Medicina

  • Sono un patologo e, prima di spiegare in che modo i patologi si occupano dei tumori, voglio porgere un tributo a Marcello Malpighi, uomo di genio, forse il più grande scienziato che l’Università di Bologna abbia mai avuto. Se nel ‘600 ci fosse stato il premio Nobel, Malpighi ne avrebbe presi due, poiché è stato colui che ha facilitato l’attività scientifica moderna della medicina. Egli nacque nel 1628 a Crevalcore, in provincia di Bologna, in un’abitazione di cui è rimasto soltanto il pozzo. Morì nel 1694 e fu sepolto a Bologna. Una delle placche tuttora presenti all’Archiginnasio,

  • Intervista di Angela Sforza

    Che cos’è la chiropratica? Quando è nata e quali sono i suoi principi scientifici?

    La chiropratica è innanzitutto una professione sanitaria primaria. Con ciò s’intende una disciplina che ha una storia e una sua filosofia. Si basa sull’assunto che impone di trattare la salute attraverso la neurofisiologia. La chiropratica non solo cura i pazienti che presentano sintomi dolorosi ma, attraverso la prevenzione, tende principalmente a ripristinare la salute prima che si presenti il dolore, in modo da evitare la sofferenza, così da vivere a lungo

  • Nel libro Questione cancro (Spirali), si parla abbondantemente dei costi delle terapie. Parlerò del libro a partire dalla mia formazione, prevalentemente incentrata sull’economia sanitaria. Nel corso di questo convegno (Questione cancro. Novità nella ricerca e nella cura, Bologna, 14 giugno 2006) è emerso che i nuovi farmaci hanno costi molto elevati rispetto ai vecchi. È vero, ma occorre chiedersi perché e se ci sia una soluzione a questo problema. La produzione di farmaci non è come quella di un’automobile o di una casa, la cui fabbricazione esige un impiego enorme di

  • Intervista di Anna Spadafora

    Quali sono le novità nella ricerca e nella cura intervenute negli ultimi anni nel Gruppo Hesperia Hospital, caso unico in Italia, rinomato in tutta Europa e anche negli Stati Uniti, da cui vengono a visitarvi per studiare le vostre procedure e il vostro metodo?

    È vero, inizialmente eravamo noi a studiare gli americani, adesso sono loro a visitarci. Vantiamo un solido rapporto con l’Arizona Heart Institute di Phoenix, di cui siamo sede europea. Il primo stent per aneurismi addominali in Europa è stato messo in Hesperia nel 1994 dal

  • Intervista di Anna Spadafora

    Com’è nato il Centro Biomedico Lorenz e quali metodi usa per le terapie riabilitative?

  • Intervista di Sergio Dalla Val

    La Komen Italia è la sezione italiana della Susan Komen Brest Cancer Foundation. Può spiegare di che cosa si tratta?

  • In campo oncologico, per potere affrontare la patologia insieme al paziente e alla sua famiglia, è fondamentale fare una diagnosi precoce. La famiglia del paziente è coinvolta e travolta dalla situazione patologica del congiunto malato, che può avere un’età variabile: può essere un bimbo, un giovane, una persona in piena attività lavorativa oppure un anziano. A partire dalla mia esperienza ormai più che trentennale, posso affermare che le patologie oncologiche stanno colpendo tutte le fasce di età, ma ultimamente soprattutto persone dai quarantacinque ai sessant’anni. Questa fascia di età

  • Nel mio intervento vorrei parlare delle possibilità offerte dal percorso d’integrazione nella cura dei tumori. Come altri colleghi, intervenuti a questo convegno (Questione cancro. Novità nella ricerca e nella cura, Bologna, 14 giugno 2006), ritengo che l’approccio integrato al paziente oncologico sia quello che dà i risultati migliori in termini di qualità di vita.

  • L’immunità è il problema centrale nel sorgere, nel progredire o nell’arrestarsi di un tumore. In base alla mia esperienza, posso dire che riusciamo a ottenere una buona risposta terapeutica soltanto in presenza di un adeguato grado d’immunità, altrimenti, la ricaduta è molto rapida. Sta qui il grande problema della cura dei tumori: abbiamo a disposizione alcuni strumenti di aggressione efficaci sul tumore – i chemioterapici e le terapie radianti –, che però sono immunodeprimenti, deprimono l’immunità che invece costituisce la base della risposta efficace a qualsiasi malattia: questo è il

  • Intervista di Pasquale Petrocelli

    Lei ha una lunga esperienza nelle case di riposo. Che cos’è cambiato in questi anni?

    Inizialmente le case di riposo erano nate come luoghi che richiamavano l’idea di un albergo per anziani a carattere familiare. Questa concezione si è sensibilmente evoluta, poiché è subentrata una normativa estensiva promulgata dalle amministrazioni pubbliche, che ha trasformato le case di riposo in strutture sanitarie tout court e ha comportato che venisse meno pertanto quell’atmosfera di familiarità che caratterizzava le vecchie case di riposo.