Scrittura

  • Già nei libri precedenti della collana “L’arca. Pittura e scrittura” (Spirali), Shen Dali stabilisce, nel gioco di accostamenti fra artisti del passato e artisti dei giorni nostri, alcune differenze che difficilmente si sarebbero colte per via storica. La capacità di Shen Dali di creare attraverso citazioni di vari poeti, in particolare francesi, una specie di campo visivo nuovo e moderno rispetto agli artisti presi in esame, offre una lettura stimolante e in parte inedita delle opere.

  • Che cosa c’è di più conosciuto, certo, immediato della propria vita? Chi non pensa di poterne parlare con cognizione, obiettività, sicurezza? Chi non ha pronta la ricetta per gestirla? “Voglio vivere la mia vita”, “Devo dare una svolta alla mia vita”, “Adesso la mia vita è nelle mie mani” sono frasi che, volendo sottoporre la vita all’autonomia, la pongono ancora una volta in balia del fantasma di padronanza, ancorché proprio. Ma che cosa comporterebbe prendere possesso e padronanza della vita? Privarla di quel che non può essere padroneggiato, l’apertura, la differenza, la novità, che

  • Il libro di Erik Battiston, La città moderna (Spirali), sfata luoghi comuni a proposito della parola e lo fa dimostrando che la cifrematica non è astrusa, ma, anzi, è ben vicina alla “realtà”. Per la cifrematica, le parole non significano e da sempre i poeti tentano di sottrarre alle parole il significato, comunemente attribuito. E proprio questo è altamente cifrematico.

    La morte e il potere

  • Do alcune testimonianze su come è stata scritta La città moderna. Per la redazione di questo romanzo è stata essenziale la collaborazione con la casa editrice Spirali che prosegue tuttora.

    Il lavoro redazionale è indispensabile per la scrittura. E non solo perché insegna a non correggere la struttura della sintassi e della frase sulla base della propria idea, allucinando, magari, la presenza o l’assenza della lettera; ma anche perché educa a ascoltare il silenzio del testo. Solo se la sintassi, la frase e il silenzio non fanno più problema, ciascuno scrive.

  • Nel panorama della letteratura russa contemporanea Viktor Erofeev non è solo tra le voci più conosciute e autorevoli, ma è anche tra gli autori più discussi della Russia odierna. Oltre che scrittore e critico letterario, egli è un giornalista impegnato nella battaglia per i diritti civili. In passato ha scritto una lettera a Vladimir Putin, chiedendo di pronunciarsi sulle azioni, tutt’altro che irreprensibili, dell’organizzazione giovanile “Camminare insieme” (“Idushchie vmeste”), vicina all’entourage del suo governo. Tale gruppo ha brutalmente attaccato la produzione letteraria di alcuni

  • Shen Dali

    Esattamente un anno fa, in questa stagione, Dong Chun e io abbiamo intervistato lo scultore Günther Roth nel suo atelier di Milano. Ci mostrò, in modo particolare, una foto della Pietà Rondanini di Michelangelo e ci disse che questo capolavoro michelangiolesco era stato, per lui, fonte di miracolosa ispirazione.

    Grande ammiratore dell’arte figurativa italiana, Günther Roth si trasferisce in Italia, “Musa dei pittori”, e segue l’esempio di Michelangelo, faro del rinascimento.

  • La Russia. La Cina. Cuba. Israele e la Palestina. Il giornalismo li chiama punti caldi, gli economisti ne esaltano la crescita economica, i politici subiscono il ricatto e il fascino delle loro minacce e blandizie. Per il luogo comune sono aree inquietanti, incomprensibili, impasti di ricchezze e di miserie, di rivolte e di repressioni, tira e molla di negazione e concessione dei diritti umani, garbugli inestricabili di modernità e di arcaismi. L’importante è che questi paesi non disturbino, che non siano pericolosi, che non ci traggano in uno scontro di civiltà con la spartizione del

  • Dong Chun

    C’incontriamo a Bologna per la seconda volta in due anni. Ma l’incontro tra Italia e Cina è ormai nei due sensi, perché una delegazione italiana, guidata da Sergio Dalla Val, è andata a Chong Quin, una città che si trova nel sud ovest della Cina, per un’esposizione d’arte, Tesori dell’arte italiana, organizzata dal Museo del secondo rinascimento. Si è trattato di un’esposizione, di cui ha parlato anche Shen Dali nel suo intervento a questo dibattito, un’esposizione molto grande, anche per un paese gigantesco come la Cina.

  • I critici dicono che alcuni miei libri sono terribili e davvero spaventosi, poi qualcuno li legge e non è assolutamente d’accordo con tali giudizi. In questo libro non c’è niente di strano e tanto meno di terribile. Ritengo che L’enciclopedia dell’anima russa (Spirali) sia il libro più scioccante di tutta la storia della letteratura russa. Con queste parole non voglio dare giudizi di merito, la mia è semplicemente la constatazione di un dato di fatto. In Polonia, per esempio, è diventato un best seller e questo fa riflettere, perché i polacchi odiano i russi e la loro russofobia è

  • In Sud America ci sono alcuni paesi con governi di sinistra, non tutti dittatoriali. Fallito il modello russo, lei vede in questi paesi un possibile modello di sviluppo del paese cubano in alternativa agli Stati Uniti?

    Ho vissuto 32 anni, metà della mia vita, sotto una dittatura, quindi posso affermare di essere un esperto di regimi dittatoriali. A Cuba molte cose sovietiche andavano di moda, però si può dire che il primo a introdurre una certa apertura, una novità nella realtà sovietica, fu proprio Lenin, nel 1923, con un progetto che si chiamava NEP, Nuova Politica