Cervello dell'impresa

  • Intervista di Anna Spadafora

    Nei suoi libri lei ha parlato per la prima volta di una nuova branca dell’economia, l’economia dell’informazione. Può darne una breve definizione?

  • Stasera non sapevo nemmeno di dover intervenire. Avevo l’impressione che si trattasse di uno di quegli incontri in cui ci saremmo trovati di fronte a qualcuno che ci avrebbe insegnato a vivere e a fare il nostro mestiere senza magari saperlo fare. Ho incominciato a cambiare idea quando ho visto il titolo di questa rivista, “La città del secondo rinascimento”, perché ho visto una parolina chiave, rinascimento. Infatti, se dovessi scegliere una patria ideale, un’età in cui vivere, sceglierei certamente il Rinascimento. Il Rinascimento è stato proprio quel momento in cui l’

  • Intervista di Anna Spadafora

    Eurolab è un centro tecnologico d’eccellenza indipendente per prove e ricerche sui materiali. A quali settori si rivolge e quali servizi offre?

     

  • Vorrei indagare il tema del brainworking dal punto di vista dell’osservatore esterno all’impresa e vedere come l’imprenditore e l’impresa contribuiscano alla diffusione delle novità, della creatività e dei progetti innovatori, che possono riguardare sia l’innovazione di prodotto sia l’innovazione di processo. Per questo occorre affrontare un aspetto abbastanza controverso, che è quello che si chiede dove nascano le invenzioni. Credevo che l’innovazione fosse soprattutto appannaggio delle grandi imprese, che la grande dimensione d’impresa fosse quella che consentiva

  • Intervista di Anna Spadafora

    Questo numero della “Città del secondo rinascimento” si occupa di salute. Che cosa può dirci della sua esperienza di imprenditrice nel settore moda? Anche la bellezza può giovare alla salute?

     

    Non sono una salutista, ma anch’io cerco di attenermi alle regole per migliorare. È ovvio che la bellezza aiuta una donna a sentirsi più sicura, a sentirsi più piacente, e quindi credo che sia indispensabile. La bellezza dà sicurezza e per questo dobbiamo aiutarla, non

  • Oggi si celebrano i trent’anni delle attività del gruppo editoriale da cui è sorta Spirali (si veda il sito www.spirali.com) e mai come ora constatiamo l’esistenza di dispositivi di cultura e di arte, dispositivi delle cose che, dicendosi, facendosi e scrivendosi, giungono alla riuscita e all’edizione. Inventare con ciascuno dispositivi che si rivolgono alla qualità è la scommessa di chi sempre più, nell’impresa, nella famiglia, nella scuola, non si pone alternative, ma la fede assoluta nella riuscita. Perché la salute, come istanza della qualità, poggia sulla riuscita, non viceversa.

  • Intervista di Sergio Dalla Val

    Perché un congresso internazionale di cifrematica dal titolo “Stress. La clinica della vita”?

     

  • Questo numero prende spunto dal dibattito suscitato a Bologna e in altre città dalla pubblicazione del libro di Gianni Verga, Come avere cura della città (Spirali), e ne propone, tra gli altri, alcuni testi. Più che commenti al libro, sono testimonianze, proposte, programmi di protagonisti dell’impresa che è più implicata dalla città: amministratori, urbanisti, ingegneri, architetti, impresari, qui interpellati in uno statuto intellettuale, non professionale o di categoria. In particolare, amministratori e imprenditori di Milano, Bologna e Parma che, dopo le elezioni, si trovano a

  • Milano

    Fra le tue pietre e le tue nebbie faccio

                   villeggiatura. Mi riposo in piazza                                

    del Duomo. Invece di stelle                                       

    ogni sera s’accendono parole.                                    

    Nulla riposa della vita come                                      

  • Intervista di Anna Spadafora

    Dalla testimonianza che emerge leggendo il suo libro, Il più bravo degli asini, nell’impresa che costruisce valore importano soprattutto gli uomini che fanno l’impresa. In che modo l’esempio giova alla direzione di un’impresa verso la qualità?