Cervello dell'impresa

  • La diffusione dell’e-commerce in Italia è ancora limitata: solo il 3-5 per cento delle aziende vende online, nonostante il numero di italiani che acquistano in rete sia cresciuto notevolmente nell’ultimo anno. Anche in questo ambito, Utensileria Modenese – la prima azienda del settore in Emilia Romagna e l’ottava in Italia a ottenere la certificazione ISO 9002, già nel 1994 – non aspetta che il mercato sia maturo, ma anticipa la domanda inaugurando nel suo sito un’area dedicata all’e-commerce. Quali motivi vi hanno spinto a questa nuova strategia commerciale?

  • Se le merci non vanno da sole al mercato – notava Karl Marx –, chi porta le merci al mercato? La domanda emblematica del filosofo dell’ottocento evidentemente dimostra come l’uomo s’interroghi da sempre sul movimento, che oggi assume importanza determinante anche per le nostre imprese, non solo per l’aspetto finanziario, ma anche per i flussi delle merci – il material handling – che, se ben organizzati, contribuiscono a una maggiore efficacia produttiva dell’azienda. Del resto, con il termine “logistica” di origine greca è proprio l’aspetto organizzativo ad essere

  • Il 23 giugno scorso, nella sede del suo High Tech Park di Baggiovara (MO), SCE siglava un contratto di collaborazione con la cinese Xin Da Yang (leader nella produzione di auto elettriche) per la costruzione di componenti destinati a veicoli per la mobilità elettrica.

  • Se nel Rinascimento l’industria del tessile ha il suo centro mondiale di importazione ed esportazione dei suoi manufatti in Italia e, qualche secolo più tardi, nel 1700, è Bologna la capitale della seta, con oltre 500 mulini da seta che sfruttano l’energia dell’acqua, negli anni 2000 è Monti & Monti Srl l’azienda bolognese che commercializza nel mondo i tessuti e i tendaggi più pregiati per portare l’eleganza assoluta nelle più belle case dei quattro continenti. E il suo viaggio incomincia dall’Appennino bolognese…

  • Oltre ad avere progettato numerose macchine speciali e installato diversi impianti industriali, prestando la sua consulenza dal 1983 presso aziende leader dei settori elettromeccanico ed energetico, lei collabora con la Rancan Elettrotecnica per la riparazione di motori elettrici particolarmente complessi, ma anche per la costruzione di macchine speciali su richiesta dei clienti. Considerando che l’elettromeccanica interessa tutti i settori manifatturieri, quali sono state le reazioni alla congiuntura economica di quest’ultimo periodo?

  • La prevenzione e la sicurezza sui luoghi di lavoro così come le problematiche inerenti l’ambiente e la gestione aziendale sono temi che negli ultimi anni hanno assunto un’importanza determinante per le imprese. Anche per questo periodicamente sono emanate nuove normative in materia, che recepiscono direttive europee sempre più dettagliate. Quali sono le novità nel settore?

  • Nato nel 1984 come rivenditore di articoli militari e prodotti specifici per la protezione e la sopravvivenza, Protec (acronimo di Pro-tective Tec-nology), Clothes with a Destiny, oggi è diventato un mito per gli amanti dell’american style nell’abbigliamento e negli accessori per il tempo libero e l’outdoor urbano. Ma com’è incominciata la vostra avventura?

  • WANG LU
  • Quest’anno ricorre il trentesimo della sua attività di imprenditore in Emilia Romagna, dove, nel 1990, ha fondato la società di servizi Global Service Commerciale, attualmente concessionaria ufficiale di Cat Lift Truks in alcune province della regione (come si può leggere nelle interviste pubblicate nei numeri precedenti del nostro giornale e sul sito www.lacittaonline.com). Considerando che lei ha continuato a investire, nonostante il momento di grandi cambiamenti nell’economia globale, ampliando i servizi di logistica offerti dall’azienda, quale testimonianza può dare per il

  • La via della cifra, la via della qualità, è preclusa a chi si abbatte. Come notava l’economista Roberto Ruozi già al convegno La riuscita (Borsa Merci di Modena, 29 marzo 2009), quella che da settembre 2008 chiamano crisi è soprattutto una crisi di fiducia, frutto della volontà politica di mettere in ginocchio le piccole e medie aziende che rappresentano il 95 per cento della nostra economia, per fare incetta del patrimonio di cultura e tecnologia che esse hanno costituito dal dopoguerra a oggi e imporre standard che puntano all’omologazione, funzionale all’ideale dell’impero.