LA QUINTA "C" PER I DIAMANTI
Nata nella Via degli Orefici di Bologna, il 16 maggio del 1893, la Gioielleria Ferdinando Veronesi e Figli conta oltre centoventi anni di storia dell’arte orafa e gioielliera. Sembra quasi si scorgano tutti dalla porta dell’ingresso principale della sede attuale, mentre si spalanca sulla celebre Piazza Maggiore, con dirimpettaia la Torre dell’Orologio attigua al Palazzo d’Accursio. Sul portale del Palazzo pare che la statua di papa Gregorio XIII dia il suo benevolo assenso alla seduzione che promana ciascun prezioso oggetto contenuto in questa antichissima bottega bolognese, gestita ancora oggi dalla famiglia che l’ha fondata e giunta alla quarta generazione. Nel nuovo millennio, c’è ancora la tendenza a suggellare i momenti memorabili della vita con un gioiello?
È uso ancora oggi affidare la memoria di eventi importanti alla gioielleria classica, che entra così a far parte del corredo di preziosi, della donna in particolare. Senza dubbio il gioiello per eccellenza è ancora quello con diamanti. Il diamante ha la presunzione di essere eterno, è il minerale più duro che esista, tanto che non può essere scalfito da altri minerali. Il diamante si valuta attraverso le cosiddette quattro C. Una è il taglio, Cut, a cui seguono il peso, Carat, la purezza, Clarity, e il colore, Colour. Con il termine diamante si identifica il minerale, mentre brillante è il nome del taglio che dà più valore alla pietra, per il numero di sfaccettature con le quali restituisce la luce all’osservatore. Esistono anche altre forme di taglio, ma quella più classica è a brillante. In generale, sono contemplati quattro giudizi, che valgono per i diversi tagli: Unusual, Good, Very Good e Excellent. Il taglio Good, per esempio, non è così speciale come il termine potrebbe lasciare intendere. Per avere un taglio veramente eccezionale occorre che sia Excellent.
Tra tutte le caratteristiche del diamante, il taglio è quella più difficile da valutare, ma è anche quella che ne indica il valore. Se una pietra brilla lo si vede anche a occhio nudo. Il brillante più costoso ha la tripla Excellent, che certifica la perfezione assoluta del taglio in simmetria, proporzioni e finitura. Quando si ha dinanzi una pietra perfettamente tagliata, attraverso un apposito visore che mettiamo a disposizione del cliente, all’interno del brillante si possono vedere otto frecce, posizionando la pietra con il lato tavola verso l’alto, e otto cuori, ponendola invece con l’apice verso l’alto. È proprio dall’effetto ottico dei cuori e delle frecce che questi brillanti prendono il nome “Hearts and Harrows”.
La seconda C riguarda invece la caratura ovvero il peso della pietra, che si esprime in carati. Un carato equivale a 0,20 grammi ed è quindi un quinto del grammo. La centesima parte del carato è il punto. Una pietra da 0,70 ct sarà quindi di 70 punti. La terza C attiene alla purezza. La purezza assoluta appartiene a pietre molto rare. Infine, la quarta C, che sta per Colour, classifica il colore attraverso una scala alfabetica che comincia con la lettera D. Tanto più bianca è la pietra, tanto maggiore è il suo valore.
Ma è importante che ci sia anche la quinta C…
La quinta C indica la competenza, che non può che offrire il gioielliere di fiducia, tanto essenziale che la nostra famiglia ha predisposto un laboratorio interno con una gemmologa che segue e consiglia la clientela. Non a caso abbiamo redatto un libretto sulla certificazione dei diamanti, che offriamo a chi si appresta a fare un regalo importante.
I diamanti sono ancora i migliori amici delle donne, ma non solo...
In effetti ci viene richiesta anche gioielleria per uomini, come il bracciale con diamanti neri, per esempio, ma non c’è dubbio che le donne siano ancora le destinatarie più numerose, soprattutto di brillanti. Inoltre, negli ultimi anni la tendenza è sempre più quella dei “Baby Diamond”, i brillanti che si regalano ai neonati. La confezione classica riporta 18 piccoli fori, che verranno riempiti ogni anno con un brillante, fino al compimento della maggiore età. Quando il destinatario di questi doni avrà compiuto i 18 anni, possiederà già una piccola collezione di brillanti da utilizzare per fare una fedina, orecchini o altri preziosi monili. È anche una bella idea regalo per chi ha raggiunto la maggiore età, ma non vuole smettere di sognare.