Scienza

  • Fin dalle origini dei tempi, la filosofia discute se la realtà è ferma o si muove, se l’essere è o tutto diviene, cioè se debba essere prevalente una visione statica del mondo, dell’universo, oppure se si debba considerare il mondo come un grande sistema dinamico. L’interrogativo, applicato alla vita degli uomini, cioè alla categoria dell’etica, immediatamente diventa se la vita saggia non sia quella di chi se ne sta immobile, a meditare su se stesso: “Non andare fuori, stai dentro di te” era la direzione indicata da Sant’Agostino.

  • L’informatica oggi è come un torrente di montagna in piena. Per capirci qualcosa, permettetemi di usare la tattica che usavamo da ragazzi appunto in montagna per guadare i torrenti, saltando da un sasso all’altro, con i pantaloni “alla zumpa fossi”, come direbbero a Napoli.

    Incomincio così: immaginate il giorno in cui esistesse un programma di computer che permettesse di archiviare automaticamente, mese per mese, i documenti di un ufficio, assegnando a ciascun documento le appropriate parole chiave. Certamente, quel giorno segnerebbe un altro

  • Da Copenhagen a Praga, da Berlino a Parigi, da Londra a Roma, mai come agli albori del Novecento la scienza ha questionato ogni fondamento e l’arte ha debordato ogni canone, comportando un’innovazione senza precedenti. Scienza del caso singolo e arte dell’ascolto, la psicanalisi di Vienna ha cominciato allora col dissipare quella padronanza del soggetto e quel primato del discorso sulla parola su cui poggiavano discipline e specialità, corporazioni e cappelle. Con l’invenzione dell’inconscio come logica particolare, la differenza tra arte e scienza non può più essere

  • Nella storia degli umani, l’esordio di ciascun secolo e di ciascun millennio ha visto anche l’affermazione di grandi tematiche, ciascuna volta differenti da quelle precedenti. Se il secondo millennio era iniziato nel vasto scenario delle grandi religioni monoteistiche, la cristiana e la musulmana, con il succedersi dei secoli, in occidente, sono andati precisandosi nuovi elementi della scena, riguardanti via via il rinascimento dell’arte, il rinnovato interesse per la lingua, la riscoperta della filosofia e del diritto, la postulazione della politica come arte e come

  • Incominciamo dal principio che sta alla base della mia tesi: la malattia mentale non esiste. Ora, per avere chiaro il senso di questa tesi, bisogna sapere esattamente che cos’è una malattia. In italiano si dice “malattia”, mentre in inglese esistono parole diverse che si usano come sinonimi, ma non sono veri e propri sinonimi: disease, illness, malady, sickness. La parola malady è la più generica e può includere di tutto, mentre la parola desease è più specifica, se usata nel senso moderno. È bene tenerlo presente, poiché

  • GIORNALISTA. L’invenzione delle arti tanto del cielo quanto del paradiso procede dall’invenzione della scienza: tutt’altro che l’episteme; tutt’altro che il modello di organizzazione del sapere e della disciplina sotto una verità che formi il sapere. La scienza, l’arte e la cultura si situano nell’atto di parola.


    REGISTA. Nel suo dire e nella sua divisione la scienza è duale per eccellenza. E per questo lo è pure la pulsione. E per questo: triali il sembiante e il fantasma; e tripartita la funzione. Un’altra scienza! La scienza della parola