UN SERVIZIO ASSICURATIVO OLTRE GLI STANDARD
Con l’acquisizione dell’agenzia Axa di Bologna, che oggi si compone di ulteriori due filiali in provincia, a Medicina e a Funo di Argelato, lei offre una consulenza assicurativa ad aziende e privati. Com’è incominciata la sua esperienza in questo ambito?
Avevo ventidue anni quando sono entrata nel settore e quasi subito ho capito che la mia vocazione era quella di operare nel commerciale, perché potevo incontrare persone e aziende diverse, con esigenze molto differenti.
È ancora un ambito tipicamente maschile, ma offre molte opportunità alle donne che vogliono investire nell’attività. Negli anni scorsi, era ancora molto difficile per una donna integrare la cura della casa, dei figli e della famiglia con un’attività che esige ritmi incalzanti. Inoltre, sono tanti gli ambiti del business da sempre gestiti da uomini. Nel nostro settore, non c’è un’agenzia con fatturati elevati che sia gestita da una donna. Quando ho fatto il primo colloquio, mi chiesero più volte se avessi intenzione di avere un figlio a breve. È una mentalità in cui è ancora facile imbattersi. Ricordo, anche il caso di una grande compagnia, che operava prevalentemente nel settore degli investimenti finanziari, che mi suggerì di vestire in modo più adulto. La cosa mi sconvolse perché mi aspettavo altre indicazioni da quelli che erano i guru della finanza.
Perché secondo lei le diedero quel suggerimento?
Molto probabilmente perché in un ambiente maschile una donna, soprattutto se giovane, era considerata poco credibile di fronte a professionisti e imprenditori. Per questo motivo, il target che mi veniva affidato era costituito da casalinghe o operai. Forse è una scelta che avrei fatto anch’io. Infatti, in virtù di quell’esperienza, dico spesso ai miei collaboratori che dobbiamo sempre prestare il doppio dell’attenzione, perché vendiamo un foglio di carta per amministrare soldi veri. Se la polizza consigliata non è quella a misura di quel cliente e non si rivela utile all’occorrenza, può essere tardi per rimediare.
Quali sono i servizi che offrite nella vostra agenzia?
La mia missione è quella di rendere l’agenzia sempre più competitiva, anche per questo ho rilevato il 1° marzo scorso la sede Axa di Viale Pietramellara, a Bologna.
Per noi, stipulare un nuovo contratto è importante, ma lo è ancora di più offrire un servizio oltre gli standard. Per questo forniamo anche consulenza e visitiamo direttamente il cliente. Offriamo quel servizio che negli ultimi anni è andato scomparendo perché occorreva guadagnare e raggiungere il budget in fretta. L’assicurazione, invece, è nata con uno spirito di servizio e, nei ventitre anni di attività, ho imparato che il cliente ha esigenze molto specifiche e, quando è servito con attenzione, dà soddisfazioni inattese.
All’interno della struttura lavorano persone specializzate in vari settori assicurativi. Io seguo prevalentemente aziende e imprenditori, poi c’è chi è specializzato nella previdenza, chi nelle polizze per la copertura degli infortuni e chi cura specifiche tipologie di polizze, chi segue sinistri e RC auto e moto. Ciascuno però è preparato anche a intervenire nella consulenza di altri ambiti assicurativi. Investiamo molto nella formazione settoriale, ma è importante che ciascuno abbia un’idea globale dell’attività.
Qual è il futuro per le donne in ambito assicurativo?
Soprattutto nei momenti di crisi, le donne dimostrano più tenacia e, se lavorano con correttezza e con costanza, possono ottenere ottimi risultati. Ho notato che negli ultimi anni c’è una grande determinazione a riuscire da parte delle donne, che sono più curiose e ambiziose. Penso che l’assicurazione offra molte opportunità alle donne che vogliono investire.
Quali sono i suoi progetti per l’avvenire?
La persona che ha costituito questa agenzia l’ha fatto con grande dedizione e puntualità, perciò mi auguro di amministrarla con la stessa attenzione.
In questo momento c’è un grande investimento nell’agenzia da parte di chi ci lavora. Il mio sogno è lasciare un valore, non solo in termini economici, anche ai miei collaboratori. Chi si confronta con la direzione di un’esperienza non può evitare l’insegnamento e la comunicazione. Anche per questo stipulo direttamente i contratti e rispondo al telefono come i miei impiegati, e vado a incassare le rate delle polizze come i miei subagenti.
Inoltre, dato che lavorano con me persone di età differenti, il mio prossimo obiettivo è di insegnare a un ragazzo o a una ragazza di vent’anni questo mestiere. Uno degli scopi della vita è restituire ciò che ti ha dato, ciò che ti è stato insegnato e che ti ha permesso di crescere.