Cervello dell'impresa

  • Ormai troppo spesso sui media viene paventato il declino della manifattura nel nostro paese. Che cosa può dirci a questo proposito, a partire dalla vostra esperienza di laboratorio tecnologico che offre servizi e soluzioni innovativi ad aziende di eccellenza di settori importanti come la meccanica e l’aerospaziale? 

  • Un’impresa italiana che sposta la produzione dalla Cina all’Italia è un evento che ha fatto notizia. Le condizioni per impiantare in Italia attività industriali, quindi, sono tornate ad essere attrattive per il gruppo Termal e per Wayel? 

    Purtroppo, le barriere allo sviluppo imprenditoriale in Italia restano sempre più difficili da penetrare. Alta tassazione, burocrazia spesso inefficiente, rigidità del mercato del lavoro sono da sempre i principali nemici dell’impresa e continuano a rappresentare i maggiori ostacoli alle attività economiche. Sono ormai centinaia le

  • Nel 2002, lei e suo fratello Luciano avete fondato la PLD Collettori, seguita all’acquisizione della storica Veneta Collettori, che già da trent’anni operava nel campo dei motori elettrici. Dieci anni dopo, avete acquisito la quota di maggioranza della Carbonveneta, azienda specializzata nella produzione di profili pultrusi in fibra di carbonio. 

    Che cosa può dirci dell’integrazione tra la famiglia e l’impresa?

    La mia vita imprenditoriale è incominciata dopo aver maturato una discreta esperienza come dipendente presso due aziende. Quindi, prima di passare

  • Sono commercialista in Bologna e promuovo le aggregazioni delle imprese in rete perché credo profondamente nella filosofia aggregativa delle reti di impresa. È opinione diffusa, infatti, che le PMI potranno sopravvivere nell’attuale contesto sociale ed economico se sapranno modificare la propria struttura, spesso caratterizzata da un individualismo marcato, a favore di dispositivi aziendali più evoluti e integrati. Oggi occorre investire in innovazione, qualità, marchi e servizi per essere competitivi nel mercato globale, stabilendo alleanze che implementino le proprie risorse. 

  • Nell’ambito delle attività volte a favorire l’internazionalizzazione delle imprese modenesi, Palatipico Modena e PROMEC Azienda Speciale della Camera di Commercio di Modena, in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Costaricense di San Josè, hanno partecipato all’evento EXPO ITALIA 2013, che si è svolto a San Jose (Costa Rica) dal 7 al 10 ottobre 2013. Qual è stata l’accoglienza per i prodotti agroalimentari DOP e IGP modenesi?

  • È noto il lavoro svolto dalla Fondazione Francesca Rava di Milano ad Haiti, dove ha costruito strutture considerate un’oasi di efficienza e produttività nel caos che regna sull’isola, ancora a distanza di tre anni dal terremoto. Ma non tutti sanno che la Fondazione Damiano ha contribuito a realizzare un sogno per gli haitiani… 

  • A partire dal 1985, Tecnofinestra ha servito oltre 15.000 famiglie a Modena e provincia, mettendo a disposizione infissi di altissima qualità, oltre a un servizio che ha saputo dare la massima soddisfazione alle esigenze di ciascun cliente, con serietà, puntualità e attenzione costanti. Non a caso, quest’anno ha migliorato il proprio fatturato del 30 per cento, evento raro in un periodo di crisi, soprattutto nel mercato immobiliare…

  • Sapevamo che il processo di ricostruzione non sarebbe stato veloce, anzi, per chi ha perso la casa e l’azienda, i tempi della ripresa sono comunque e sempre troppo lunghi. Ma, avendo vissuto direttamente la complessa operazione in tutti i passaggi, dal nazionale al locale, oltre a qualche intoppo, abbiamo visto tanto lavoro comune per dare alla popolazione e alle imprese gli strumenti necessari per ricostruire.

  • In qualità di attori protagonisti della ricostruzione post-sisma, sul campo tutti i giorni in questi mesi, noi costruttori abbiamo sostenuto con forza che le parole chiave che ciascuno nel proprio ruolo deve tenere in mente sono principalmente due: tempo e coraggio. 

  • Vorrei ringraziare Anna Spadafora e la rivista “La città del secondo rinascimento” per averci dato questa occasione di confronto (Restituire l’Emilia in qualità, 25 ottobre 2013, Villa Cavazza, Bomporto), che offre stimoli per svolgere meglio il nostro lavoro. Un lavoro quotidiano, perché la disgrazia del terremoto ci ha dato la responsabilità di dovere ricostruire e di farlo al meglio, impegnandoci perché da un disastro nascano nuove opportunità. Fin dall’inizio, abbiamo cercato di lavorare con una visione chiara del futuro e dell’obiettivo da perseguire (un territorio più forte e