Paolo Moscatti

  • Mai come nell’emergenza, abbiamo la prova che il fare e la parola non sono in contrapposizione: le cose si dicono e, dicendosi, si fanno. Senza l’interlocuzione che ALPI (Associazione dei Laboratori, Organismi di Certificazione e Ispezione), di cui lei è presidente, ha instaurato con il governo, chi avrebbe certificato la validità e la conformità degli stessi dispositivi di sicurezza (DPI) che dovevano servire a contrastare la diffusione del Covid-19? Il DPCM 22 marzo 2020 si compone di due articoli e di un allegato che hanno sancito la chiusura delle attività produttive considerate

  • Oltre a essere presidente di TEC Eurolab, che ha fondato trent’anni fa insieme al suo socio Alberto Montagnani, dal 2018 lei è a capo dell’ALPI (Associazione Laboratori e Organismi di Certificazione e Ispezione) e, dal 2017, vice presidente di Eurolab, l’ente che riunisce le associazioni dei laboratori di ventisei nazioni europee. In che modo lei avverte l’esigenza di divenire interlocutore nei differenti ambiti della sua esperienza? A chi è considerato interlocutore è richiesta una funzione che non si limita alla capacità di essere fonte di informazioni il più possibile precise e

  • Il vostro team di esperti, avvalendosi di tecnologie di ultima generazione, fornisce supporto tecnico altamente specializzato per il controllo e il miglioramento di materiali, prodotti e processi alle principali industrie dell’aeronautica, dell’automotive e del biomedicale, in Italia e in Europa.

  • Oggi TEC Eurolab è partner tecnologico di grandi gruppi internazionali che operano in vari settori fra cui l’aeronautico, l’automotive e il biomedicale. Ma già trent’anni fa, quando avete costituito il primo laboratorio per le analisi dei materiali, il vostro approccio era di tipo industriale, tant’è che fra i vostri primi clienti c’erano l’Istituto Giordano e la Lamborghini Engineering, che correva in Formula 1. Si direbbe che avevate fin dall’inizio un’idea dell’approdo… Un’azienda ha tanti traguardi e tante mete da raggiungere, ma mai un approdo definitivo, un porto in cui il suo

  • Come abbiamo avuto modo di constatare nelle sue interviste precedenti (che si possono leggere anche sul sito lacittaonline.
    com), nonostante TEC Eurolab sia un’azienda con una forte partecipazione delle famiglie dei due soci, non avete mai fatto concessioni ai personalismi e alla domesticità, anzi, avete sempre instaurato dispositivi di parola che tenevano conto del pubblico, non dando mai nulla per scontato, lasciando ciascuna volta la questione aperta e cogliendo le novità che intervenivano nelle conversazioni con i membri della famiglia, proprio come se fossero clienti,

  • Soltanto qualche decennio fa l’impresa era considerata un’entità che nasceva per rispondere ai cosiddetti bisogni concreti di potenziali clienti e si credeva che la riuscita dipendesse quasi esclusivamente dalla capacità di offrire prodotti e servizi ad altissimo valore aggiunto, soprattutto in anticipo rispetto alla concorrenza. Il viaggio straordinario di TEC Eurolab – incominciato nel 1990 come laboratorio di analisi metallurgica, che, offrendo sempre le tecnologie più avanzate, è divenuto centro di eccellenza europeo per i controlli non distruttivi – è la prova che i clienti hanno

  • Il 30 marzo scorso si è tenuto in TEC Eurolab un evento all’insegna dell’intersezione fra arte e scienza del secondo rinascimento, Uno sguardo nuovo su un patrimonio artistico: liutai, musicisti, collezionisti, restauratori, responsabili di case d’asta e di strutture museali hanno avuto un’occasione straordinaria per vedere all’opera uno dei più potenti tomografi d’Europa, per conoscerne le potenzialità a beneficio del proprio lavoro e per avere una prova del modo in cui i vostri ingegneri mettono a frutto, da quasi trent’anni, il loro talento.

  • In un centro d’eccellenza come TEC Eurolab – sempre pronto ad acquisire le ultime novità nelle tecnologie dei controlli non distruttivi, per garantire alle principali case automobilistiche e ai maggiori gruppi aerospaziali e industriali un supporto completo lungo l’intera catena della fornitura – i dispositivi dell’impresa sono innumerevoli e sono esposti a una trasformazione incessante.
    Può raccontare qualche aneddoto che illustri il processo che va dall’idea di business al dispositivo pragmatico? Nei casi in cui l’azienda è governata da una sola persona, può bastare un

  • Nel suo intervento al Forum Impresa e humanitas (9 novembre 2018, Dipartimento di Giurisprudenza, Università di Modena e Reggio Emilia), in corso di pubblicazione negli atti, lei raccontava che, nell’organigramma presentato di recente al CDA di TEC Eurolab, l’imprenditore appariva “nell’ultimo posto, come servitore, non servo, ma servitore del miglioramento, colui che pone le condizioni affinché i collaboratori possano trarre soddisfazione dal proprio lavoro e raggiungere gli obiettivi d’impresa, che sono anche i propri”. Quanto è importante il coinvolgimento dei collaboratori in

  • A proposito del tema che affrontiamo in questo numero, Il vento dell’impresa, in ventotto anni di attività, TEC Eurolab non ha mai aspettato che il vento fosse favorevole, anzi, spesso ha contribuito a instaurare un vento nuovo quando occorreva investire per offrire ai clienti tecnologie più avanzate. Non a caso, è diventata un riferimento europeo come centro di competenze tecniche e laboratori di prove per alcune fra le più importanti realtà industriali e aerospaziali, non solo offrendo la sicurezza che i loro materiali e processi garantiscano le prestazioni attese, ma anche