I MATERIALI PER IL RESTAURO
Dall’intervento di Roberto Cecchi al convegno La materia del restauro (Bologna, 16 ottobre 2009), emerge l’importanza dei materiali utilizzati nella fabbrica di un bene vincolato. La ricerca meticolosa di sabbie, pozzolane e materiali naturali, che sta alla base della vostra industria “artigianale”, dà un contributo inestimabile al lavoro di architetti, restauratori, professionisti e soprintendenze impegnati nella conservazione del nostro patrimonio culturale.
Uno dei nostri obiettivi è proprio quello di realizzare premiscelati bioarchitettonici d’elevato pregio e qualità, composti da materie prime storiche lavorate interamente con metodologie da noi ideate. Nei rifacimenti storici, avvalendoci di campioni fornitici da imprese o geologi e studiosi di psammografia, analizziamo e ricreiamo fedelmente il materiale, ricercando le stesse sabbie e adottando le stesse tecniche utilizzate anticamente nella costruzione del monumento. Nelle risposte “su misura” che diamo alle richieste di ciascuna committenza, impieghiamo inerti naturali di origine alluvionale non macinati – esenti da sali solubili, compatibili tra loro e con le calci naturali utilizzate per le malte – come le sabbie naturali e la pozzolana, utilizzata sin dai tempi dei Romani, che noi abbiamo reintrodotto come elemento fondamentale nella realizzazione di malte storiche. Molte aziende utilizzano sabbie di carbonato di calcio o provenienti da cave vicino agli stabilimenti perché più facili da recuperare, ma questo, oltre a precludere la qualità dell’intonaco, impoverisce gli interventi di restauro.
Oltre ai materiali, vi distingue il processo di lavorazione della materia prima…
Certo, noi non lasciamo nulla al caso. La prima fase dell’elaborazione prevede la miscelazione allo stato umido delle sabbie, l’essicazione, la selezione granulometrica, ottenuta attraverso vibrovagli unici nel settore, e la depolverizzazione dal limo argilloso; le pozzolane, invece, sono dapprima essiccate, poi micronizzate e infine selezionate con separatori a vento. La fase successiva consiste nella miscelatura di sabbie provenienti da cave diverse, così da ottenere malte che possono soddisfare le più svariate esigenze produttive.
L’Opificio Bio Aedilitia produce malte originali che rispecchiano i canoni della bioarchitettura naturale e non sono in contrasto con le normative ambientali europee…
Le nostre materie prime sono estratte senza deturpare il paesaggio, le calci per esempio sono cotte a basse temperature, utilizzando carbone e legna, come si faceva una volta. Oltre a un considerevole risparmio energetico, questo ci permette di mantenere molto basse le emissioni di CO2. Purtroppo, molte aziende che affermano di occuparsi di bioarchitettura, all’atto pratico dimostrano la propria inadeguatezza e, addirittura, non dichiarano espressamente gli ingredienti dei propri prodotti, spesso perché puntano a ridurre i costi piuttosto che ad aumentare la qualità. L’Opificio Bio Aedilitia offre la massima trasparenza per aiutare il cliente nella scelta del prodotto che è descritto in tutte le sue proprietà, classificato in rispetto alla normativa europea EN 998-1 e garantito due anni. La ricerca e la passione sono state, e sono tuttora, il motore della nostra azienda. Fin dai primi anni, ci siamo documentati per fondare l’azienda su basi solide e per garantire qualità e affidabilità. Sapevamo che iniziare a lavorare in modo affrettato e con poche conoscenze avrebbe rappresentato un rischio, sia per l’azienda, ma soprattutto per il cliente. Per questo abbiamo riservato un posto di rilievo alla ricerca, e i prodotti che offriamo sono ampiamente collaudati e comprovati. Il settore edilizio cambia molto rapidamente e si rinnova di giorno in giorno, quindi per mantenere il passo con i tempi, senza perdere mai di vista la tradizione, consultiamo costantemente testi e manuali che descrivono diverse esperienze nella storia, dalle quali possiamo trarre ispirazione e valutare quali siano le tecniche migliori per ricreare materiali naturali antichi.