LA RIVOLUZIONE DELLA TOMOGRAFIA INDUSTRIALE
Finalmente
anche in Italia oggi le aziende di tutti i settori, grazie a TEC Eurolab,
possono ottenere la tomografia dei loro prodotti e materiali, proprio come
avviene con la TAC nella diagnostica medica già dal 1972. Il 21 novembre 2013,
al Museo Casa Natale Enzo Ferrari di Modena, si è tenuto il Road Show di
presentazione di questa nuova tecnologia con cui siete riusciti ancora una
volta a essere pionieri, offrendo ai vostri clienti di settori importanti, come
l’aerospaziale, il biomedicale e l’automotive, servizi impensabili anche solo
qualche anno fa. Con quali vantaggi?
Con
la tomografia industriale è possibile esplorare l’interno degli oggetti,
viaggiare passo a passo nei loro strati, sezione per sezione, indagarne i
meccanismi come fossero dettagli di un paesaggio. E questo senza aprire,
danneggiare o modificare in alcun modo l’oggetto ispezionato, operazioni che
causerebbero la perdita di informazioni indispensabili. La tecnica tomografica
è quindi assolutamente non distruttiva, cosa che ne permette l’applicazione
anche al controllo di produzione 100 per cento dei componenti critici. In
settori come l’aerospaziale, per esempio, analizzare un componente di un
satellite può evitare una catastrofe, come quella che potrebbe essere prodotta
da una minuscola delaminazione nella fibra di carbonio con cui è costruito, una
volta che viene lanciato nello spazio. Ma sono veramente tanti i particolari
critici di oggetti che potrebbero mettere a rischio la vita delle persone –
come piloti di Formula 1 o pazienti sottoposti a dialisi – e che possono invece
essere analizzati con la tomografia, attraverso un preventivo controllo non
distruttivo, ed evitare il peggio.
La
tomografia può essere quindi un anello insostituibile nella catena di controllo
per aumentare la qualità dei prodotti made in Italy?
Certamente,
non solo in fase di controllo qualità, ma anche in fase di progettazione.
Consideriamo che oggi le aziende devono spostare sempre più in alto il livello
delle loro sfide tecnologiche, alla ricerca di nuovi prodotti e nuovi mercati.
Con l’introduzione della tomografia industriale, TEC Eurolab è al loro fianco,
mettendole in condizione di verificare attentamente i loro particolari,
assistendole nello sviluppo e aiutandole nella prototipazione. Le informazioni
ottenute da una scansione tomografica sono materiale inestimabile per i
progettisti e consentono di ridurre drasticamente i tempi e i costi di ricerca
e sviluppo.
Possiamo
dire che la tomografia darà un contributo importante alla crescita delle nostre
aziende, ma comporta anche un forte abbattimento dei costi di produzione?
La
riduzione degli scarti e l’ottimizzazione del controllo sono al massimo livello
finora raggiunto. Sempre più industrie in tutto il pianeta stanno installando
sistemi tomografici direttamente in linea di produzione e ciò consente di
ridurre drasticamente l’immissione sul mercato di prodotti difettosi, il cui
costo economico e d’immagine è spesso inestimabile. Basti pensare che la
tomografia, con un solo passaggio, consente di rilevare tutte le difettosità e
di verificare le geometrie interne anche nei componenti più complessi,
dimensioni altrimenti invisibili e fuori controllo. Grazie alle capacità
d’ispezione della tomografia industriale, le aziende possono addirittura
rivoluzionare le loro tecniche produttive sfruttando al meglio le opportunità
del metal to plastic replacement e della costruzione additiva, con enormi
vantaggi competitivi.
Può
citare qualche caso recente da voi analizzato con successo?
Un
caso emblematico ha riguardato la scansione di una valvola freno per camion. In
esercizio, la valvola perdeva olio, compromettendo la capacità frenante, ma,
una volta disassemblata, presentava tutti i singoli componenti a norma. Essendo
compromessa la sicurezza stradale, i progettisti erano sottoposti a una
grandissima pressione dalla casa costruttrice, ma non avevano alcuna
informazione per intervenire. La scansione tomografica della valvola assemblata
ha permesso di evidenziare l’errata deformazione in esercizio della guarnizione
principale, individuando quindi la causa dell’anomalia in tempi molto più
rapidi e con risultati molto più significativi rispetto alle tradizionali
tecniche di indagine.
Riporto
anche il caso di un sensore plastico rinforzato in fibra di vetro. Poiché tale
componente, di nuova progettazione, non raggiungeva le caratteristiche di
qualità richieste, occorreva indagare e correggere le sue criticità. La
tomografia ha permesso di rilevare l’effettiva distribuzione delle fibre di
vetro all’interno della plastica, evidenziando le zone più indebolite su cui
intervenire. Analizzando l’orientamento delle fibre, indicativo delle reali
dinamiche produttive, è stato poi possibile validare e correggere le
simulazioni virtuali effettuate in fase di progettazione. Allo stesso tempo, la
scansione ha permesso il completo controllo difettologico del componente,
consentendo la riprogettazione ottimale dello stampo.