Carlo Marchetti

  • Una delle considerazioni più suggestive formulate nei confronti dell’epistemologia è che essa sia sorta a partire da un’istanza di verità, che ha interessato alcuni tra gli esponenti di maggior rilievo del dibattito intorno alla scienza, nelle sue differenti discipline, e alla filosofia, nel passaggio dal diciannovesimo al ventesimo secolo: Mach, Duhem, Poincaré, Peirce, James, Dewey, Carnap, Wittgenstein, Feyerabend e altri. Verità riguardante essenzialmente l’individuazione e la definizione dei confini tra ciò che può essere definito come scienza e quanto, viceversa, va

  • Pirandello, nella prefazione a Sei personaggi in cerca d’autore, scrive: “A me non è mai bastato rappresentare una figura di uomo o di donna, per quanto speciale e caratteristica, per il solo gusto di rappresentarla; narrare una particolare vicenda, gaja o triste, per il solo gusto di narrarla; descrivere un paesaggio per il solo gusto di descriverlo. Vi sono autori che non ammettono figure, vicende, paesaggi che non s’imbevano d’un particolare senso della vita, e non acquistino, con esso, un valore universale. Appartengo a questi”. In quest’opera, forse più che in

  • Nella storia del pensiero scientifico poche altre discipline hanno offerto ai ricercatori elementi di problematicità tassonomica e piani di difficoltà epistemologica quanto la medicina, già a partire dalle questioni se si tratti di scienza o di arte, se si fondi prevalentemente su un metodo, e quale, o su una prassi. Essa si è dovuta reinventare costantemente, negli aspetti pragmatici e in molti suoi assunti teorici, a partire da condizioni operative, da acquisizioni e dagli strumenti di applicazione, e, come la psicanalisi, a partire da Freud, continua a confermarci,

  • Sono molto grato a Aurelio Misiti per il suo libro Il viaggio dell’avvenire, con cui indica che qualsivoglia programma, culturale, economico, politico, non può essere che un programma dell’avvenire, non una marcia con lo sguardo progressivamente rivolto al passato. 

  • Il significante cura, a partire dal positivismo, era stato attribuito in modo pressoché esclusivo al campo medico e alle prerogative di chi ne praticava la professione. Chi curava non poteva essere che medico. Freud, tra i primi, mise in discussione questa esclusività, prospettando una cura che poteva essere condotta da non appartenenti a tale categoria professionale e arrivando a scrivere un libro, Il problema dell’analisi condotta da non medici. Ma è stato con autori che si sono affermati negli ultimi cinquant’anni, come Foucault, Ivan Illich, per molti

  • Il 1991, in Italia, è stato un anno molto importante per quanto attiene a due elementi rilevanti della società civile: le istanze sociali e il mondo del lavoro, soprattutto di quello giovanile, poiché ha visto nascere un nuovo tipo d’impresa, sancito da due leggi dello stato italiano. Il nuovo tipo d’impresa è l’impresa sociale e le leggi che la regolamentano e ne delineano i termini sono la 266/91 e la 381/91. Si tratta di leggi quadro, specificate attraverso ulteriori leggi da ciascuna Regione, a cui è stato attribuito un ruolo particolarmente significativo di

  • La nozione di sociale ha conosciuto, negli ultimi vent’anni, una trasformazione radicale, che ha fatto riconsiderare gran parte delle accezioni che la riguardavano. Tanto il concetto di variabile sociale dato dalla suddivisione dei ruoli e del lavoro, di Durkheim, quanto quello di spinta intrinseca all’equilibrio e all’omeostasi proposto da Pareto hanno un valore molto meno assoluto e prevalente rispetto al passato, a vantaggio di teorie che tengono maggiormente conto della variazione come elemento costante e originario e di una mobilità dall’andamento imprevedibile a priori, come

  • Alfred Kallir, nel suo libro Segno e Disegno, ci illustra come la rappresentazione della lettera nei vari alfabeti, da quelli semiti a quelli contemporanei, proceda da elementi rappresentativi primitivi, visivi e fonetici, per arrivare, per via di evoluzione e di trasformazione, a una successiva definizione simbolica. La lettera è stata in qualche modo il primo bit, l’elemento insecabile e non scomponibile più antico attorno a cui si è sviluppato quello che venne chiamato, e da alcuni viene chiamato tuttora, linguaggio naturale. Le più antiche tavolette di scrittura, in

  • Nella storia degli umani, l’esordio di ciascun secolo e di ciascun millennio ha visto anche l’affermazione di grandi tematiche, ciascuna volta differenti da quelle precedenti. Se il secondo millennio era iniziato nel vasto scenario delle grandi religioni monoteistiche, la cristiana e la musulmana, con il succedersi dei secoli, in occidente, sono andati precisandosi nuovi elementi della scena, riguardanti via via il rinascimento dell’arte, il rinnovato interesse per la lingua, la riscoperta della filosofia e del diritto, la postulazione della politica come arte e come