GRANDI IDEE PER IL COMMERCIO
Oltre a gestire tre negozi di abbigliamento e uno di sartoria maschile, lei è presidente dell’associazione Vignola Grandi Idee, che dal 2000 promuove la combinazione fra il commercio e la valorizzazione del territorio. Quali sono le principali iniziative?
La crisi del commercio oggi è sotto gli occhi di tutti: una vetrina che si chiude è una luce che si spegne nel cuore di una città. Nel 2000, abbiamo fondato l’Associazione (che oggi conta più di cento operatori del settore) per rilanciare la funzione del commercio come parte integrante del tessuto di una città. Fin da subito, abbiamo chiesto sforzo enorme da parte non solo dei commercianti (che nella nostra associazione sono più di cento), ma anche dell’amministrazione comunale e di altri attori dell’economia.
E il tempo ci ha dato ragione: questa condivisione è servita a fare arrivare primi i vari progetti che abbiamo presentato in Regione e in Provincia e a ottenere risultati importanti, anche se c’è ancora molto da lavorare. A parte la Festa della fioritura, tutte le altre iniziative note, non solo a livello provinciale, sono organizzate da noi: ricordo una delle più seguite, Bambinopoli, che offre un weekend interamente gratuito nella città di Vignola alle famiglie e ai loro bambini. L’aumento costante del numero di accessi di anno in anno è la prova che le opportunità messe a disposizione sono talmente tante (laboratori, giochi, attività proposte dalle associazioni di volontariato e tanto divertimento) che le famiglie tornano anche per fare quello che non sono riuscite a fare il primo anno. Questa, come tutte le nostre iniziative, non è solo di marketing commerciale, ma anche di marketing territoriale, perché richiama 10.000 persone anche da fuori regione.
Ho sempre sostenuto che il commercio deve dare prima di prendere e che, se andiamo in una città in cui stiamo bene perché è ordinata, pulita, ben illuminata, entriamo nei negozi e siamo serviti bene, allora non c’è la concorrenza con i centri commerciali o gli outlet, che hanno praticamente ricostruito le piazze di una volta.
Però è vero che in tanti anni molte città non sono riuscite a creare un indotto in grado di sostenere i commercianti con servizi indispensabili a loro e alle loro famiglie. Per questo, pur sapendo che Vignola Grandi Idee non è la panacea di tutti i mali, quantomeno ha evitato che il tessuto urbano subisse un deterioramento come quello di tante altre città, che poi sono costrette a dare grandi incentivi per riaprire le attività, con la complicazione che, purtroppo, una volta chiuso il negozio, difficilmente il commerciante ritrova nuovi stimoli.