Pupi Avati

  • L’atto arbitrario è l’atto libero dal condizionamento sociale ed economico. Il cinema ha regole che concernono la produzione e le esigenze del botteghino, oggi chiamate anche le esigenze del circuito televisivo, e che spesso condizionano pesantemente la qualità delle opere. In che modo lei è riuscito ad attenersi alla sua poetica, che, in un’altra nostra intervista, lei chiamava “il cinema ambizioso”?

  • Lei ha incominciato il suo itinerario artistico con la musica, suonava nella Doctor Dixie Jazz Band di Bologna, la band più longeva al mondo che ha contribuito alla storia del jazz italiano. Poi, ha avviato l’attività di venditore per una nota azienda di surgelati, divenendone il migliore venditore in Italia, quindi, nei primi trent’anni della sua vita, lei si è allenato a portare all’eccellenza le cose che incominciava. A un certo punto, lungo l’attività di vendita, ha incontrato il cinema e ha incominciato la sua audace impresa, girando film che sono entrati nella storia del cinema e

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