LA VOSTRA CASA: LA CASA DELL’OSPITE

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presidente di Costruzioni Dallacasa Spa, membro del Consiglio di Presidenza Ance Bologna-Collegio Costruttori Edili

Da sempre attenta a cogliere nella trasformazione opportunità per l’invenzione, lei ha inteso che salute e bellezza possono incontrarsi anche nel settore edile. In che modo?

Sono convinta che l’edilizia oggi sia a una svolta epocale, in cui, come nel rinascimento, occorre mettere l’uomo al centro dei nostri progetti e, nel nostro caso in particolare, al centro della casa. Se consideriamo il corpo come un involucro, la casa è il nostro corpo più grande e, se è in salute e curata in ciascun dettaglio, anche il corpo vero e proprio è in salute. A questo proposito, poco prima delle festività, abbiamo organizzato un evento per rilanciare il comfort abitativo connesso al benessere interiore. È un modo nuovo di concepire la progettazione dell’abitazione, che pone al centro dell’attenzione il benessere interiore della persona che andrà a viverci. Nell’ambito di un progetto abitativo, per esempio, è importantissimo che il salotto, la zona living sia irradiata il più possibile dalla luce del sole, consentendo nel contempo di ammirare il panorama esterno. È una scelta progettuale che non riguarda semplicemente dove collocare il salotto, ma tiene conto di un altro benessere che esige ambienti ariosi e illuminati secondo una precisa regia della luce e della tinteggiatura delle pareti delle sale. Spesso si dimentica che l’aspetto emozionale che la casa può suscitare è superiore al suo valore patrimoniale, per questo, nella valutazione dell’acquisto futuro della casa non bastano più criteri utilitaristici o di pura razionalità.

Lungo questa filosofia e considerando il nostro target elevato, abbiamo progettato e costruito una villa a Quarto Inferiore, a pochi chilometri da Bologna, completa di arredi, lampadari e tende, e l’abbiamo predisposta ad accogliere il suo acquirente come se vi avesse abitato da sempre. Abbiamo perfino studiato un’elegante architettura della luce nelle sale. Anche alcuni ambienti, come la cucina e parte del living, sono stati costruiti su misura da sapienti artigiani del legno. Alla conclusione del progetto, il taglio del nastro, per dir così, è avvenuto con l’apertura della villa, che per una sera è stata teatro di un piccolo ricevimento per una cinquantina di invitati interessati all’acquisto. Gli ospiti, sin da quando sono entrati, hanno avuto l’impressione di essere a casa di amici, tanto più che avevamo organizzato per ciascun ambiente un piccolo evento a tema. In cucina, per esempio, avevamo una cake designer che spiegava come si decorano i dolci; nella zona living c’era un sommelier per la degustazione dei vini; al piano superiore, nelle camere da letto, abbiamo realizzato una mostra di opere d’arte con un’apposita scenografia che creava un effetto ovattato. All’ultimo piano, un sottotetto in legno, approfittando dell’atmosfera natalizia, abbiamo simulato la casa di Babbo Natale con i regali, facendo così anche la gioia dei bambini. Il ricevimento è iniziato alle 19.00, la cake designer ha terminato la torta che abbiamo gustato tutti insieme e a mezzanotte i nostri ospiti s’intrattenevano ancora nelle sale o chiacchieravano comodamente in salotto. La serata è riuscita e gli invitati hanno valutato anche emotivamente il loro progetto di acquisto.

Questo nuovo approccio nell’edilizia è essenziale anche per tornare a intendere la casa come luogo di ospitalità, predisposto per accogliere non solo se stessi ma anche gli amici. Occorre considerare che in Italia veniamo da un periodo in cui la maggior parte delle persone ha condotto uno stile di vita propenso al consumismo sempre più spinto, sostenuto dalla politica del credito al consumo. In questo contesto, anche il tempo libero è stato programmato preferibilmente fuori casa, frequentando ristoranti e luoghi di vacanza esotici per rilassarsi e spesso ricorrendo anche ai prestiti per questo tipo di scelte. Con la crisi, anche le banche hanno ridotto il credito al consumo e i media televisivi sempre più hanno incominciato a evocare scenografie che ricordano ambienti abitativi. È in atto la tendenza a vivere la casa pienamente, ed è riduttivo pensare che sia semplicemente la conseguenza della crisi dell’edilizia, anzi, è indice di un modo nuovo di intendere le cose. In effetti, dal mio osservatorio, posso constatare che non c’è una crisi della domanda e, a differenza di altri paesi, tra i quali la Spagna, da noi l’offerta è addirittura inferiore alla domanda. In un futuro non tanto lontano ci saranno persone poco abbienti che potranno acquistare gli immobili esistenti a basso prezzo e altre che, viceversa, potranno acquistare case di nuova costruzione, complete di tutti gli accorgimenti del moderno comfort abitativo.

Resta il dato che gli italiani continuano a considerare l’acquisto della casa un buon investimento, e a giusta ragione.