Cervello dell'impresa

  • Quando attraversiamo una galleria o un ponte che ci consentono di raggiungere una città o il luogo di un appuntamento in tempi brevi, oppure quando prendiamo la metropolitana, può capitare di pensare agli uomini che hanno lavorato per mesi o per anni alla costruzione di quelle infrastrutture che migliorano la nostra vita quotidiana. Se all’ingresso di questi accessi sotterranei fosse apposta una sorta di legenda delle imprese che hanno contribuito alla costruzione di tutto questo per noi, troveremmo scritto anche il nome del Gruppo Palmieri. Nato nei primi anni settanta, fra la valle

  • Oggi dire “città moderna” evoca in modo estremamente riduttivo la pervasività delle tecnologie. E un’antonomasia ci suggerisce che il termine tecnologie sottenda l’elettronica, l’informatica e la rete.
    Chi, come me, viene dall’origine di queste tecnologie – il primo computer che ho usato occupava una stanza di duecento metri quadrati e aveva una potenza di calcolo decine di migliaia di volte inferiore a qualunque dei telefonini che abbiamo in tasca – ha potuto assistere alla loro vertiginosa evoluzione, che non pochi osservano con una certa preoccupazione.
    Tra questi ci

  • Il tema di questo numero del giornale è Alla luce dell’ascolto. Nei suoi venticinque anni di attività, Arco Chemical Group è cresciuta costantemente anche grazie all’ascolto delle esigenze dei clienti che hanno dato lo spunto per inventare sempre nuovi prodotti e soprattutto una nuova cultura del pulito in Italia e nel pianeta. Ma dobbiamo dire che, nel caso di un Gruppo pionieristico come il vostro, anche i clienti si sono cimentati nell’ascolto, seguendovi e accogliendo le innovazioni che voi avete introdotto man mano sul mercato. Quanti sono i prodotti e i servizi per la

  • Le aziende del vostro Gruppo offrono da quarant’anni un apporto incalcolabile all’industria manifatturiera, dal momento che non si limitano alla fornitura di prodotti siderurgici, ma si pongono come interlocutrici delle imprese che operano in Emilia Romagna, in particolare, per le varie esigenze della produzione. Qual è la lezione che traete oggi da questo approccio globale al cliente? La grande fortuna di Bologna è sempre stata quella di avere un tessuto industriale costituito da una miriade di aziende di sub-fornitura, nate dal continuo scambio di notizie e opinioni che scaturiva

  • TEC Eurolab è un riferimento europeo come centro di competenze tecniche e laboratori di prove per alcune fra le più importanti realtà industriali e aerospaziali: con i suoi servizi offre la sicurezza che i loro materiali e processi garantiscano le prestazioni attese. Non solo, ma interviene anche come partner tecnico dei clienti nello sviluppo di nuovi prodotti, contribuendo a ridurre le fasi e i costi di progettazione, attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia come la tomografia industriale, eccellenza dei controlli non distruttivi e interfaccia indispensabile dell’

  • Nell’era dell’automazione, nell’Officina Meccanica Marchetti, leader nella progettazione e costruzione di stampi a iniezione, se c’è qualcosa che non può essere automatico è proprio l’ascolto.
    Nel dibattito che apriamo in questo numero della rivista, l’accento è posto sull’ascolto come essenziale alla lucidità.
    Quanto è importante per il proseguimento della sua esperienza d’imprenditore? L’ascolto è indispensabile e deve essere continuo, perché soltanto ascoltando i collaboratori, i clienti e quel che accade nella città ciascuno può capire quale strada

  • Varcando la soglia della storica Officina Bertoni Dino, si ha l’impressione di entrare in un locale per giovani amanti del rock: tra una lavorazione di stozzatura e una di brocciatura, tra ingranaggi, ruote dentate, pignoni, coppie coniche e giranti, i suoi collaboratori ascoltano la musica che contribuisce al ritmo delle loro giornate. Ma l’ascolto, in un’officina come la sua – che fornisce servizi di meccanica di precisione ad alcune fra le più importanti industrie dell’automotive, dell’aeronautica e dell’orologeria –, non si limita alla musica… L’ascolto ci permette di accordarci

  • In questo numero della rivista, apriamo il dibattito intorno al tema “Alla luce dell’ascolto”. In che termini l’ascolto ha garantito il rilancio della vostra azienda? L’ascolto è fondamentale. Con tutti gli strumenti telematici di cui disponiamo sembra che trionfi l’esasperazione della tecnologia, ma quello che manca invece è il tempo per incontrare e parlare. Ancora oggi, l’espressione del viso di una persona, quello che ti racconta, sono aspetti fondamentali nel business, non possiamo pensare che sia soltanto una questione di profitto economico.
    Non è così, soprattutto quando

  • A nome mio, di mio padre e di tutta la nostra azienda ringrazio tutti coloro che sono intervenuti, così numerosi, a questa celebrazione (Modena, 27 settembre 2017) dei primi cinquant’anni di Gape Due.
    In tutto il mio percorso all’interno di Gape Due, ho potuto riscontrare un’alta qualità del lavoro che svolgiamo e soprattutto delle persone con cui lo facciamo, lavoratori dell’azienda, clienti e partner, con i quali abbiamo vinto tante sfide e altrettante intendiamo lanciarne per il futuro.
    I primi cinquant’anni di Gape Due infatti non ci rendono in alcun modo appagati, siamo

  • Lei ha un’esperienza di oltre vent’anni nella meccanica di precisione, ma anche un interesse intellettuale che l’ha portata a leggere autori di logica matematica, filosofia, fisica e cifrematica. In che modo possiamo dire che interviene la vera cura, come recita il titolo di questo numero del giornale, nella sua ricerca e nella sua impresa? Sono veramente tanti i filosofi che hanno cercato di definire la cura, fino al famoso saggio di Martin Heidegger intitolato proprio La cura.
    Ma quando penso alla vera cura penso al nous (l’intelletto, l’