Edilizia e restauro

  • Le prime tracce di San Felice sul Panaro come villaggio fortificato (Castellum Sancti Felicis) risalgono a un documento del 927. Per molto tempo, le sue sorti furono legate in maniera alterna al dominio degli Este (che nel 1340 fecero costruire una splendida Rocca, che purtroppo è stata danneggiata dal terremoto del 2012) e a quello dei Pio, Signori di Carpi. Ma quasi tutti gli edifici che vediamo oggi percorrendo le vie del paese sono stati costruiti da generazioni d’impresari edili appartenenti alla famiglia Stabellini…
    E molte imprese edili sorte negli

  • Lei è alla guida di un’impresa di costruzioni che ha superato mezzo secolo di attività. In questa fase dell’economia, soprattutto nel settore edile, quanto e in che modo incide sull’operato delle imprese l’interlocuzione con gli istituti finanziari?

  • La nostra esperienza nel restauro di edifici tutelati dai Beni Culturali risale a vent’anni fa, quando, per primi in Italia, abbiamo introdotto – in collaborazione con Angelo Di Tommaso, professore dell’Università di Bologna – le tecnologie dei compositi in edilizia. Da allora, abbiamo contribuito alla ristrutturazione statica e architettonica di importanti monumenti (fra cui la basilica di San Petronio a Bologna, quella di Sant’Antonio a Padova e la Reggia di Venaria Reale a Torino) e alla messa in sicurezza della basilica delle Anime Sante a L’Aquila.

  • Come si legge nelle linee guida per la valutazione e la gestione del rischio sismico del patrimonio culturale: “La scelta delle tecniche d’intervento sarà valutata caso per caso, dando la preferenza a quelle meno invasive e maggiormente compatibili con i criteri della conservazione, tenendo conto dei requisiti della durabilità”. Proprio con queste premesse, in alcuni interventi seguiti da me, sono stati utilizzati i materiali compositi di fibre di carbonio in diverse partizioni e elementi architettonici di edifici monumentali di Bologna, che occorreva conservare e

  • Da sempre considerati materiali di alta ingegneria, i compositi sono nati per applicazioni sul cemento armato, dove è necessario rispondere a grandi sollecitazioni e, solo negli ultimi dieci anni, hanno trovato spazio nel recupero degli edifici in muratura. L’esperienza più recente e più significativa in questo senso è quella che riguarda il processo di recupero post-sismico dei centri città emiliani.

    In questi mesi, sempre più frequentemente, i tecnici stanno affrontando i problemi delle vulnerabilità riscontrate negli edifici storici in muratura

  • Soluzioni progettuali per il recupero strutturale con materiali compositi, miglioramento e adeguamento sismico

     

    In questo intervento illustrerò le soluzioni progettuali con materiali compositi adottate nel caso di recupero strutturale, miglioramento e adeguamento sismico della basilica di San Paolo Maggiore a Bologna.

    Nella progettazione del recupero strutturale, occorre tenere conto di vari aspetti. Prima di tutto occorre definire quali sono gli obiettivi: se si tratta di riparare,

  • Negli anni ottanta, quando ancora non si parlava dell’utilizzo dei materiali compositi per il rinforzo degli edifici, ho tracciato le linee guida sulla diagnostica nel restauro e nel consolidamento. Oggi, anche in seguito ai terremoti che hanno colpito diverse regioni d’Italia, è ormai assodata l’importanza del lavoro di equipe che vede quella collaborazione fra architetti, ingegneri e geologiche ho sempre raccomandato. E ci si rende sempre più conto di quanto sia importante ciascuna prova, che si tratti di prove sulla muratura, di caratterizzazione meccanica, di

  • Nel nostro intervento al convegno Restituire l’Emilia in qualità. Innovazioni, tecnologie e materiali per il restauro (27 marzo 2014, Salone del Restauro di Ferrara), vogliamo illustrare alcuni esempi di applicazione dei nuovi materiali compositi nel restauro di edifici ecclesiastici vincolati della provincia di Cuneo. Non sono edifici monumentali, ma dimostrano che l’utilizzo dei materiali compositi ben si adatta alle maggiori difficoltà nel reperimento delle risorse economiche per il ripristino di edifici di dimensioni minori.

  • Ardea Progetti e Sistemi Srl, oltre che produrre e distribuire materiali compositi per edilizia ed il restauro, garantisce un importante servizio di assistenza tecnica rivolto a progettisti e imprese. Tale servizio è offerto dalla direzione tecnica, di cui sono responsabile, che si occupa della progettazione, assistenza tecnica all’applicazione, direzione dei lavori, ricerca e sviluppo di rinforzi, resine, connettori e soluzioni innovative.

    Prima di avviare un intervento, il progettista deve prevedere ed eventualmente risolvere quattro aspetti: le

  • L’esigenza della comunicazione per lei è sorta sin da quando occorreva confrontarsi con suo padre, Enrico Dallacasa, fondatore dell’omonima impresa di costruzioni che lei oggi dirige. La ricerca costante in cui ha investito in questi anni ha fatto sì che, oltre a pubblicare nella “Città del secondo rinascimento”, sia stata chiamata a dare testimonianza del suo impegno in alcune università italiane…