UNA PROPOSTA DI SOLIDARIETÀ GENERAZIONALE

Immagine: 
Qualifiche dell'autore: 
ingegnere

Oltre ad avere lavorato come ingegnere progettista con mansioni di responsabile tecnico e prestato consulenze presso importanti aziende di vari settori, fra cui la Rancan Elettrotecnica di Arzignano (VI), nella sua esperienza professionale si è impegnato molto nella formazione dei giovani…

Per oltre venticinque anni ho insegnato elettrotecnica e applicazioni negli istituti tecnici superiori e, nell’ultimo periodo, anche matematica e fisica nel triennio del liceo scientifico. Il mio metodo d’insegnamento era rivolto a favorire la crescita umana e intellettiva, mantenendo un’etica rigorosa nella valutazione. Infatti, pur tenendo conto delle diverse abilità e doti individuali, premiavo l’impegno e la partecipazione al dialogo scolastico educativo e formativo, dando pieno significato all’operare del singolo e al suo interagire nel gruppo, per dare consapevolezza delle proprie azioni e favorire così la maturazione e il senso di responsabilità. Il mio operare a favore dei giovani non si è limitato all’ambito scolastico, ma ha trovato spazio anche nei numerosi incarichi professionali che molte aziende mi hanno conferito, per lo sviluppo di prodotti specifici e per la formazione del personale tecnico interno. In questi ultimi anni, purtroppo, si è acuito il problema della disoccupazione giovanile, specie per i diplomati e ancor più per i laureati, anche se è proprio a questi che il tessuto industriale del nostro paese deve puntare per crescere nell’innovazione, affermarsi nei mercati internazionali e uscire dalla crisi.

La riforma “Fornero”, con l’aumento dell’età pensionabile, ha di fatto acuito la disoccupazione giovanile, creando un vero problema generazionale non solo tra padri e figli, ma probabilmente anche tra nonni e nipoti. La necessità d’introdurre delle modifiche è obbligatoria, perché oltretutto il giovane è fecondo d’idee e innovazioni entro i quarant’anni, poi a progredire maggiormente in lui è l’area dell’esperienza.

Qual è allora la sua proposta in questa direzione?

Si potrebbe consentire ai dipendenti anziani, previa loro richiesta, la possibilità di accedere per gli ultimi tre anni, prima della pensione, a una riduzione dell’orario di lavoro, a un part-time, in modo che ogni due lavoratori anziani possa essere inserito un giovane e formato dal loro affiancamento. Questo non avrebbe costi aggiuntivi né per le aziende né per gli istituti previdenziali, dato che il personale in part-time percepirebbe una retribuzione analoga alla pensione che avrebbe maturato tre anni dopo. La differenza di stipendio elargito andrebbe a costituire la retribuzione del nuovo assunto, giacché il salario d’ingresso è da due a tre volte inferiore rispetto a quello di fine carriera di un lavoratore. Ovviamente questa strategia può e deve essere estesa a tutte le categorie di lavoratori, con grandi vantaggi sul piano economico e sociale. Sul piano economico perché un maggior numero di persone salariate avrebbe accesso all’acquisto di beni e servizi. Della conseguente diminuzione della stagnazione economica beneficerebbero ampiamente le imprese stesse. Dal punto di vista sociale perché si ridurrebbero le tensioni che potrebbero sfociare in gravi problemi di ordine pubblico e istituzionali, come già avvenuto in passato con le associazioni terroristiche sovversive, ma anche in tempi recenti, per quanto in forme più contenute o manifeste (mi riferisco agli “indignados”). Questa proposta, ovviamente, deve essere analizzata e studiata, ma ritengo sia da non sottovalutare e auspico che il prossimo assetto politico di governo dimostri maggiore interesse al problema dell’occupazione giovanile, con azioni correttive riguardo alle posizioni di precariato e con l’aggiunta di nuove opportunità, magari prendendo spunto e perfezionando tale proposta.

Share & Bookmark

×
Facebook
Pinterest
Digg
Email
GooglePlus
LinkedIn
PDF
Reddit
Tumblr
Twitter
Vkontakte
Whatsapp
MySpace
Print
Facebook
GooglePlus
LinkedIn
Twitter
Pinterest
Email
Digg
Reddit
Vkontakte
Tumblr
Print
More...
Facebook
GooglePlus
LinkedIn
Twitter
Pinterest
Email
Digg
Reddit
Vkontakte
Tumblr
Print
More...

Share & Bookmark

×
Facebook
Pinterest
Digg
Email
GooglePlus
LinkedIn
PDF
Reddit
Tumblr
Twitter
Vkontakte
Whatsapp
MySpace
Print