LA FUNZIONE SOCIALE DELL’ASSICURAZIONE
Attiva nel settore assicurativo da oltre venticinque anni, per la precisione dal 5 settembre 1987, lei ha attraversato le differenti trasformazioni a cui è sempre stata esposta la tutela assicurativa e recentemente ha anche cambiato la sede storica dell’agenzia bolognese. Quanto è cambiato il modo di gestire l’impresa assicurativa, oggi?
La nuova sede dell’agenzia, sita in via Amendola 8, è stata scelta con il criterio di essere strategica sia per i clienti residenti nel centro storico di Bologna sia per quelli che provengono da altre zone della città. L’ampio ufficio, che si sviluppa in 160 metri quadrati, ospita un nutrito staff di collaboratori fra i quali ho scelto di accoglierne alcuni molto giovani, che hanno il pregio di mettersi in discussione, e una giovane mamma, già formata nel settore. L’agenzia di Bologna che dirigo si compone, comunque, di altri punti vendita, uno a Medicina e una a Funo di Argelato.
Il settore è molto cambiato in questi ultimi anni sia perché le moderne compagnie assicurative assolvono a una nuova funzione sociale causata dalla crisi delle risorse economiche dello stato sia perché possono dare informazioni e un’efficace consulenza sui diversi aspetti della tutela. Anche per questo insisto molto nella formazione dei miei agenti e impiegati sull’accoglienza e sull’ascolto dei nostri clienti, indifferenti al nuovo fenomeno delle polizze RC auto disponibili anche tramite internet.
Ritengo che proprio per queste ragioni il nostro lavoro è uno dei pochi socialmente utili. Attualmente, infatti, l’INAIL e l’INPS non offrono una tutela adeguata. Il professionista medico, ad esempio, che versa contributi, spesso ingenti, per tre quarti della propria carriera, quando ha un infortunio anche lieve rischia di non avere diritto a un’appropriata tutela. Nel caso in cui, ad esempio, perde la vita uno dei genitori portatori di reddito, non è prevista una tutela specifica per i figli orfani, che vedono ridotte le prospettive di studio. Con la nostra assicurazione, invece, sono diverse le formule di tutela. Un’apposita assicurazione diventa fondamentale, soprattutto se consideriamo che oggi, con piccole rate, si possono accantonare le risorse necessarie per la serenità della famiglia.
Axa tutela sia le famiglie sia le aziende. Qual è la funzione delle assicurazioni, oggi, per le aziende?
Una buona assicurazione permette alle aziende di fronteggiare le emergenze con maggiore strategia e serenità. L’assicurazione può tutelare sia nel caso di eventi gravi, come inondazioni e terremoti, sia nel caso dell’infortunio di un solo dipendente. Inoltre, abbiamo riscontrato che, soprattutto in un momento di incertezza sul futuro, è facile che i lavoratori chiedano il TFR, il trattamento di fine rapporto. Oggi spesso è un problema per le aziende in crisi di liquidità, salvo il caso in cui il TFR è già stato accantonato. Questo vale sia per le grandi aziende sia per le PMI. Poi, ci sono i casi degli infortuni sul lavoro e dei risarcimenti, senza contare le spese per la tutela legale, anche perché l’INAIL può rivalersi sul datore di lavoro. Il rischio d’azienda complessivo non si può assicurare, ma il 90% dei singoli rischi sì.
Nel caso di malattia, in che modo l’assicurazione può tutelare?
Se la stipula del contratto assicurativo viene fatta nel momento in cui il cliente è in salute, la compagnia interviene sia per le spese mediche per gli accertamenti sia dopo, in caso d’invalidità permanente. Ciò vale anche per i casi d’infarto o tumore.
In questo momento solo Axa ha una polizza che copre anche le malattie neurodegenerative, come Parkinson, Alzheimer e demenza senile. In Italia non è mai stata utilizzata, anche per la possibilità prevista finora di richiedere l’assegno di accompagnamento, che però oggi viene erogato con molta difficoltà. La nostra polizza, “Mia autonomia”, tutela l’assicurato per tutta la vita, anche se incomincia a pagare a cinquant’anni.
Quali sono i progetti di Roberta Farinella e della sua impresa?
Forse è scontato dire che possiamo crescere ancora. Vorrei che ciascuno dei miei collaboratori mantenesse una preparazione essenziale per ciascun tipo di polizza, pur investendo in una formazione specialistica per i diversi settori ma con lo spirito di valorizzare le proprie specifiche inclinazioni. Ad esempio c’è chi è maggiormente preparato nel settore delle polizze più richieste e chi nel ramo dei danni, come polizze infortuni e aziendali. L’assicurazione del futuro valorizza i talenti dei suoi assicuratori perché offrano il meglio con ciascun cliente.