PER UNA RISTRUTTURAZIONE SENZA PENSIERI

Qualifiche dell'autore: 
amministratore delegato di Senza Pensieri S.r.l., Bologna

Da alcuni anni Senza Pensieri, l’impresa nata per offrire una gestione globale della ristrutturazione, ha avviato una nuova politica negli interventi edili…

Sin dal 1996, quando ho incominciato a operare nel settore edile, mi sono appassionata ai diversi aspetti che ciascun intervento comportava, dall’organizzazione del cantiere al magazzino, alle squadre di lavoro, e questo mi ha consentito di ottenere in breve tempo la Certificazione di Qualità Iso 9001. Lungo questo percorso ho inventato perfino un software gestionale specifico per il magazzino e le commesse del cantiere, elaborando direttamente l’aspetto grafico del mio progetto imprenditoriale e della comunicazione. È nato così il logo “Senza Pensieri”, piuttosto insolito per il settore. Inizialmente, mi sono affidata a consulenti per ottenere questi risultati, ma hanno deluso le mie aspettative, perché si limitavano agli standard più diffusi. Oggi, ho abbandonato quella sorta di devozione che avevo nei riguardi dei professionisti, perché la strada non è mai già tracciata e richiede di mettere in gioco l’esperienza maturata. Anche per questo, mi sono occupata direttamente della sicurezza nei cantieri e della formazione dei miei collaboratori, quando ancora non era obbligatoria. Nonostante avessi una formazione universitaria in altri ambiti, ho incominciato a occuparmi anche della contabilità, senza delegare ad altri, come accade solitamente, perché solo leggendo i dati si sviluppano le idee e si precisa la direzione per il proprio progetto imprenditoriale.

La cura di ciascun dettaglio è la carta vincente anche nel settore edile…

All’inizio dell’attività abbiamo lavorato per il Comune di Bologna, facendo manutenzioni e poi pian piano ci siamo rivolti anche ai privati. In questo caso la cura del dettaglio è ancora più importante perché non subentri la routine. Chi dirige un’azienda è tenuto ad avere competenze nei diversi aspetti che vanno da quelli giuridici a quelli fiscali e economici. Inoltre, un lavoro riesce se nell’impresa c’è lo spirito di squadra, per questa ragione parlo costantemente con ciascuno dei miei operai, scontrandomi talvolta con formazioni differenti dalla mia. Sono convinta che il collaboratore sia il primo cliente dell’azienda ed è importante che abbia uno sguardo entusiasta come il mio. In questo ambito s’integrano diverse tipologie di artigiani e fornitori, per questo è anche diventato un mercato in cui si fa largo uso dei contratti di subappalto, che negli ultimi anni sono aumentati oltre ogni limite, spesso con il risultato di sottopagare la manodopera e acquistare materiali scadenti, che creano sempre più disagi al cliente finale.

Senza pensieri ha previsto un’unica figura di riferimento per coordinare i diversi professionisti e artigiani selezionati per le opere da eseguire, dalla consulenza fiscale alla progettazione, dalla pianificazione degli interventi all’esecuzione delle opere, fino alla gestione del programma delle manutenzioni da fare nel tempo. È essenziale coordinare le diverse lavorazioni tra loro, anche quando è il cliente a indicare aziende o artigiani di sua fiducia. Il rendimento di ciascun collaboratore, infatti, dipende dall’ambiente in cui lavora, che incide sull’intervento. Questo è uno dei motivi per cui ho deciso di fare da referente globale nella ristrutturazione.

Come opera la sua azienda?

Innanzitutto sottoscriviamo la garanzia d’intervenire “senza pensieri” per il cliente, dal preventivo alla consegna, nel rispetto dei tempi di esecuzione. Facciamo ristrutturazioni di diversa portata, sia per ville e palazzi privati sia per appartamenti, per interni e esterni. Incomincio il mio intervento inserendo nel contratto una penale giornaliera con precise scadenze per la mia azienda, anche quando il cliente non la chiede, perché m’incentiva a proseguire. Sono abituata ad assumermi la responsabilità di quello che faccio, altrimenti non farei l’imprenditore ma il consumatore.

Qual è il futuro delle ristrutturazioni?

Io penso che la clientela medio alta possa intendere la qualità e i costi del nostro intervento. Posso constatare che oggi, forse più che in passato, è premiato chi ha la capacità di mantenere coerenza e questo vale per un’azienda come la nostra in cui il referente è lo stesso per tanti anni. Così s’instaura un rapporto di fiducia, non certo con il marketing “mordi e fuggi”. Sempre più tornerà all’attenzione dell’utente il valore della fiducia verso un certo tipo di azienda e la domanda di qualità nei rapporti interpersonali. In futuro sarà premiato chi scommette sulla parola che dà, seguendo in prima persona ciascun intervento.