I COMPUTER, I RALLY E I SERVIZI ALLE IMPRESE
A proposito del tema di questo numero, La macchina e la tecnica, il Centro servizi Gualtieri Isabella Srl non sarebbe nato senza quelle macchine che hanno rivoluzionato la nostra vita negli ultimi quarant’anni, i computer, e ha inventato le tecniche per mettere a frutto le loro virtù…
Il computer ci ha permesso non solo di fare le cose in tempi molto ridotti rispetto al passato, ma il suo uso ci ha suggerito di fare cose che non avremmo mai pensato di fare senza di esso. Per esempio, non sarebbero mai nati i social network, che ormai fanno parte della nostra vita quotidiana e sono strumenti di lavoro, oltre che di svago, e tutta la realtà virtuale che alimenta il cinema – sarebbe stato impossibile concepire film come Matrix o Avatar senza il computer –, ma anche la comunicazione, compresa quella di cui si avvalgono l’insegnamento e la formazione in aula e a distanza.
Il computer è una macchina meravigliosa e, contrariamente a quanto pensa qualcuno, non fa errori. Tutt’al più può guastarsi, ma se dà informazioni errate è perché qualcuno le ha inserite così. Per questo raccomando sempre alle mie collaboratrici la massima attenzione per ottenere quella precisione in più nelle operazioni che il computer garantisce rispetto alla mente umana. E i nostri clienti se ne accorgono, se molti continuano a rivolgersi a noi dal 1977, spesso implementando le richieste di servizi, oltre alla registrazione dati. In questi anni, per esempio, siamo stati interpellati da un ente pubblico per calcolare il tempo orario di alcune loro attività: i tempi che le nostre collaboratrici impiegavano a inserire i loro dati al computer erano poi presi come limite minimo al di sotto del quale non si poteva andare.
A proposito di tabella, lei ha anche la passione per un altro tipo di macchine: le automobili…
Sì, nel 2003 ho conseguito il diploma di navigatore alla C.S.A.I. di Roma, con insegnanti bravissimi come Fabrizia Pons e Maurizio Perissinot. In seguito mi è stata offerta l’opportunità di correre con il pilota valdostano Elwis Chentre, che ha vinto diversi campionati italiani e con il quale ho vinto diverse gare, oltre ad aver contribuito nel T.R.A. (Trofeo Rally Asfalto) Super 1600 del 2005. Premesso che faccio il navigatore per hobby, sento una grande responsabilità, soprattutto subentro in Trofei o Campionati in cui Elwis ha già disputato gare precedenti con altri navigatori e le ha vinte: a quel punto, essendo lui già primo in classifica, non mi è permesso sbagliare niente, devo solo riuscire a mantenere il sangue freddo e la mente vigile per non commettere nessun tipo di errore che potrebbe compromettere il risultato della gara, non è così semplice, ma il mio impegno è massimo in questa direzione.
Comunque, con Elwis mi trovo molto bene sia per la sua semplicità che per la sua umanità e perché siamo concordi nell’affermare che il rally è solo uno sport e come tale non deve prevalere sul rispetto della vita, ma solo farci divertire. Purtroppo, negli ultimi tempi, è venuta meno la solidarietà fra piloti e può capitare che si faccia finta di non aver visto il concorrente che è andato giù per una scarpata, perché fermarsi a dare soccorso significherebbe perdere tempo prezioso verso il traguardo, dimenticando che alla fine si vince una “latta”, non la gara della vita.
I prossimi impegni in calendario?
Dopo aver girato tutta l’Italia, finalmente giocherò in casa, con il 35° Rally Città di Modena, che si disputerà il 28 e 29 giugno prossimi, con partenza da Sassuolo, e toccherà vari comuni dell’Appennino.
Allora, vedremo all’opera la signora delle corse…
La signora precisa che le corse sono solo un hobby, tant’è che ho spesso rinunciato a gare che si tenevano in concomitanza con importanti scadenze per il lavoro del nostro Centro: le cose si fanno secondo l’occorrenza e con giudizio.