ANCHE L’ARTE È ASCOLTO
L’associazione Arte per le Marche è nata con l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle Marche attraverso i suoi numerosi linguaggi espressivi e artistici, utilizzando fin dall’inizio l’arte anche con finalità sociale.
La mission dell’associazione, con il tempo, si è arricchita e ampliata, sia attraverso la collaborazione con il C.A.D., l’importante centro di ascolto del disagio sociale ora con sede anche a Macerata, sia promuovendo l’arte e la cultura in senso lato e artisti provenienti anche da altri territori, tra cui la Bosnia. Tra i convegni da noi organizzati, ricordo Umanesimo: l’ideale è arte, incentrato sull’esposizione di un artista di rilievo come Giuseppe Gentili, esponente dell’antica “officina” del ferro e del fuoco marchigiana. Il convegno è stato l’occasione per sottolineare il grande contributo delle Marche all’umanesimo rinascimentale, anche attraverso figure di eccellenza come Caterina Cybo da Varano, duchessa di Camerino e nipote di Lorenzo il Magnifico, proveniente da Firenze, che si occupò instancabilmente della promozione dell’arte e della cultura, pur tra vicende storiche ardue. Mai come oggi, l’ideale è arte, soprattutto come esigenza di spaziare oltre l’ovvio, senza mai tralasciare valori universali quali il rispetto, la fiducia nell’altro e il lavoro.
Arte per le Marche promuove l’arte e la cultura in modo trasversale, attraverso vari settori: dalle arti visive, alla poesia, alla prosa, al teatro, ai concerti sinfonici, sino a variegate forme di performance in progress. Inoltre, promuove gli artisti come attori principali di un testo unico, dove l’arte incontra finalità sociali, ma con attenzione anche a ricerche particolarmente importanti come quella della psicanalisi: un esempio è questa presentazione del libro di Sergio Dalla Val, In direzione della cifra. La scienza della parola, l’impresa, la clinica, che sono lietissima di ospitare. Un libro che ho trovato molto interessante, anche per i suoi differenti piani di lettura, testimonianza di una mission forte, da leggere più volte e con elementi per me d’importanza capitale. Primo fra tutti, quello relativo all’arte, a cui Sergio Dalla Val dedica un intero capitolo e, in modo speciale, quello relativo all’ascolto, che compare in filigrana lungo tutto il libro. Anche l’arte è ascolto, e oggi la rivalutazione dell’ascolto è essenziale anche per la valorizzazione della vita. Ritengo che ascoltare, leggere, non tralasciare la memoria, affinare i sensi, anche attraverso le varie forme di comunicazione, porti senza alcun dubbio a una più alta qualità e intendimento della stessa vita.
***L'articolo di Antonella Ventura è tratto dagli interventi al dibattito La scienza della parola, la psicanalisi, l’arte: come riuscire vivendo, (16 maggio 2013, biblioteca Mozzi Borgetti, Macerata), organizzato in occasione della presentazione del libro di Sergio Dalla Val In direzione della cifra. La scienza della parola, l’impresa, la clinica (Spirali).