Cifrematica

  • Ringrazio l’Unione Industriali di Modena, in particolare la Nuova Didactica e coloro che dirigono questa iniziativa e che promuovono un dibattito anche rispetto all’economia, alla finanza e all’intellettualità dell’impresa. Ringrazio la dottoressa Anna Spadafora, che ha voluto organizzare questo incontro e ha tanto insistito, e anche la dottoressa Stefania Persico, che mi ha convinto a intervenire. Sono contento di trovarmi qui con voi e ringrazio ciascuno di voi di trovarsi qui con me.

  • L’indagine intorno alla politica, in modo specifico, nella scienza della parola, ha trovato nei primi congressi una materia straordinaria, segnatamente nei primi quattro o cinque. Il primo, dal titolo Psicanalisi e politica, si è tenuto l’8 e il 9 maggio 1973 a Milano. Sono seguiti il congresso dal titolo Follia e società segregativa, nello stesso anno in dicembre, e il congresso dal titolo Psicanalisi e semiotica nel maggio del 1974. Psicanalisi e politica era il titolo di un’opera molto nota di Marcuse.

  • Parlare di politica è il modo con cui il discorso occidentale ha da sempre tentato di rappresentare la politica come luogo della parola, per regolare la relazione e gestire  la differenza. Già con Platone, lo scopo della politica è di assicurare la riproduzione della specie, come scrive Carlo Sini nel suo libro La libertà, la finanza, la comunicazione (Spirali), a partire dall’idea della morte. Per questo essa può qualificarsi come politica dell’incesto, perché volta a regolamentare il fare, la produzione, la sessualità con i criteri del proibito e del prescritto, dell’ammesso

  • Una delle considerazioni più suggestive formulate nei confronti dell’epistemologia è che essa sia sorta a partire da un’istanza di verità, che ha interessato alcuni tra gli esponenti di maggior rilievo del dibattito intorno alla scienza, nelle sue differenti discipline, e alla filosofia, nel passaggio dal diciannovesimo al ventesimo secolo: Mach, Duhem, Poincaré, Peirce, James, Dewey, Carnap, Wittgenstein, Feyerabend e altri. Verità riguardante essenzialmente l’individuazione e la definizione dei confini tra ciò che può essere definito come scienza e quanto, viceversa, va

  • Il filosofo Platone dedica il Libro X della Repubblica alla poesia come arte della mimesi, al pari della pittura, e mette in guardia Glaucone dai pericoli e dalle insidie che l’imitazione rappresenta per il bene della repubblica. Innanzi tutto, dice, essa ci fa credere per vere cose che sono solo apparenze; in secondo luogo, fa passare per esperto chi fabbrica tali apparenze – il pittore o il poeta –, mentre il vero competente è soltanto chi fabbrica gli oggetti reali di tali apparenze sotto la guida di chi li usa; in terzo luogo, il poeta, dando risalto alle passioni, incoraggia

  • Io non vado sulla vostra strada, dispregiatori
del corpo! Voi non siete per me ponti verso
il superuomo!
(F. Nietzsche, Così parlò Zarathustra)


    È difficile trovare nella letteratura, scientifica, religiosa, filosofica un’elaborazione che si distanzi dall’idea del corpo corruttibile, in quanto al corpo, inteso come entità estesa e percepibile, vengono attribuite proprietà biologiche, meccaniche e fisiche. La stessa idea di decadenza, di mortalità sembra apparentemente confermare la sentenza del Fedone platonico, in cui è sostenuta la

  • Medicina e humanitas. Aritmetica e cifratica della vita è il titolo del congresso internazionale che si terrà nei giorni 28, 29 e 30 novembre 2003 alla Villa San Carlo Borromeo di Senago (Milano), con l’intervento di medici, scienziati, psicanalisti, filosofi, poeti, scrittori e ricercatori di varie città del pianeta. 

  • Questo numero pubblica intellettuali, imprenditori, artisti, psicanalisti, medici che non espongono un sapere o una conoscenza sul corpo e sulla scena, che non ne svelano, secondo la modalità occidentale, segreti e pettegolezzi. La loro testimonianza, semmai, offre un contributo per dissipare i luoghi comuni, le risposte pronte, le facili certezze.
    Cosa c’e infatti nel discorso occidentale di più indagato del corpo e di più risaputo della scena? Le scienze hanno fatto del corpo il loro oggetto, osservabile fino all’autopsia,  scrivibile fino alla chirurgia plastica, leggibile

  • Il titolo di questo numero della rivista, “Lo stress, la salute” sembrerebbe indicare un’alternativa tra i due termini, o addirittura un rapporto fra causa e effetto: è ormai luogo comune credere che gran parte delle malattie, soprattutto incurabili, dipendano dallo stress (in inglese tensione, pressione), magari intenso o prolungato. Ma i testi qui pubblicati, che prendono spunto dal congresso internazionale dell’Associazione di cifrematica “Stress.

  • Nella storia del pensiero scientifico poche altre discipline hanno offerto ai ricercatori elementi di problematicità tassonomica e piani di difficoltà epistemologica quanto la medicina, già a partire dalle questioni se si tratti di scienza o di arte, se si fondi prevalentemente su un metodo, e quale, o su una prassi. Essa si è dovuta reinventare costantemente, negli aspetti pragmatici e in molti suoi assunti teorici, a partire da condizioni operative, da acquisizioni e dagli strumenti di applicazione, e, come la psicanalisi, a partire da Freud, continua a confermarci,