Prima del 2004, quanti disabili erano
costretti al silenzio, non potevano esprimersi né con le
parole né con la scrittura. Con la sua invenzione
rivoluzionaria, il FaceMouse, oggi ciascuno può pilotare il
cursore del mouse – con i movimenti del capo o di qualunque parte
del corpo che il disabile controlli, dinanzi a un’economica
telecamera collegata al computer –, per comunicare, scrivere,
studiare, lavorare, navigare in internet, giocare e addirittura
creare programmi informatici, come ha fatto lei, nonostante le
difficoltà fisiche che l’accompagnano fin dalla nascita…