L’EQUILIBRIO ALIMENTARE PER "COMBATTERE L’OBESITÀ"

Qualifiche dell'autore: 
direttore tecnico Naturhouse Italia

Con oltre duemila punti vendita in trenta paesi, Naturhouse è un riferimento importante per risolvere il problema dell’obesità per più di tre milioni di persone nel mondo. Qual è il vostro metodo?

Viviamo in una società in cui il tasso di obesità si è triplicato in soli vent’anni, quindi la prevenzione non è mai abbastanza. Noi partiamo dal presupposto che per combattere l’obesità, oltre a offrire i complementi alimentari più indicati per favorire la mobilizzazione e l’utilizzo dei grassi accumulati, occorra un percorso di educazione alimentare in cui i clienti divengono sempre più consapevoli delle proprietà degli alimenti. Per questo, i consulenti Naturhouse, professionisti specializzati in educazione alimentare, sono a disposizione dei clienti per spiegare i concetti base di un’alimentazione equilibrata, la piramide alimentare, l’importanza delle fibre, il modo migliore di conservare e cuocere i cibi, nonché come orientarsi nella spesa quotidiana, dando importanza ad alimenti freschi, stagionali e locali, anche attraverso le tabelle nutrizionali. 

A che cosa è dovuto il vostro successo in Italia, dove avete aperto quattrocento punti vendita in soli cinque anni?

È sicuramente determinante il fatto che i clienti da noi non trovano diete restrittive ed eccessivamente limitanti, che mortificano il gusto. Noi proponiamo il piacere di nutrirsi con amore, quindi senza rinunce drastiche, mantenendo la varietà e imparando l’arte della degustazione: quello che manca spesso dalle nostre tavole è la capacità di abbinare i cibi e di assaggiarli in quantità moderate, per non parlare dell’assenza, troppo frequente, di frutta e verdura, nonostante ci troviamo nel cuore del Mediterraneo. I nostri clienti possono lasciare la bilancia lontana dalla tavola, perché noi insegniamo metodi visivi per misurare le porzioni: il pugno, la mano aperta, il mezzo piatto, e così via, in modo che le persone acquisiscano un criterio valido anche quando mangiano fuori casa e capiscano che non sono i dieci grammi in più a fare la differenza, ma le grandi abbuffate. Il metodo visivo è utile anche per fare la spesa in modo corretto, evitando di comprare troppo o troppo poco. È chiaro che parlare con i clienti vuol dire tenere monitorata anche la loro attività fisica, che è fondamentale per raggiungere i risultati attesi: se il Ministero della Salute raccomanda a ciascuno, anche a chi non ha problemi di obesità, diecimila passi al giorno, noi regaliamo ai nostri clienti il podometro non tanto per invitarli a contare i propri passi giornalieri, ma per far loro scoprire quanto spesso siano lontani dalla meta. E, tuttavia, non li spingiamo a un’attività fisica eccessiva, per evitare traumi che divengono causa di malessere: come il cibo, anche lo sport è da prendere con moderazione. 

D’altra parte, l’etimo di medicina è proprio med, il mezzo, la misura, da cui mod, il modo: a ciascuno il proprio modo…

Diaita in greco indicava il modo di vivere che si basa sull’equilibrio: da qui, la dieta intesa come equilibrio alimentare, non come una serie di prescrizioni restrittive. Il nostro pubblico è costituito per l’85 per cento da donne e questo ci aiuta a recuperare la figura di madre nutrice che trasmette la cultura alimentare ai figli e a tutta la famiglia. Non a caso, i nostri negozi spesso si trasformano in luoghi d’incontro, dove le clienti si scambiano ricette e consigli, ma anche la nostra rivista “Peso perfecto” è diventata quasi un social network: è stato sorprendente il numero di ricette pervenute in redazione quando abbiamo indetto il concorso Scopriti bravissima in cucina con Naturhouse…

Voi puntate molto al valore culturale del nutrimento…

In Italia, come negli altri paesi del Mediterraneo, compresa la Spagna, dove è nata Naturhouse, cultura dell’alimentazione non vuol dire soltanto saper mangiare, ma anche mangiare per il gusto dell’incontro. Le cose più importanti della nostra vita accadono a tavola, dal banchetto di nozze agli affari; soprattutto nelle famiglie numerose, la tavola è sempre occasione di parola e di comunicazione.

Il bello dell’Italia è che siamo riusciti a unire ventuno regioni, ciascuna con le proprie tradizioni: i clienti del Trentino e quelli della Sicilia hanno abitudini alimentari completamente differenti, ma noi spieghiamo loro quali sono le regole di una sana alimentazione, poi ciascuno le applica nel proprio contesto climatico e sociale, valorizzando i prodotti tipici di ciascuna regione, senza nulla togliere alla salute. L’importante è assumerli sempre nella giusta quantità. 

È vero che oggi gli alimenti sono poveri di nutrienti e che gli integratori si rivelano indispensabili in questo senso?

Sì, sono impoveriti anche perché spesso la loro crescita è accelerata artificialmente. L’insalata del nostro orto, raccolta e mangiata senza alcun tipo di trattamento, ha un sapore completamente diverso dalle insalate acquistate, soprattutto se confezionate dopo essere state trattate. Sicuramente un corretto utilizzo degli integratori può sopperire alla scarsità di nutrienti negli alimenti, ma l’integratore da solo non fa miracoli, occorre il rispetto delle linee guida ministeriali per la prevenzione alimentare.