Voltaire, in una delle sue osservazioni più felici, notò, scrivendolo in un saggio, che alle borse commerciali di Amsterdam, di Londra, di Surat o di Bassora, il guebro, il baniano, l’ebreo, il maomettano, il deista cinese, il bramino indiano, il cristiano greco, il cristiano romano, il cristiano protestante, il cristiano quacchero trafficavano tutto il giorno assieme, e nessuno di loro avrebbe mai levato il pugnale sull’altro per guadagnare un’anima alla sua religione. Nello stesso saggio Voltaire, che nella sua esistenza non avrebbe dato a sua volta sempre prova di tolleranza, si chiede