravi con deficit importanti del nervo sciatico.
Inoltre
trattiamo l’alluce valgo con un’innovativa tecnica chirurgica percutanea senza
mezzi di sintesi e senza cicatrice chirurgica (solo piccole cicatrici cutanee
di pochi millimetri), consentendo il carico immediato e la deambulazione senza
l’utilizzo di stampelle, sempre in regime di Day Hospital.
Una
novità nel nostro reparto è anche il trattamento chirurgico delle forme
iniziali di artrosi nel comparto interno del ginocchio, le più numerose e nelle
quali l’indicazione all’intervento di protesi sarebbe troppo prematuro, con la
tecnica Kinespring.
Di che
cosa si tratta?
È
un intervento chirurgico che di norma viene eseguito in anestesia subaracnoidea
(spinale). È un dispositivo concepito per il trattamento del dolore da artrosi
del ginocchio mediante assorbimento del sovraccarico da cui viene gravata l’articolazione
colpita. Si tratta di una “molla” impiantata nella sottocute e sul lato interno
del ginocchio che permette di ridurre di circa 13 chilogrammi il carico sul
ginocchio stesso, consentendo un rapido recupero con uso di stampelle per pochi
giorni.
Come sono programmati gli interventi con il rischio
operatorio medio-alto?
La presenza della
Terapia Intensiva ci garantisce un miglior percorso post operatorio, pertanto
tali interventi si programmano in base alla disponibilità del posto letto in
Unità di Terapia Intensiva.
Invece
come procedete con la riabilitazione post-operatoria?
Il
nostro reparto collabora con il reparto di Riabilitazione, dove i pazienti
operati di protesi di anca e di ginocchio vengono trasferiti dopo pochissimi
giorni dall’intervento per svolgere un programma riabilitativo e di recupero
funzionale in tempi veloci. Già dopo quattro settimane dall’intervento i
pazienti possono deambulare senza appoggi e andare in bicicletta o addirittura
guidare l’auto.
Per quanto riguarda gli interventi di traumatologia?
In
Traumatologia, specie nell’anziano con frattura di femore, interveniamo nelle
prime 24-48 ore dal ricovero, in modo da garantire un veloce recupero
post-operatorio, evitando l’allettamento, che è particolarmente dannoso per gli
anziani, e proponendo un percorso riabilitativo sempre in regime di ricovero.